I pregiudizi sugli uomini soli

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I pregiudizi sugli uomini soli

Messaggioda Arturus » 05/02/2016, 23:14



Agli uomini soli (single) vengono spesso rivolti dei pregiudizi che potrebbero applicarsi un po' a tutti, anche agli uomini impegnati o a quelli che lo sono stati in passato; e però, a parità di condizioni, questi ultimi vengono toccati solitamente di meno.
Ad esempio, che l'avere un'altra persona da frequentare non è un diritto aquisito per nessuno, cosa che da un certo punto di vista posso condividere: nessuno è obbligato a farsi piacere nessun altro, in questo senso approvo. Ma allora perché lo si usa come risposta per qualcuno che è inesperto e che non riesce ad avere esperienze? E invece la persona che è più sociale, per il solo fatto di aver trovato in passato, diventa legittimata?

Oppure quando si dice che il problema è che si punta ad avere una ragazza e basta, una qualunque solo per cercare di riempire un vuoto o di soddisfare un bisogno; perchè per forza tutti? E perchè non lo si dice anche agli uomini che sono già esperti?
Come se la persona inesperta avesse scritta in faccia la negatività, e non avesse delle qualità da poter offrire.

Un altro che mi viene in mente va in direzione opposta, che si rimane soli perché non ci si sa accontentare. E alle persone più sociali ed estroverse, invece, che parlano con tutte ma decidono di non approfondire, lo si dice anche a loro questo e nella stessa misura?

E poi c'è il fatto che non appena se ne parla, e ci si addentra nella selva dei discorsi uomo e donna, spesso non importa il come lo si faccia, e come se ne parli. Anche persone che si esprimono in maniera rispettosa e costruttiva possono venire tacciate di misoginia, senza valutare caso e caso.
E si sente dire che il problema è di quello discute, perché spende il suo tempo a postare in un forum invece di migliorarsi (quando ancora il discorso del non postare potrebbe essere fatto a chiunque, per qualsiasi argomento) e nel farlo sfoga sulle donne i propri problemi; e questo diventa quello che gli preclude i rapporti reali: si badi bene, sono preclusi per il solo lamentarsi in un forum (secondo questo discorso), indipendentemente dal modo in cui lo si fa e soprattutto, automaticamente, il modo di fare traspare anche nel reale, e i problemi non possono essere invece una mancanza di occasioni o di esperienza, un contesto sfavorevole, o in generale certi blocchi di altro genere: questo sembra quasi che sia escluso.

Cosa ne pensate? Ve ne vengono in mente altri?
Discutiamone insieme.

Nota bene: non mi sto riferendo direttamente ad alcuno post specifico esterno alla discussione.
Può essere che alcune cose siano state scritte anche qui in questo forum, ma in ogni caso il post nell'insieme è necessariamente una mia rielaborazione personale, e quindi non si vuole configurare come un attacco a determinati utenti o specifici post (non avrebbe senso basandosi su parole che sono le mie), ma vuole essere invece una discussione sui ragionamenti in generale.
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Arturus
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Messaggioda eli701196 » 06/02/2016, 0:05



Arturus ha scritto:E si sente dire che il problema è di quello discute, perché spende il suo tempo a postare in un forum invece di migliorarsi (quando ancora il discorso del non postare potrebbe essere fatto a chiunque, per qualsiasi argomento) e nel farlo sfoga sulle donne i propri problemi; e questo diventa quello che gli preclude i rapporti reali: si badi bene, sono preclusi per il solo lamentarsi in un forum (secondo questo discorso), indipendentemente dal modo in cui lo si fa e soprattutto, automaticamente, il modo di fare traspare anche nel reale, e i problemi non possono essere invece una mancanza di occasioni o di esperienza, un contesto sfavorevole, o in generale certi blocchi di altro genere: questo sembra quasi che sia escluso.

Nota bene: non mi sto riferendo direttamente ad alcuno post specifico esterno alla discussione.


Ahahahah soprattutto questa frase non indovinerei mai da quale post e da quale utente "hai preso spunto" :lol3: :lol3:

Comunque, andando al discorso, sinceramente non l'ho ben capito quale sia il discorso. Sarà che è mezzanotte e sono mezza stanca morta perchè oggi ho fatto un esame andato a cavolo, sarà che sono rimbambita di mio, giuro che domani mi metto a leggerlo con attenzione e rispondo seriamente al topic.

Vorrei comunque cercare di "spiegare" quella mia frase che evidentemente è stata fraintesa, e non posso farlo nell'altro topic perchè è stato chiuso. Ovviamente, il mio esempio era una situazione paradossale (il "se i ragazzi si impegnassero a ragionare su se stessi nella stessa misura con cui si impegnano a lamentarsi delle donne, a questo punto avrebbero una ragazza", a grandi linee), che voleva spiegare un concetto più ampio che però vedo non è stato compreso. Io non ho detto che una persona deve dedicarsi assolutamente e completamente ad un solo scopo nella vita, e che tutto il resto sia superficiale. E che non possa aprire topic in cui dice quello che gli pare su un qualsiasi argomento. Sarebbe una cosa abbastanza stupida da dire.
Volevo semplicemente mettere l'attenzione sul fatto che, spesso, questi uomini che si lamentano (e non solo) su internet e fanno tanti ragionamenti astrusi sui significati nascosti dei comportamenti maschili e femminili (in particolare) e sulle relazioni di coppia, potrebbero trarre più beneficio, per risolvere i loro problemi, analizzando la questione da un altro punto di vista, magari partendo da se stessi.
Poi certo, nulla toglie al fatto che magari uno può giungere a risolverli anche in altro modo. Ma di solito, io credo che molti nostri problemi (tranne casi particolari) nascono da noi stessi e se uno li vuole risolvere dovrebbe analizzare più se stesso che tutti gli altri.
Spero di essermi spiegata.
Poi ovviamente, questo è solo il mio pensiero, e può essere condivisibile o meno: io credo che la maggior parte dei nostri problemi ce li creiamo noi, vengano da noi stessi, ma non sto affatto escludendo le influenze sociali, culturali o situazionali sugli stessi.
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Messaggioda Arturus » 10/02/2016, 0:12



eli701196 ha scritto:
Arturus ha scritto:Nota bene: non mi sto riferendo direttamente ad alcuno post specifico esterno alla discussione.


Ahahahah soprattutto questa frase non indovinerei mai da quale post e da quale utente "hai preso spunto" :lol3: :lol3:

Vorrei comunque cercare di "spiegare" quella mia frase che evidentemente è stata fraintesa, e non posso farlo nell'altro topic perchè è stato chiuso.

Ahaha, ma quindi non mi credi? :lol:
No, a parte gli scherzi, volevo veramente fare un discorso generale, senza mettere in bocca le mie parole a nessun altro. Risponderò volentieri a chi commenterà qua, questo sì.

L'altro topic lasciamolo pure perdere, appunto perché non voglio che questo diventi solo uno spin-off, mi sembra di aver scritto molte altre cose dopotutto.
Mi hanno anche concesso la riapertura di questo, quindi spero che non andrà troppo ot, del resto ci sarebbero molte altre cose da poter dire.

La tua risposta è ragionevole e non ho niente contro di te, solo che sono convinto che a volte si parta prevenuti nei confronti di chi ne parla. Capita che si facciano miscugli di persone che discutono pacatamente con altri che sfogano il loro malcontento, e li si tratta come se fosse la stessa cosa.
Per questo, in mancanza di un contesto più preciso, non penso che sia utile suggerire di lavorare su se stessi in modo che diventi una risposta generale. Può essere che il lavoro lo si stia facendo, può essere che non serva per mancaza di contesto, possono essere tante cose.

D'altra parte alcuni ragionamenti possono sembrare astrusi, mentre altri possono apparire fastidiosi per la prospettiva in cui ci si pone quando li si recepisce. E posso dirlo perché sto parlando in generale.
Dire le cose in modo non offensivo è una tecnica che può essere affinata, come pure la capacità di comprendere se in argomenti che non si condividono ci sia un fondo di verità.
Per spiegarmi meglio, io non direi mai che le donne sono avvantaggiate rispetto agli uomini, mi sembra un po' rozzo scritto lì così, però se sto discutendo di una particolare difficoltà che gli uomini possono provare e le donne no (magari ce ne sarà un'altra che varrà al viceversa, sicuramente) e si inserisce una donna intransigente che stronca la questione imponendo solamente il punto di vista femminile (e magari l'uomo finisce per passare solamente per uno che si lamenta), allora in questo caso non ci sto.
Anche solo perché uno sfogo costruttivo può essere terapeutico, non importa quanto tempo gli si dedichi o quale sia la proporzione con il modo in cui si vive.
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Messaggioda Premio Nobel » 11/02/2016, 18:29



Arturus ha scritto:nessuno è obbligato a farsi piacere nessun altro, in questo senso approvo. Ma allora perché lo si usa come risposta per qualcuno che è inesperto e che non riesce ad avere esperienze? E invece la persona che è più sociale, per il solo fatto di aver trovato in passato, diventa legittimata?

Oppure quando si dice che il problema è che si punta ad avere una ragazza e basta, una qualunque solo per cercare di riempire un vuoto o di soddisfare un bisogno; perchè per forza tutti? E perchè non lo si dice anche agli uomini che sono già esperti?
Come se la persona inesperta avesse scritta in faccia la negatività, e non avesse delle qualità da poter offrire.

Un altro che mi viene in mente va in direzione opposta, che si rimane soli perché non ci si sa accontentare. E alle persone più sociali ed estroverse, invece, che parlano con tutte ma decidono di non approfondire, lo si dice anche a loro questo e nella stessa misura


Io credo che, per quanto riguarda questa fattispecie specifica, non si debba condannare gli uomini, o i ragazzi, che sono inesperti e non riescono ad avere esperienze.... E' vero, io appartengo a questa categoria, quindi c'è un certo conflitto d'interessi... Però, permettetemi almeno di mostrare le mie motivazioni; le quali in realtà credo facciano riferimento non soltanto a questo tipo di problema, ma ad elementi più generali

E' veramente una colpa quella di non essere capaci, è stato mai meritato questo trattamento da parte mia, o da parte di qualsiasi altra persona, che patisca questo tipo di condizione?
Generalmente no, essere timidi ed avere paura generalmente non è una cosa che viene meritata, o che quanto meno uno consegue in base ai propri meriti, ma più frequentemente è qualcosa che uno ha innato... come del resto molta parte della propria personalità ( ad esempio, anche essere socievoli, oppure la propria intelligenza, o le proprie abilità atletiche)

Non è certamente giusto contestare le performance degli individui in base a delle caratteristiche che loro hanno in base al caso, ma tuttavia, persone che sono più capaci otterranno di più facendo meno fatica degli altri... solo per il fatto che loro hanno avuto la fortuna, o la sfortuna, di nascere, o di avere determinate caratteristiche che non sono state meritate ( ad esempio: se io sono molto portato per lo sport, sarà più facile per me eccellere in questa categoria, rispetto ad un altra persona che invece ha più fatica)

Certamente che ci si può migliorare, e si può cambiare la propria situazione di partenza ( ad esempio: un individuo che nasce povero può diventare ricco, e vice-versa)... ma indubbiamente è sempre meglio partire da una situazione migliore rispetto che una peggiore --- la timidezza, e la paura a relazionarsi sono spesso caratteristiche che sono innate, e sono per questo immeritate... Non per questo non è possibile affrontarle e cambiarle

Comunque sia:
Generalmente questo tipo di persone hanno più difficoltà a relazionarsi con altre persone... Questo può avere alcune conseguenze: 1) se io sono da solo, vivo questa condizione in maniera peggiore, poichè non so il modo di poterla risolvere 2) se io non sono da solo, ho la preoccupazione che non abbia una eventuale valida alternativa in caso di abbandono... lo stesso si può declinare per le relazioni sentimentali, lo stesso anche per il lavoro [ se io sono disoccupato, e sono poco qualificato, sicuramente non sono molto fiducioso, poichè non conosco facilmente una strada per trovare un lavoro --- quando sarò occupato, probabilmente sarò tranquillo fino a che non avrò un lavoro veramente stabile, poichè non ho molte alternative]

Certo, probabilmente la situazione del ragazzo timido è molto meno drammatica del ragazzo disoccupato, o quanto meno, nel mio caso la situazione non è così drammatica ... Tuttavia credo che il discorso di fondo, cioè lo schema logico possa essere usato per entrambi i casi

Il problema di fondo in entrambi i casi è quello di essere poco abili ( nel caso del lavoro "poco produttivi")... : visto che io non sono in grado di produrre molto, probabilmente verrò preso in poca considerazione da un eventuale datore di lavoro, e quindi più facilmente rimarrò disoccupato... d'altro canto, se io sono molto timido, con maggiore difficoltà mi saprò rapportare alle altre persone, e quindi con maggiore facilità rimarrò da solo

Effettivamente per uscire da questo circolo vizioso le strade sono due: o non essere più timidi, o entrare in rapporto con gli altri in maniera molto stretta ( cioè o risolvere il problema a monte, o risolvere il problema a valle)

Detto ciò... E' concettualmente giusto dire: il fatto che tu non abbia avuto morose è dovuto a te... La timidezza però non è una colpa, e credo sia stato espresso un giudizio troppo poco generoso nei confronti delle persone che hanno di questi problemi [ tuttavia, questo è un giudizio estremamente personale, ed io stesso, considerandomi timido, potrei non essere troppo obiettivo] ---
O quanto meno, credo che per aiutare, su questo tipo di forum, me, od altre persone che soffrono di questi problemi, non sia utile sentirsi rimproverare un "diritto acquisito per nessuno", o per "riempire un vuoto"...

Come effettivamente sottolineava già Arturus: Se questo è il motivo, dovrebbe essere valido per tutti quelli che pretendono ciò... anche gli uomini esperti
Che anche questi punti siano punti negativi ci può stare... ma non credo sia questa la discriminante che faccia fallire le persone timide e che invece non fa fallire le persone non timide... la timidezza le fa fallire, e soltanto cercando di far ridurre il peso della timidezza, io penso, si possa veramente aiutare le persone timide
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Messaggioda Rorschach » 11/02/2016, 18:56



per me è smepre un rpoblema di obiettivi. Spesso le donne no nvogliono solo trombare, ma vogliono qualcuno con cui costruire qualcosa e lo ritrovano in tante cose, tante sfaccettature a cui solo loro sanno dare un nome. Gli uomini sono molto diversi, sono diretti, a loro serve calore umano e fisico, in primis, poi anche certamente amore e sentimento.
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Messaggioda Arturus » 12/02/2016, 20:10



Rorschach ha scritto:per me è smepre un rpoblema di obiettivi. Spesso le donne no nvogliono solo trombare, ma vogliono qualcuno con cui costruire qualcosa e lo ritrovano in tante cose, tante sfaccettature a cui solo loro sanno dare un nome. Gli uomini sono molto diversi, sono diretti, a loro serve calore umano e fisico, in primis, poi anche certamente amore e sentimento.

E un uomo che non ha come primo desiderio il contatto fisico, come può fare ad andare oltre certi modi di pensare che sono fin troppo consolidati?

NobelPrize 1992 ha scritto:E' concettualmente giusto dire: il fatto che tu non abbia avuto morose è dovuto a te

Secondo me invece non lo è. Se è calato nel mezzo di un discorso come il tuo, in cui se ne discute e lo si spiega, allora lo capisco. Ma se lo si dice a persone sconosciute senza magari informarsi, in questo caso non sono più d'accordo e mi sa di pregiudizio, o di critica troppo facile.

NobelPrize 1992 ha scritto:Come effettivamente sottolineava già Arturus: Se questo è il motivo, dovrebbe essere valido per tutti quelli che pretendono ciò... anche gli uomini esperti
Che anche questi punti siano punti negativi ci può stare... ma non credo sia questa la discriminante che faccia fallire le persone timide e che invece non fa fallire le persone non timide... la timidezza le fa fallire, e soltanto cercando di far ridurre il peso della timidezza, io penso, si possa veramente aiutare le persone timide

A questo proposito, io penso che di sicuro non infonda molta fiducia il sentirsi casualmente considerati delle persone che hanno bisogno di un rapporto, e che per questo non sono molto lucide. Perché sono cose che ogni tanto ci si sente dire quando si è in argomento, appunto come giudizi facili.

Mentre io ritengo che parlarne possa essere utile in qualche modo, anche solo per poter riconoscere che certi modi di pensare siano meno validi di quello che si riteneva, per non rimanere immobilizzati sotto il loro peso.
La cosa mi fa storcere maggiormente il naso quando sono invece rigettate generalizzazioni che vanno nell'altra direzione, cioè: se ad esempio uno sfoga i propri rancori sulle donne, allora magari ci si sente legittimati a ribattere umiliando tutti gli uomini, e negando anche le parti di discorso che avevano del ragionevole. Direi che è troppo comodo così, perché ognuna delle due categorie ha i suoi privilegi e i suoi problemi.
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Messaggioda Premio Nobel » 12/02/2016, 20:37



Arturus ha scritto:Secondo me invece non lo è. Se è calato nel mezzo di un discorso come il tuo, in cui se ne discute e lo si spiega, allora lo capisco. Ma se lo si dice a persone sconosciute senza magari informarsi, in questo caso non sono più d'accordo e mi sa di pregiudizio, o di critica troppo facile.


Comprendo appieno... tuttavia, come penso si capisca da quanto ho scritto, ho cercato di fare una difesa a spada tratta di quanto hai detto all'inizio in questo post ( anche perchè il post che era stato bloccato l'avevo iniziato proprio io, e devo essere sincero, sono rimasto un po' con l'amaro in bocca ad esserne stato poi escluso)
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Messaggioda Tabisti » 12/02/2016, 21:18



Ammetto di guardare con pregiudizio un uomo di mezza età che non porti la fede...penso immediatamente che sia un uomo triste.
Ammetto di avere quest'idea perchè non ho mai conosciuto un uomo che bastasse a se stesso, a differenza di molte donne.
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Messaggioda Rorschach » 13/02/2016, 10:27



Arturus ha scritto:E un uomo che non ha come primo desiderio il contatto fisico, come può fare ad andare oltre certi modi di pensare che sono fin troppo consolidati?


Non deve farlo capire quello che vuole, sia esso sesso o sentimento. Quando iniziai a fare l'amore io non rivelai di essere vergine, anzi, diedi ad intendere l'opposto. Lei capi' che il mio non era un bisogno assoluto, non si senti "braccata" e dopo due serata la diede.
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Messaggioda Just Soul » 15/02/2016, 0:31



Rorschach ha scritto:
Arturus ha scritto:E un uomo che non ha come primo desiderio il contatto fisico, come può fare ad andare oltre certi modi di pensare che sono fin troppo consolidati?


Non deve farlo capire quello che vuole, sia esso sesso o sentimento. Quando iniziai a fare l'amore io non rivelai di essere vergine, anzi, diedi ad intendere l'opposto. Lei capi' che il mio non era un bisogno assoluto, non si senti "braccata" e dopo due serata la diede.


penso che sia stata la scelta migliore, nessuna capirebbe la verginità ad età avanzata
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Pensavo che la cosa peggiore nella vita fosse restare solo. No, non lo è. Ho scoperto invece che la cosa peggiore nella vita è quella di finire con persone che ti fanno sentire veramente solo.
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Citazione: La solitudine mi ha perseguitato per tutta la vita, dappertutto. Nei bar, in macchina, per la strada, nei negozi, ovunque. Non c’è scampo: sono nato per essere solo.
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