Il mondo senza religione

Proprio come se fossimo al bar!
Condividiamo momenti di felicità!! Parliamo di tutti quegli argomenti che non rientrano nelle sezioni più specifiche.

Il mondo senza religione

Messaggioda StillWandering » 31/05/2013, 16:19



Infatti l'indagine è stata fatta dalla Gallup, mica da pizza e fichi, se leggi bene. Se vuoi controlla su Wikipedia... troverai informazioni simili, magari cifre diverse, ma con andazzo equivalente.

Se ti riferisci solo all'Italia, cmq, io credo che l'essere indietro non dipenda affatto dalla religione, ma dalla classe politica.


Certo, c'è la Chiesa (dovrei usare il minuscolo, ma qui uso la maiuscola per differenziare dal luogo fisico) che è sfavorevole al profilattico, all'aborto ecc. Proprio vero, hai ragione tu... senza mettere i calciatori che vanno dal papa, i TG che ogni giorno riportano quello che "sua santità" dice ecc. Sarà, ma io tutto questo in un paese civile come la Francia non lo vedo.

ma dalla classe politica


Pura demagogia superficiale. La classe politica è fatta dal popolo. Prima di prendersela con i politici, bisogna prendersela con se stessi. L'Italia è un popolo di ladri, svogliati, insofferenti e quanto altro ed è "normale" che allora ci governi certa gente. Ma questo è un altro discorso.
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Messaggioda Lord Le Fou » 31/05/2013, 17:32



so... ha scritto:Non saper sostenere una discussione senza far ricorso a questi squallidi appellativi, questo sì che è supermegareligioso... e soprattutto da persona colta ed intelligente. Bravo, complimenti!

Io ho solo fatto una constatazione oggettiva: ho trovato le argomentazioni precendeti ai miei post proprio campate per aria, ottuse ben oltre il livello di un bigotto, provocando una mia risata piuttosto sardonica. Viva la sincerità senza peli sulla lingua.
Io, comunque, sono per scelta ignorante e non-stupido. E religioso non vuol dire zerbino, eh.
Meiko ha scritto:Detto ciò quoto decisamente Davy Jones! E anche Lord, dai..

No, Meiko, no: se mi quoti io perdo di significato.
StillWandering ha scritto:Io non insinuo nulla, riporto solo studi condotti sulla popolazione e faccio correlazioni utilizzando un punto di vista logico, razionale, matematico. Certo i giapponesi non è che vivano felici e contenti come i danesi, ma sono indubbiamente il paese tecnologico per eccellenza e pure poco religioso. Basta cercare su internet e si trovano un sacco di risultati a riguardo, non mi sono inventato nulla. Olanda, Danimarca, Svezia, Estonia, Belgio, Francia, Finlandia, Norvegia... tutti paesi poco religiosi e due (o più) spanne davanti agli altri. Ah, dimenticavo Hong Kong.

Iniziamo depennando matematico (che si fa coi numeri. Prima la metti sul piano esclusivamente umano, degradando numeri di nazioni come gli Stati Uniti e poi tiri in ballo la matematica? ... ) e Francia (che a fare sempre i primi della classe in quanto a liberismo sanno essere peggio dei Fasci. Francesi famosi anche per la parentesti di Cattività Avignonese ... zitti zitti quelli sono più bigotti di certi Cristiani e Musulmani).
Stavolta prenderò la questione da un punto di vista geopolitico (scientificamente me la tiro ancora un po').
Ci sono Paesi Bassi, Danimarca, Svezia, Norvegia, Belgio e Regno Unito. Cos'hanno in comune? Monarchia. Anche il Vaticano (Stato della Chiesa Romana) è una Monarchia. Insomma: voler seguire una religione predicata dal Re (Papa) di uno Stato Sputo è da creduloni, stare sottomessi ad una forma di governo così evoluta e paritaria come la Monarchia è futurismo, già dal Medioevo. Faccio questa annotazione non per dire il Vaticano sia meglio, semplicemente specifico non sia peggio. In ogni caso la religione non è imposta ai cittadini del Vaticano, sottostare alle casate reali sopracitate lo è. Per l'Islam il discorso differisce un po', non tanto sul piano religioso, quanto sul come venga strumentalizzata la religione per operare a fini politico-economici. Sulla differenza tra Sionismo ed Ebraismo erigo letteralmente un muro del pianto.
Insomma: eleggono il loro parlamento, ma è solo di supporto ad una famiglia reale che fa i suoi comodi e vive di rendita sui sudditi; questi ultimi ben consapevoli di non avere la minima possibilità d'accesso a quel potere, come sarebbe potuto accadere paritariamente e civilmente nel Medioevo (sterminavi la stirpe reale e il regno era tuo). Intanto, oggi, le casate controllano l'esercito così come fanno il buono e cattivo tempo legislativo: una dittatura dimezzata? Aggiungo altresì le "Repubbliche" Scandinave (la Finlandia, a differenza di Svezia e Norvegia, non è monarchica) siano nazioni molto ospitali, prive di correnti ideologico-sociali neonaziste o xenofobe: solo sano campanilismo. Il tasso di immigrazione contro la popolazione autoctona conferma.
Un appunto importante sui Paesi Bassi: la civiltà di una femmina in vetrina come un pezzo di carne alla macelleria (tanto di cartellino) per i miei gusti fa sana concorrenza al capo opposto dei burqa. Qui in Italia con le case chiuse stavamo meglio. Si andava a prostitute, le si proteggeva dalla strada, si scopava sicuri di controlli sanitari e chi voleva faceva il suo comodo, chi non voleva non vedeva nemmeno. Sulle droghe sono fondamentalisticamente islamico: senza è meglio. Poi ci sono i caproni che si fanno i viaggi lì solo per farsi le canne e riempire le tasche alla regina ... è oltremodo umanizzante.
Il Giappone è una nazione di gente ultratecnologica che di giorno si sevizia di lavoro (anche per 14, come 18 ore) e la notte dorme in strada perché una casa non se la può permettere nonostante guadagni miliardi (collateralità della famosa inflazione nipponica). Magari ha il lettore mp3 all'ultimo grido, ma vive da pezzente nell'indifferenza di familiari (che se vivi così sono pure capaci di ripudariti) e amici (che sono amici, sì, ma alla trallallero: i samurai si sono estinti). Per i fanboy del Sol Levante e della felicità tipicamente nipponica suggerisco un itinerario alla volta di Aokigahara, apprezzerete.
Su Hong Kong sarò lapidario: vivere lì non ti piacerebbe.
Le Repubbliche Baltiche invece sono carine, mi piacciono assai. Allevierebbero anche la mia claustrofobia: lì c'è veramente poca gente come piace a me (6 milioni di abitanti complessivi in 3 stati. L'Italia, ed è l'Italia, ne ha 60 milioni). Insomma: sono nazioni emergenti, come la splendida Polonia (di cui nessuno ha parlato! Sono offeso! Snobbare quei bravi cattolici est europei!). Si vive come nelle città anni '50 italiane: occupazione in aumento, costo della vita relativamente basso, genuinità della vita ancora incontaminata dalla globalizzazione massiva cui noi siamo abituati. La religione è comunque ben radicata e praticata.
Dunque ancora una volta non vedo l'esistenza di un dualismo d'inversa proporzionalità tra religione e progresso umano, anzi spesso la mancanza di religione provoca solo stallo e assenza di discussione (che come tale è sempre potenzialmente costruttiva e progressista).

Stavolta m'è venuto in mente un libro, come al solito non letto: L'isola del dottor Moreau. Se qualcuno se lo legge e poi condivide sarò ben felice d'ascoltare.
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Messaggioda StillWandering » 31/05/2013, 18:34



Dimenticavo di citare la ricerca compiuta dal Legatum Institute, che sarebbe da abbinare a quella fatta dal Gallup sulla religiosità nel mondo. E allora sì che si possono fare meglio le correlazioni. Il Legatum Institute, nel 2012, ha tentato di stabilire il grado di "felicità" dei vari paesi e, "sorpresa", in cima alla lista sono sempre presenti paesi poco religiosi. La ricerca è stata condotta utilizzando non tanto il PIL (allora potremmo credere che gli americani sono un paese progredito, ma non è vero; Obama non sarebbe mai stato eletto se fosse stato ateo) quanto otto diverse categorie, fra cui governo, istruzione, economia, sanità, libertà di espressione. La ricerca del LI riporta in testa la Norvegia, mentre in precedenti studi in testa era risultata la Danimarca. Poco cambia, le nazioni chiamate in causa sono sempre le stesse. Sono sempre presenti Olanda, Svezia, Finlandia. Nella top 10, anche la Nuova Zelanda, al primo posto per livello d’istruzione, il Canada, primo per libertà (tanto vicino agli USA quanto profondamente diverso), e l'Australia. Fra le due ricerche, il quadro è netto. In linea generale, i paesi citati sono quelli più vicini al concetto di Democrazia del Benessere, che non è altro se non la normale evoluzione della classica democrazia. Più si va giù in classifica, più i paesi sono poveri e anche religiosi. Questo dato non è affatto da sottovalutare e pone diverse riflessioni. In questo quadro, l'Italia è a metà, come in effetti ci aspettiamo di riscontrare per un paese che non è di certo progredito ma nemmeno ai livelli di paesi come Niger o Bangladesh (potremmo fare un discorso equivalente alle date ricerche anche fra nord e sud Italia, quest'ultimo nettamente più religioso del nord). Da notare che la Gallup, in una precedente ricerca, ha messo al sesto posto la Costa Rica. Anche questo dovrebbe far riflettere, ma qui andremmo OT.
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Messaggioda Gérard Lambert » 05/06/2013, 8:11



Penso che l'uomo proietti in Dio (qualunque Dio, di qualunque religione) le capacità che la società gli impedisce di sviluppare: chi vive una vitaccia perchè ha perso il lavoro, ad esempio, o perchè è stato sfrattato ecc ecc... può così sperare in una vita migliore, in cui anche lui può avere un proprio posto, ma nell'al di la, invece che cercare una vita migliore nella terra (che, come singolo, probabilmente gli è preclusa, salvo colpi di fortuna). Nella mia città, da quando è iniziata la crisi, si sono moltiplicati cartelli pubblicitari di maghi ed indovini che, secondo me, servono semplicemente a supplire ai cedimenti delle religioni ufficiali dovuti ai vari scandali della Chiesa, che ormai sono diventati di dominio pubblico (infatti più che la religione è la religiosità quella da combattere, secondo me, ovvero il credere che leggi al di fuori della nostra conoscibilità, anche futura, possano influire sulla nostra vita). Quando gli uomini , non vedendosi più come singoli ma facenti parte di una collettività che ha fatto cose straordinarie,capiranno che assieme possono cambiare il proprio futuro, senza dover pregare entità superiori e sconosciute, sarà un bel giorno...non solo, penso, che la coscienza delle singole persone sarà più piena e, in un certo senso, ci si sentirà meno soli, ma la scienza potrà finalmente fare passi da gigante , al servizio della collettività.
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è il banale, di solito, il difficile:
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Messaggioda Wild_Angel » 19/07/2013, 18:30



Immagina non esista paradiso
È facile se provi
Nessun inferno sotto noi
Sopra solo cielo
Immagina che tutta la gente
Viva solo per l’oggi

Immagina non ci siano nazioni
Non è difficile da fare
Niente per cui uccidere e morire
E nessuna religione
Immagina tutta la gente
Che vive in pace

Puoi dire che sono un sognatore
Ma non sono il solo
Spero che ti unirai a noi anche tu un giorno
E il mondo vivrà in armonia

Immagina un mondo senza la proprietà
Mi chiedo se ci riesci
Senza bisogno di avidità o fame
Una fratellanza tra gli uomini
Immagina tutta le gente
Che condivide il mondo

Puoi dire che sono un sognatore
Ma non sono il solo
Spero che ti unirai a noi anche tu un giorno
E il mondo vivrà in armonia

(J. Lennon)
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Messaggioda Ruki » 26/07/2013, 21:41



StillWandering ha scritto:L'immagine si spiega da sè.

Immagine

Ovviamente come vale per il cristianesimo vale anche per tutte le altre religioni.


c'è anche da dire il fatto che anche una delle cose più intelligente dette da questo cartone animato ed anche la cosa più vera
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abbiamo molte cose in comune condividiamo la stessa terra,lo stesso mare,lo stesso cielo.
Forse se iniziassimo a guardare le cose che abbiamo in comune anzichè le nostre differenze beh,vivremo sicuramente in un mondo migliore
citazione presa da....Pokemon
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citazione mia
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Messaggioda StillWandering » 18/08/2013, 13:51



I credenti sono meno intelligenti degli atei: lo rivela uno studio.

Le persone religiose sono mediamente meno intelligenti dei “non credenti”: è quanto rivela uno studio (in calce all'articolo) condotto dai ricercatori dell'Università di Rochester, New York. A renderlo noto è stato il quotidiano The Independent. Il team di studiosi, guidato dal professor Miron Zuckerman, ha iniziato ad approfondire i risultati di 63 studi condotti negli Stati Uniti a partire dal 1921, dai quali emerge che c'è un rapporto “negativo” tra intelligenza e religiosità. Tuttavia alcuni critici hanno fatto notare come la definizione data di “intelligenza” trascuri aspetti come la creatività e l'emotività, soffermandosi solo sull'intelligenza “analitica”.

Lo studio non afferma che la fede rende stupidi, ma spiega che le persone più brillanti sono più propense ad allontanarsi dalla religione. Tre psicologi che hanno collaborato con i ricercatori hanno definito l'intelligenza come “la capacità di ragionare, anticipare, risolvere i problemi, pensare in maniera astratta, comprendere idee complesse, imparare in fretta e apprendere dall'esperienza”. Lo studio ha spiegato infine che le persone più intelligenti e meno propense ad accettare un credo religioso sono anche le migliori sul lavoro, hanno stipendi più elevati ed una autostima molto accentuata.


Fonte: http://www.fanpage.it/i-credenti-sono-m ... no-studio/

Basandomi sulla mia esperienza, devo ammettere che la statistica è vera.
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Messaggioda Aldebaran » 24/08/2013, 16:54



StillWandering ha scritto:Avrà il suo perché, ma rende le persone credulone ed è un dato di fatto che le nazioni poco religiose siano anni luce avanti rispetto quelle fortemente religiose come Italia, Brasile, Spagna, ma anche USA. Se uno crede negli asini volanti è tacciato di matto. Bene, credere in ciò che dice la religione è la stessa cosa. Altro che i diritti dell'uomo... questa è una cosa che è coincisa con l'illumimismo e l'affermazione della ragione, non di certo con la religione. Vedere Per la pace perpetua di Kant o la Dichiarazione dei Diritti dell'Uomo e del Cittadino. A me risulta che anzi la religione abbia limitato l'uomo. Immagino un mondo senza religione... come sarebbe bello. Niente più amici immaginari, contraddizioni, e sarebbe una società evoluta. Riflettete sul fatto che la vignetta postata è reale più che mai. Le nazioni più avanti sono anche quelle meno religiose... un dato di fatto, inequivocabile. Ah no, ma tanto noi abbiamo la pizza! :D

"le nazioni poco religiose"

Si identifica la religione con il solo cattolicesimo, a quanto pare. Ma.....esistono altre religioni, altri credo.
allora è una critica al cattolicesimo o alle religioni ?

Poi, andando a guardare le statistiche (fonte : Unione degli atei e agnostici), si scopre addirittura che la %"agnostici" (non gli atei...non ho trovato nulla su di loro) è maggiore in Italia (17%) che non in UK (13%)o in Olanda(14%)....o nelle "nordiche" Danimarca e Finlandia (7%)...in linea con Germania e Francia (18-19%).. Chissà perché, poi, le percentuali più alte di agnostici si ritrovano nei Paesi comunisti (o ex): Cina, Russia, Kazakistan, Cuba, Kirghizikistan.....

Le nazioni poco religiose sono più avanti rispetto a quelle fortemente religiose. Bah...discutibile. Per me è più avanzata una nazione come gli USA che non Cuba...più l'Italia, il Regno Unito e la Spagna che non il Kazakistan o l'Uruguay.

Secondo concetto. E' nato prima l'uovo o la gallina ? I Paesi si sono evoluti quando si sono allontanati dalla religione...o si sono allontanati dalla religione perché si sono evoluti ?
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Messaggioda StillWandering » 24/08/2013, 17:08



Questo grafico parla più di ogni speculazione:

Immagine

Questo sondaggio è stato fatto dalla Gallup, quindi non da un Pinco Pallino qualsiasi. I paesi più religiosi sono: Bangladesh, Niger, Yemen, Indonesia, Malawi e Sri Lanka (tutti oltre il 99%); quelli meno religiosi: Estonia (16%), Svezia (17%), Danimarca (19%), Giappone e Hong Kong (24%). Che poi ci siano delle eccezioni ci sta, infatti la mia è una statistica e non una legge. STATISTICAMENTE, i paesi più avanzati sono anche quelli più avanti. Un conto è parlare di legge, un altro di statistica e statisticamente chi è più progredito è anche meno religioso. C'è una forte correlazione fra religiosità e progresso di un paese. A proposito, a me gli USA non sembrano così avanzati (infatti anche loro sono religiosi... se Obama fosse stato ateo non sarebbe mai stato eletto!).
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Messaggioda Aldebaran » 24/08/2013, 17:23



StillWandering ha scritto:Questo grafico parla più di ogni speculazione:

Questo sondaggio è stato fatto dalla Gallup, quindi non da un Pinco Pallino qualsiasi. I paesi più religiosi sono: Bangladesh, Niger, Yemen, Indonesia, Malawi e Sri Lanka (tutti oltre il 99%); quelli meno religiosi: Estonia (16%), Svezia (17%), Danimarca (19%), Giappone e Hong Kong (24%). Che poi ci siano delle eccezioni ci sta, infatti la mia è una statistica e non una legge. STATISTICAMENTE, i paesi più avanzati sono anche quelli più avanti. Un conto è parlare di legge, un altro di statistica e statisticamente chi è più progredito è anche meno religioso. C'è una forte correlazione fra religiosità e progresso di un paese. A proposito, a me gli USA non sembrano così avanzati (infatti anche loro sono religiosi... se Obama fosse stato ateo non sarebbe mai stato eletto!).


Ti ripeto la domanda : I paesi "avanzati" sono "avanzati" perché si sono allontanati dalla religione....o si sono allontanati dalla "religione" perché sono più avanzati (=più istruzione, migliori condizioni economiche (quindi condizioni di salute, consumismo,intrattenimento, emancipazione femminile, etc.))
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