Suicidio, perché no?

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A volte si pensa di non aver più nulla da perdere, nè più motivi di esistere.
E' facile pensarlo se non si ha qualcuno con cui confrontarsi. La vita è piena di insidie, ed è facile perdersi. Ma spesso basta una mano per rimettersi in piedi.
Ma questo è anche un forum sulla Morte, il più grande tabù nella storia dell'essere umano, la paura più grande.

Suicidio, perché no?

Messaggioda Premio Nobel » 05/02/2016, 2:54



Da quanto avevo studiato perchè non sempre la decisione che razionalmente uno può prendere è quella che effettivamente realizza, questo perchè le persone non sono completamente razionali....
La razionalità umana è l'abilità di un individuo di astrarre, cioè di pensare una realtà potenzialmente differente da quella che lui vive ( ad esempio: sse io vedo tanti gruppi di mele, e sommo quei gruppi... io vedo le mele, ma i numeri no... sono una mia rappresentazione che mi permette di sapere più informazioni su quanto sto vivendo, e mi permette di rapportarmi meglio)...
Similmente per quanto avviene con il suicidio: ammesso e non concesso che tu sia arrivato alla razionale decisione che sia opportuno suicidarsi... ciò non è una condizione necessaria per farlo --- a dispetto di quanto detto dagli altri, io credo sostanzialmente che in questo caso sia dovuto non tanto per influenze esterne, ma più che altro per se stesso ( anche se non nego che ci possano essere anche significative influenze esterne)...
Credo, per concludere, che il motivo di base sia questo: una persona tende ad essere egoista ( o quanto meno auto-interessata)... cioè è interessata a stare bene .... generalmente una persona riconosce che la propria incolumità lo fa stare bene, non tanto per fare un piacere agli altri, ma piuttosto per far piacere a se stesso ... quindi non si suicida --- [ per carità, è vero che le persone non sempre ci tengono alla propria incolumità... ad esempio non sempre indossano le cinture di sicurezza, anche se ciò è assai sciocco ... però è anche vero che non lo fanno non tanto perchè non ci tengono alla loro vita, ma perchè ritengono che non sia utile, ma che sia più utile la loro perizia alla guida... visto che sono così bravi, non serve mettere la cintura, che invece è solo d'impiccio... altrimenti tutti i guidatori se ne fregherebbero e si schianterebbero contro il primo muro di cemento armato che incontrato]
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Messaggioda Tunko Maklorio » 05/02/2016, 13:29



Se uno ha intenzione di suicidarsi, credo sia per sfuggire alla sofferenza. Siccome nessuno sa come siano le cose dall'altra parte, non sa la sofferenza durante il trapasso e se c'è sofferenza dall'altra parte, essendo coscienti di ciò, si è frenati dal suicidarsi. In pratica non siamo attratti dalla vita, ma rimbalzati qua dalla paura dell'eventuale maggiore sofferenza.
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Suicidio, perché no?

Messaggioda Sebastian » 05/02/2016, 19:33



NobelPrize1992 ha scritto:Da quanto avevo studiato perchè non sempre la decisione che razionalmente uno può prendere è quella che effettivamente realizza, questo perchè le persone non sono completamente razionali....
La razionalità umana è l'abilità di un individuo di astrarre, cioè di pensare una realtà potenzialmente differente da quella che lui vive ( ad esempio: sse io vedo tanti gruppi di mele, e sommo quei gruppi... io vedo le mele, ma i numeri no... sono una mia rappresentazione che mi permette di sapere più informazioni su quanto sto vivendo, e mi permette di rapportarmi meglio)...
Similmente per quanto avviene con il suicidio: ammesso e non concesso che tu sia arrivato alla razionale decisione che sia opportuno suicidarsi... ciò non è una condizione necessaria per farlo --- a dispetto di quanto detto dagli altri, io credo sostanzialmente che in questo caso sia dovuto non tanto per influenze esterne, ma più che altro per se stesso ( anche se non nego che ci possano essere anche significative influenze esterne)...
Credo, per concludere, che il motivo di base sia questo: una persona tende ad essere egoista ( o quanto meno auto-interessata)... cioè è interessata a stare bene .... generalmente una persona riconosce che la propria incolumità lo fa stare bene, non tanto per fare un piacere agli altri, ma piuttosto per far piacere a se stesso ... quindi non si suicida --- [ per carità, è vero che le persone non sempre ci tengono alla propria incolumità... ad esempio non sempre indossano le cinture di sicurezza, anche se ciò è assai sciocco ... però è anche vero che non lo fanno non tanto perchè non ci tengono alla loro vita, ma perchè ritengono che non sia utile, ma che sia più utile la loro perizia alla guida... visto che sono così bravi, non serve mettere la cintura, che invece è solo d'impiccio... altrimenti tutti i guidatori se ne fregherebbero e si schianterebbero contro il primo muro di cemento armato che incontrato]

Quindi, se una persona tende ad essere egoista, è perché il cervello umano, come dici tu, non è totalmente razionale, ma viene dominato da schemi ed istinti, come succede con qualsiasi animale dotato di intelligenza.
Per quanto possa essere superiore l'intelligenza umana rispetto a quella animale, questa non prevarrà mai sui programmi cerebrali. Per quale motivo allora la specie umana, dovrebbe essere superiore ad un'altra specie animale senziente?
La fortuna dell'essere umano è l'aver sviluppato, per caso, caratteristiche più adatte alla vita per come è intesa oggi, ma resta pur sempre un animale con determinate caratteristiche, come tutte le altre specie animali senzienti.
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"Per conoscere, me e le mie verità, io ho combattuto fantasmi d'angoscie con perdite d'io. Per distruggere, vecchie realtà, ho galleggiato, su mari di irrazionalità. Ho dormito, per non morire, buttando i miei miti di carta su cieli di schizofrenia." - Franco Battiato

"Dentro di me, vivono la mia identica vita, dei microorganismi che non sanno di appartenere al mio corpo. Io, a quale corpo appartengo?" - Franco Battiato

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Messaggioda Sebastian » 05/02/2016, 19:44



Tunko Maklorio ha scritto:Se uno ha intenzione di suicidarsi, credo sia per sfuggire alla sofferenza. Siccome nessuno sa come siano le cose dall'altra parte, non sa la sofferenza durante il trapasso e se c'è sofferenza dall'altra parte, essendo coscienti di ciò, si è frenati dal suicidarsi. In pratica non siamo attratti dalla vita, ma rimbalzati qua dalla paura dell'eventuale maggiore sofferenza.

Ecco, ma questo succede a causa di una reazione incontrollata razionalmente.
Una persona che, razionalmente, arriva alla conclusione che non esista sofferenza maggiore di quella che sta provando, non riesce comunque a suicidarsi, per via dell'intervento di un istinto irrazionale, l'istinto di sopravvivenza.
Lo stesso discorso si può fare per le persone credenti nella reincarnazione.
Quindi, il nostro cervello, per quanto possa essere sicuramente più razionale rispetto a quello degli animali, rimane comunque dominato da schemi ed istinti.
Non è quindi un cervello superiore, ma un cervello con caratteristiche più sviluppate rispetto a quelle di un qualsiasi animale, le quali, per caso, si sono rivelate maggiormente utili nella vita per come è intesa al giorno d'oggi.
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Re: Suicidio, perché no?

Messaggioda DxShine » 15/02/2016, 2:52



DxShine ha scritto:
Sebastian ha scritto:Possibile che fin dalla nascita ci vengano impressi, tramite indottrinamento, persino i più basilari programmi mentali?
Possibile che quindi l'uomo in passato fosse davvero una specie superiore, in grado di avete totale capacità auto-decisionale, ma che qualcuno abbia voluto impedirlo, forse per ottenere vantaggi personali?
Oppure, come varie culture orientali suggeriscono, potrebbe essere che l'uomo abbia perso questa capacità, un tempo posseduta, a causa del processo di evoluzione? Ad esempio, alcune teorie dicono che l'insorgere della società del lavoro e dei beni materiali, abbia portato alla riduzione del tempo da dedicare alla comunicazione interiore. In questo modo, con il processo evolutivo, questa capacità è sparita in favore di altre capacità.

Esatto, hai centrato il punto!!! Recentemente ho letto un articolo da qualche parte che parla proprio di questa prima domanda, e la risposta in tal senso è affermativa... Cmq ciò non esclude che anche la seconda sia una risposta valida, diciamo che quasi sicuramente sono stati 2 processi che hanno proseguito in parallelo con contributo reciproco ed alle volte anche simultaneamente, più è caduta la vibrazione che sosteneva un tempo queste capacità, più è caduta la società, la qualità dell'essere e della vita! E sì, fin dalla nascita è ormai evidente che siamo programmati fin dalla nascita, anche sessualmente parlando... ci sono diverse immagini in Internet che esplicano benissimo questa cosa! Purtroppo non riesco a ritrovarle, ne ricordo almeno un paio perfette... una era una ragazza che leggeva, in rosa che spiccava in una mandria di femmine in nero che pensano solo a truccarsi ed al sesso, col codice a barre sulle loro fronti... l'altra era maschio blu e femmina rosa lobotomizzati coi pensieri adeguati al loro rispettivo sesso fin da piccoli! Se qualcuno le avrà viste su FB magari, capirà subito! Postatele nel caso! ^^

Immagini ritrovate! ^^
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Messaggioda Rorschach » 15/02/2016, 10:09



Io ho un pensiero più pessimistico. Sostanzialmente sono strutturalista, ma a differenza dei vari autori strutturalisti, come Foucault non credo che sia stata "la società" a cambiare l'uomo. Per me la società esercita il proprio potere coatto dopo che è stata messa in piedi. E se fu messa in piedi così -certamente dal punto di vista economico i potenti avranno sempre qualche ruolo più o meno occulto- ma dico, se fu messa in piedi così è perché a qualcuno, a tanta gente, piacque così. Il capitalismo nelle sue forme più becere come quello che hai citato, quindi stile code per iphone 6 ecc, piace alla gente. Per me dunque il problema non è sociale ma antropologico. E' la gente che ha deciso, portata da alcuni istinti primordiali probabilmente misconosciuti, di aggrapparsi all'iphone,alla macchina, ecc. Ma sempre la gente avrebbe tutta la possibilità di smetterla e cambiare domattina. MA non lo farà, non vuole farlo. L'uomo oltre all'istinto del piacere e a quello di sopravvivenza, ha anche quello dell distruzione di sé, un distruzione non tanto fisica ma spirituale. Attraverso la negazione del suo legame con la natura che si concretizza proprio nello smodato rivolgersi verso la tecnologia, esso rinnega ciò che farebbe di lui un membro del pianeta terra cosicché più che diventare "homo sapiens sapiens" in realtà diventa poco più di un idiota pensante.
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Messaggioda Sebastian » 17/02/2016, 12:10



Rorschach ha scritto:Io ho un pensiero più pessimistico. Sostanzialmente sono strutturalista, ma a differenza dei vari autori strutturalisti, come Foucault non credo che sia stata "la società" a cambiare l'uomo. Per me la società esercita il proprio potere coatto dopo che è stata messa in piedi. E se fu messa in piedi così -certamente dal punto di vista economico i potenti avranno sempre qualche ruolo più o meno occulto- ma dico, se fu messa in piedi così è perché a qualcuno, a tanta gente, piacque così. Il capitalismo nelle sue forme più becere come quello che hai citato, quindi stile code per iphone 6 ecc, piace alla gente. Per me dunque il problema non è sociale ma antropologico. E' la gente che ha deciso, portata da alcuni istinti primordiali probabilmente misconosciuti, di aggrapparsi all'iphone,alla macchina, ecc. Ma sempre la gente avrebbe tutta la possibilità di smetterla e cambiare domattina. MA non lo farà, non vuole farlo. L'uomo oltre all'istinto del piacere e a quello di sopravvivenza, ha anche quello dell distruzione di sé, un distruzione non tanto fisica ma spirituale. Attraverso la negazione del suo legame con la natura che si concretizza proprio nello smodato rivolgersi verso la tecnologia, esso rinnega ciò che farebbe di lui un membro del pianeta terra cosicché più che diventare "homo sapiens sapiens" in realtà diventa poco più di un idiota pensante.

Vero, la società è stata creata in base agli interessi della maggioranza, della "massa". Questa società, purtroppo, è di tipo auto-alimentato, nel senso che, non cambiando la maggioranza delle persone a cui piace questa società, non cambia di conseguenza la società stessa.
Tutto ciò è dovuto agli istinti, istinti che avranno sempre la precedenza sulla razionalità. Quindi, dov'è che la razza umana sarebbe superiore a quella animale? Solo nella fortuna, nella fortuna di aver sviluppato un'intelligenza maggiore, e quindi un caratteristica ultra vantaggiosa per la vita su questo mondo.
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Messaggioda Rorschach » 17/02/2016, 14:20



sono d'accordo, e tra l'altro questo meccanismo impedisce realmente un cambiamento nel mondo. Se cambiare il mondo è impossibile non è perché "il potere" te lo impedisce, è perché alla maggior parte della gente, tutto sommato, sta bene così, e questo è anche il massimo motivo di tristezza.
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Messaggioda Rorschach » 17/02/2016, 14:20



pardon mi ha duplicato il mes.
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