COME SI PUò AVERE TUTTO MA ALLO STESSO TEMPO PENSARE AL SUICIDIO??

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A volte si pensa di non aver più nulla da perdere, nè più motivi di esistere.
E' facile pensarlo se non si ha qualcuno con cui confrontarsi. La vita è piena di insidie, ed è facile perdersi. Ma spesso basta una mano per rimettersi in piedi.
Ma questo è anche un forum sulla Morte, il più grande tabù nella storia dell'essere umano, la paura più grande.

Re: COME SI PUò AVERE TUTTO MA ALLO STESSO TEMPO PENSARE AL SUICIDIO??

Messaggioda Zangreus il bruco » 23/07/2016, 16:29



orchidea ha scritto:Caro Ycarvey, ragazzo di 23 anni del Veneto, quanta tenerezza per le tue parole.

Ciò che viene da dirti è forse il succo di anni di psicoterapia, di esperienza, di dialogo e di sempre maggior contatto con i miei bisogni ... anche di quelli che avevo da piccola, di essere amata in particolare da un padre che amavo tantissimo, perchè ero piccola e per una bambina i genitori sono dei infallibili. Se poi magari quel padre, invece di amarti incondizionatamente e gratuitamente (passami il termine per ora .... ), ti ama, perchè per amarti ti ama chi può dire di no, ti ama così:

- ti amo se tu fai questo .... e per il destinatario il messaggio ricevuto è questo: quindi sei amabile non per te stesso e a prescindere, ma perchè fai, hai fatto, farai questo o quello
- ti amo se tu otterrai questi risultati .... e, quindi, messaggio per il bimbo destinatario (magari quel bimbo sei proprio tu): tu sarai amabile se raggiungi questi risultati
- ti amo se adotti questo sistema di valori e non altri, del genere: lavorare (che la gente che non lavora non ha voglia di lavorare .... quando ero piccola il messaggio a me passava con l'odio espresso da mio padre per quelli che lui chiamava "parassiti sociali) .... e, quindi, messaggio ricevuto: io sono amabile non come persona, non per quello che sono, nella mia complessità che non può essere ridotta a bravo/cattivo, bene/male, ecc. ...ma perchè sono un lavoratore, ecc ecc
E quindi tutto a seguire: sono amabile se porto avanti i risultati che ha ottenuto mio padre, se rispetto la mia famiglia e rispettarla significa .... banalizzando e semplificando perchè il discorso potrebbe essere lunghissimo .... significa .... continuare a far soldi anch'io e mostrare agli altri che la mia famiglia sa continuare e continua a far soldi, ad avere quella posizione sociale che ti consente di essere stimata .... perchè dalle mie parti (che non sono troppo lontane dal Veneto credo) la posizione sociale crea stima ... forse un po' invidia, ma neanche troppa perchè l'invidia sociale dalle nostre parti la si lascia a quelli che da noi alla fine della fine chiamano "i comunisti". D'altronde nell'era dei nostri padri (il mio era di fine anni 50 perchè era giovanissimo ... ma se tuo padre è degli anni '50 o '60 per nascita il discorso vale a cento anche per il tuo) e dalle "nostre parti", anche se si partiva da poveri, si poteva diventare ricchi lavorando .... e quindi dimenticarsi del passato e credere di essere persone che valgono perchè si era ottenuta la riscossa sociale (facilitata dalle circostanze esterne economiche .... ossia dal fatto che la riscossa sociale ai tempi era quasi pane gettato sulla società) .... Se non lo avessimo creduto noi, di essere persone toste perchè avevamo ottenuto la riscossa sociale, comunque ce ne avrebbero convinto gli altri con le loro parole e non parole, l'ambiente insomma ....

Tutto questo per dire che i figli di persone di questo tipo (magari io, magari tu, magari tutti e due, magari no) il messaggio è questo:
tu non sei amabile o tu non vali a prescindere per ciò che sei. Anzi, l'amore incondizionato, a prescindere, gratuito, sai che c'è, non esiste. TE LO DEVI MERITARE BABY PERCHE' NELLA VITA BISOGNA MERITARSI TUTTO. Se non te lo meriti non sei amato. Ma non solo. Sei un ingrato ... ovviamente. Perchè io ti ho amato e te l'ho dimostrato sgobbando. E che caspita l'ho fatto per te!

I nostri padri sono a loro volta figli.
Voglio dire.
Un bimbo ha bisogno di amore incondizionato (chiamamolo "lingua X"), ma se il padre a sua volta non hai mai ricevuto alcun insegnamento sulla Lingua X, ciò che per il bimbo sembra la cosa più elementare, ossia che ha bisogno di lingua x dal padre, è sconosciuto al padre, perchè non sa usare la lingua X e, sai che ti dico, non ne conosce nemmeno l'esistenza. Perchè dai suoi genitori (di quella generazione magari appena prima cruda e povera, di quella che da noi si dice doveva preoccuparsi di avere da mangiare, di trovare la polenta per la giornata, .... della sopravvivenza insomma) mai sentito parlare di lingua x, mai sentito parlare in lingua x

Queste erano le persone delle nostre parti gettate nel boom economico, che hanno fatto credere che tutto ciò di cui l'uomo aveva bisogno era risolto: dal dover cercare la polenta ai soldi. Sentimenti, amore e tutte quelle altre cose .... in famiglia pochino. A lavorare!

Ciò detto, dentro di noi cosa resta? C'è un pallino dentro di noi, nascosto chissà dove, che ci dice che noi non meritiamo amore se non condizionato.

Ma sai: chissenefrega degli altri, anche fossero i nostri padri.

Il punto è che riserviamo lo stesso trattamento per noi stessi: non amiamo noi stessi a prescindere, con affetto, tenerezza, con compassione ... ma in modo condizionato. E a volte non ci amiamo affatto perchè gli altri ci hanno insegnato che non siamo amabili, a meno che ....Perchè noi siamo amabili, a patto che.

Credo che se tu stia seguendo la tua strada e se in questo ti ha aiutato tua madre, le devi essere grato.
Viste le circostanze credo che la cosa più importante è che tu faccia ciò che senti e che ti piace (magari prima anche scoprilo che in realtà è la parte più difficile)

E seguire l'amore. Infatti, quanto alle ragazze, non so che ragazze che tu conosca. Purtroppo un uomo ricco o un ragazzo ricco (come potresti essere tu) statiscamente ha molte più chances di vedere soddisfatti i propri bisogni sessuali ... il che, soprattutto per un maschio (ma non solo s'intende), ha una certa importanza, vista anche l'impellenza (almeno statisticamente parlando) del bisogno.

Tuttavia è chiaro, non nascondiamoci dietro un dito. Avere soldi crea appeal per le ragazze. E magari meglio restare alle ragazze del nostro rango. Le mie parole non sono un consiglio, è la descrizione in presente e asettica di come a volte funzionano le cose in certi ranghi e per persone di un certo rango.

Detto questo, saputo questo, .... fregatene e dimenticatelo, vai alla ricerca di una ragazza da amare e che ti ami e abbi la certezza che la troverai.
Certo se poi per primo fai discorsi (come talvolta fanno ragazzi di un certo ambiente) che una è donna se solo è f..., che quella è una f.... e quella no, ecc ecc, e non fai questi discorsi solo perchè si deve fare così nel gruppo di amici maschi ... ma perchè ci credi. Bhe allora forse devi rovistare dentro di te a cercare la risposta a cos'è la linfa della vita. Io non ho le idee chiare su cosa sia, ma sono abbastanza certa che non sia una vasca idromassaggio (anche se apprezzo molto l'idromassaggio sia chiaro).

Un'ultima cosa, ma su questo non so dirti perchè non sono un uomo. La prostituzione, le escort voglio dire .... non morirà mai, io credo, non solo per il bisogno del maschio ... ma per un qualcosa di diverso .... perchè la prostituzione comporta esercizio del potere da parte dell'uomo sulla donna. E per l'uomo il potere ha questo effetto orgasmico che non sono sicura personalmente di capire fino in fondo. Ma spesso, in parte verrà anche da dentro, dall'istinto dell'essere umano (non solo uomo), ma in parte, io credo, potrebbe venire proprio dal modo di rapportarci che ci è stato insegnato: di potere e di biasimo ... fino all'annientamento dell'altro.

D'altro canto, cosa faceva tuo padre se non questo, se non esercitare potere per essere sicuro lui di valere (magari convinto che tu non avresti mai potuto pensare davvero che non valevi perchè lui ti amava ... o magari perchè ripeteva come macchinetta ciò che a sua volta era stato fatto con lui e quindi senza pensare) quando diceva: tu non ..., tu non ..., tu NON!

Meno potere significa lasciar libero il mondo e noi stessi.
Restare pronti al fallimento senza paura significa lasciarci liberi.
Restare alla vita con fiducia, ma con serenità anche in caso di fallimento o sbagli, significa amarci .... a prescindere!

Ti ho raccontato di me. Non di te. Ma magari qualcosa che vale anche per te c'è. O forse no. Sei l'unico che può dirlo

Un abbraccio

Complimenti per l'argomentazione, davvero convincente. Per una volta c'è una professionista a dare una mano :)
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Messaggioda Ycarvey » 23/07/2016, 16:45



Grazie a tutti per i consigli.
Orchidea, la tua disquisizione mi ha colpito molto per il fatto che hai centrato un punto che io non avevo neanche scritto, cioè il fatto di non essermi sentito mai amato, da nessuno, dai miei genitori, dai parenti, dagli amici( ne ho soltanto 1 vero, gli altri li posso definire "conoscenti"), dalle ragazze( cioè quelle che ho frequentato, non parlo delle ragazze in generale). Ormai esco di casa solo per andare a lavoro o all'università, non vado più a feste perchè poi mi ritrovo in posti dove guardandoti attorno tutti si divertono, mentre io no e questo poi una volta tornato a casa mi fa stare ancora più male. In poche parole mi sono autoescluso dalla vita sociale, anche perchè non sono capace a stringere relazioni con gli altri, in quanto per farle dovrei mostrare interesse nei confronti del futuro amico o amica, ma a me questo interesse manca per ora. Nel mentre mia madre forse per scusarsi per avermi fatto passare un infanzia d'inferno, mi continua a comprare cose: dalla playstation 4, alla tv hd, ai vestiti di marca, agli occhiali da sole della gucci,.......; io fingo stupore e gioia quando me li consegna, quando in realtà poi questi regali non mi migliorano per niente la vita.

The Radiant Hero, anch'io sono un appassionato di game of thrones, comunque non vado da uno psicologo perchè mio padre fin da quando ero piccolo ha descritto le persone che vanno dagli psicologi come dei pazzi e gente senza spina dorsale, quindi andarci significherebbe darla vinta a mio padre; ma anche mia madre si spaventerebbe se sapesse che frequento uno psicologo, poi la voce si spargerebbe in tutta la famiglia quindi voglio evitare gli sguardi aflitti dei miei parenti che mi chiedono come stia, ogni volta che mi vedano.

NeedLove90, voglio a tutti i costi percorrere la mia strada, infatti sto studiando all'università, sono messo bene, intanto lavoro part time per l'azienda di famiglia, soltanto perchè so che senza esperienza è più difficoltosa la ricerca di un lavoro. Comunque mi sono promesso che una volta laureato e trovato un lavoro me ne sarei andato per sempre, senza mai tornare. Io dalla mia famiglia non voglio aiuti o soldi, infatti il misero stipendio che prendo per il mio lavoro part time, lo uso per pagare la retta dell'università, i libri e altri mie spese; la mia famiglia per me non spende un centesimo(tralasciando le bollete)

Serluc,grazie per il consiglio.

Elle8n, il mio futuro lo immagino radioso e senza la mia famiglia tra i piedi, tuttavia ciò che mi istilla l'idea del suicidio è la vita al presente. Il dover sopportare tutto "questo" schifo. Me ne sarei già andato di casa, il problema è che non ho per ora i mezzi per sostenermi, ma fidati che quando ce li avrò me ne andrò, lascerò tutto quello che la mia famiglia mi ha regalato o comprato là, cambierò numero di telefono e non tornerò più.
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Messaggioda Trinity » 23/07/2016, 17:57



Mi sono riconosciuta nella tue parole,tranne che per la situazione economica che è meno "abbondante"...sto nel limbo da 6 mesi,e non so come uscirne,anni fa sono stata in terapia per vari disturbi tra cui la depressione,credevo di averli superati ma un cambiamento in negativo ha stravolto e messo di nuovo in moto il mostro interiore...mi identifico anch'io con Elliott ;)
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Messaggioda orchidea » 23/07/2016, 18:59



Come ti capisco Ycarvey Anch'io ho perso interesse nelle persone O meglio: ho maturato una certa disistima.
Qualcuno mi ha chiamato professionista Credo sia un complimento e lo ringrazio, meritato o no che sia. Ma io non sono una psicoterapeuta o altro. Nella psicoterapia sono stata paziente

Dicerie sul che la psicoterapia faccia male .... non saprei, forse sì, visto che alla fine si capiscono delle cose e tanto valeva non capirle.

Resta che la mia mancanza di stima per gli altri è proprio per la generale incapacità di empatia, per l'indifferenza per l'altro, per questo regime delle relazioni basato sul personale interesse, sul vantaggio personale ecc ecc

Non saprei dare consigli, sul fare psicoterapia o no. Anche in questo campo comunque esistono persone sicuramente dannose, altre meno.

Comunque non è la soluzione o non è l'unica, credo.

Per recuperare fiducia negli altri ... non so. Non saprei davvero. Io sono ormai snob Se ciò che scrivo è condiviso da qualcuno, posso anche dire che la mia eventuale sensibilità è sempre stata giudicata un difetto dal mondo. La capacità empatica, il desiderio di mostrarsi per quello che si è anche nelle proprie fragilità, la spinta a partecipare davvero a quello che prova l'altro ... merce pericolosa. Merce sicuramente DISPREZZATA Sicuramente poco produttiva e poco adatta a fare soldi. Sicuramente giudicata e biasimata, e tu con essa.

Poi un giorno, dopo anni in cui ti sei sentita sbagliata perchè portatrice di quella merce, qualcuno ti fai dei complimenti su un forum per ciò che scrivi che è esattamente il frutto di quella stessa merce. Bizzarro

Forse trovo conferma di qualcosa che ormai ho imparato a credere. Che le persone sono un gregge ignorante. Che per legge quasi matematica, se 100 persone pensano A e una persona pensa B, la risposta giusta (la cosa vera, la scelta ragionevole, ecc. ecc.) è B e mai A. E che però tutti saranno convinti che sia A e, sulla base di tale convizione, giudicheranno e biasimeranno e disprezzeranno chi ha detto B.

Succede però che, dato che la nostra vita è breve, si scoprirà che è B troppo tardi perchè qualcuno ce lo riconosca. E se poi viviamo in Italia, chi ha detto A, sarà pronto a dire che aveva detto B.

E' un mondo complesso Ycarvey. Io non ho ancora ritrovato il bandolo. Ma sono super d'accordo con chi ti ha detto di non mentire.
Per esperienza personale, posso dire che non essere autentici (oltre a farti incaxx.... da morire) è uno spreco di energie enorme, che non te ne lascia per altro. L'essere inautentici ti svuota di energie e le energie che restano vanno in rabbia

Qualcuno mi ha detto comunque che in giro ci sono persone fantastiche. Io non ne ho ancora trovate o comunque ci trovo invece sempre cose che mi fanno arrabbiare. Ma forse ormai non guardo più davvero e non vedo. Forse perchè sono verso i 40 ed irrigidita. Tu sei giovane. Molto

Hai tutta la vita davanti. Giocachi come se fosse la playstation Ma con cura E trovati buoni alleati Scegli con cura e fin d'ora buoni compagni di avventura Se il presente fa schifo, puoi sempre vivere il presente per costruire le basi del futuro non solo per scuola e lavoro, ma anche per le persone. Soprattutto per le persone che vuoi come compagni di viaggio. Ma per farlo e per trovarli credo che devi essere autentico con te stesso. E poi con gli altri
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Messaggioda elle8n » 23/07/2016, 22:13



Il fatto che tu immagini il tuo futuro in modo radioso è una cosa decisamente positiva! Vuol dire che hai ancora fiducia nel futuro e nella vita una cosa che molti si dimenticano andando avanti soprattutto quando si sentono male.
Continua a credere nel futuro, qualunque esso sia ricordati che la porta della tua 'prigione dorata' non è chiusa a chiave: puoi uscire.
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Messaggioda Juliet » 24/07/2016, 0:04



Si potrebbe definire essere un po' stronzi, agli occhi degli altro.
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Messaggioda Ycarvey » 24/07/2016, 1:12



Trinity,la faccia di Elliot era l'immagine migliore per spiegare la mia situazione in questo momento anche se non sono proprio apatico come lui nella serie. Per quanto riguardo il limbo, alcune volte mi pare di riuscire ad uscirne per qualche ora o giorno, ma poi mi inghiotte sempre, non riesco a trovare una soluzione. Tempo fa uscivo con alcuni ragazzi del quartiere dove abito, anche loro provenienti da famiglie agiate, e una sera fuori da una disco li vedo prepararsi le striscie di coca e mi hanno fatto provarla; sono stato bene per 20 minuti ma poi mi sono sentito male peggio di prima( i ragazzi mi avevano detto che era il down, cioè una fase della coca), sucessivamente ho provato sempre con loro altre droghe: ecstasy, speed. Ho provato le droghe citate, una volta soltanto, dopodichè ho abbandonato quella compagnia di tossici ( ora alcuni di quelli sono in in qualche cooperativa di extossici o vanno spesso al sert).Quello che voglio dire con questo breve aneddotto è che neanche le droghe, che disolito nei giovani vanno forte, mi hanno tirato sù, sono una fregatura. In poche parole mi continuo a chiedere che cosa può farmi riuscire ad uscire dal limbo, da solo non ci riesco, i farmaci che sono come le droghe non mi tireranno su, con uno psicologo non ci riuscirei per il fatto che non avrei il coraggio di raccontare le cose che racconto a voi, per paura di essere giudicato debole e come possa circolare la voce che io frequenti uno psicologo. Ho raccontato la mia vera natura soltanto a voi perchè non mi conoscete.

Orchidea, stringere relazione per me è sempre stato difficile, perchè ogni volta che conosco una persona( maschio o femmina) mi comporto come l'altro si aspetta che mi comporterei, non riesco mai a mostrare il mio vero io, sempre per paura di sembrare debole o fragile nei confronti dell'altro(non so se questo ostacolo mi è stato "donato" da mio padre o sia il risultato della mia personalità). Le ragazze con cui ho avuto dei flirt, erano sempre timide ed estroverse, ed ero io a sceglierle così perchè non volevo una ragazza solare, con personalità dal momento che in quel caso diventando una figura predominante, non sarei mai riuscito ad esprimermi realmente, ma avrei detto o fatto sempre quello che lei avrebbe voluto. Con una ragazza timida invece mi trovavo benissimo perchè sapevo che non si sarebbe mai imposta nel voler fare qualcosa, era perfetto, almeno fino a quando poi dopo settimane che ci uscivi, iniziava ad acquisire personalità, ed io iniziavo il solito comportamento di fare e dire tutto quello che lei si aspetterebbe. E poi le lasciavo inventandomi scuse per non farle stare male, poi capivano e se ne andavano.
Insomma ho sempre cercato( per ora ho smesso) una ragazza con cui poter stare assieme alla pari, che non sia troppo espansiva e socievole, per cui stare in silenzio in qualche momento non sia un sintomo di timidezza( dico questo perchè con le ragazze con cui sono stato, stare in silenzio, le metteva in agitazione, cominciavano a parlare o si mettevano a fare qualcosa)

Elle8n, il mio futuro lo vedo radioso, ma è sempre più lontano; cioè quando andavo alle medie, mi vedovo alle superiori come un ragazzo socievole e pragmatico, poi in realtà non fui così. Mi aspettavo di essere cambiato all'università, ma è sempre peggio. Ed ora ho questa visione del mio futuro. Spero bene.

Jul, scusa ma non ho capito il tuo suggerimento

Scusate se ho espresso concetti poco chiari o sconessi, ma è difficile, per me, attraverso la scrittura spiegare il proprio essere.
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Messaggioda DanieleB » 21/08/2016, 15:01



Ciao!
Innanzitutto non ho certamente la pretesa di insegnarti qualcosa, al limite posso tentare di offrirti alcuni spunti di riflessione, sempre che tu sia d'accordo, perché le persone che si incontrano anche solo a livello virtuale si possono arricchire vicendevolmente, io prendo qualcosa da te e tu prendi qualcosa da me.
Dunque, partiamo subito dal titolo: come si può avere tutto? La risposta è molto semplice, non si può. Tutti noi abbiamo carenze e lacune di carattere affettivo o materiale e se non riusciamo a focalizzare di quale natura si tratta, rischiamo di incamminarci in un sentiero davvero pericoloso. Ciascuno di noi deve rinunciare a qualcuno o a qualcosa, è l'ordine naturale delle cose; perdita/guadagno, svantaggi/vantaggi, delusioni/soddisfazioni. Bisogna avere la fredda razionalità di porre sul piatto della bilancia tutto ciò che c'è di positivo e di negativo e trarre le debite conclusioni. Essere onesti con noi stessi e concentrare la nostra attenzione sul o sugli elementi mancanti. Personaggi famosi giunti al culmine del loro successo si sono suicidati, perché? Perché avevano perso la capacità di analizzare gli eventi che avevano caratterizzato la loro vita, in buona sostanza si era guastata la loro "bilancia". E' un discorso lungo e articolato che, se ti fa piacere, potremo continuare.
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Messaggioda 九喇嘛 » 22/08/2016, 12:27



Ycarvey ha scritto:Ciao a tutti, sono un ragazzo di 23 anni che vive in un limbo. Mi spiego meglio, da quando la mattina mi sveglio a quando la sera vado a dormire mi comporto come si dovrebbe comportare un ottimo ragazzo tuttavia mi sento sempre vuoto. Una sensazione che non si può spiegare; tutte le cose belle della vita mi danno una felicità di breve termine, dopodichè la mia mente è attanagliata da sentimenti di odio e ripugnanza nei confronti di tutto il mondo e verso Dio o quell'entità che mi ha messo al mondo per vivere questa vita di cacca.
Ho sempre avuto tutto quello che volevo nella mia breve vita in quanto sono nato in una famiglia agiata, tuttavia la mia famiglia o meglio mio padre fin da piccolo mi ha sempre intimorito, voleva che diventassi quello che lui non era potuto essere visto che i suoi genitori all'epoca erano poveri e quindi mi ha iscritto in determinate scuole private, mi ha fatto partecipare a corsi che mi sarebbero serviti per fare il lavoro che avrei dovuto fare. Io l'ho sempre assecondato poichè avevo paura di lui e infatti quando combinavo qualche marachella, mi sgridava fortissimo e mi minacciava gridando insulti come "avrei dovuto fare abortire tua madre", "non sarai mai nessuno", e altri insulti; nel mentre mi urlava io restavo fermo impassibile pensando tra me e me "se aveste abortito, mi avreste fatto un favore". Io non ho mai risposto ai suoi insulti, ma non solo a quelli di mio padre ma a quelli di tutte le persone che li hanno apostrofati nei miei confronti, per il fatto che questo clima in casa mi ha portato a provare paura per tutte le figure predominanti in ogni contesto(professore, allenatore, poliziotto,....)e a non riuscire a deludere le persone, infatti a tutti quelli che conosco non racconto mai la verità, ma soltanto quello che si vogliono sentir dire. Tuttora ho 23 anni, sono riuscito a seguire la mia strada e non quella di mio padre(ci sono riuscito grazie a mia madre che anni fa mi ha incoraggiato e ha divorziato da mio padre), ma x tutto il resto ho sempre paura di tutti, anche se fuori non lo mostro, e inoltre continuo a raccontare bugie per non deludere le persone. Per questo motivo, come ho scritto all'inizio, sono considerato da tutti un ottimo ragazzo. In realtà però da solo sono tutt'altro che una brava persona, provo un odio forte che mi porta a immaginare realisticamente di uccidere determinate persone, quando però in realtà le tratto con rispetto.
Perfino il sesso non mi da piacere, qualche anno fa uscivo con le ragazze con la voglia di conoscerle e instaurare relazioni, mentre adesso vado ad escort di norma spendo da 200 a 300 euro all'ora, ho perso la voglia di conoscere le ragazze, ora utilizzo le escort soltanto come mezzo per soddisfare un bisogno, ma comunque anche dopo aver fatto sesso con una escort, che è una bellissima donna, mi sento sempre vuoto.


Insomma vivo con mia madre in casa grande con piscina, idromassaggio e sauna, possiedo( cioè me l'ha regalato mia madre) una macchina e una moto; lavoro part time presso l'azienda di famiglia e intanto frequento l'università( sono in pari con gli esami). Questo per dire che non mi manca nulla, eppure sono sempre più malinconico.

Scusate se quello che ho scritto non ha un senso logico o non ha connessione con il titolo o con il forum, ma è la prima volta che mi sfogo e racconto chi sono veramente a "qualcuno". I consigli e aiuti son ben accetti, siate crudi e realistici, nel giudicare il mio sfogo, qualora ne abbiate voglia. Grazie.

è una storia interessante, la mia è molto simile tranne per la situazione economica non cosi abbondante che comunque non mi da problemi, si la mia famiglia mi ha sempre detto che dovevo diventare migliore come persona e sono andato a scuola solo per loro studio all'università solo per loro non mi importa niente del titolo, io sto seguendo il loro sogno non il mio ed è proprio il fatto di non conoscere il proprio sogno che mi crea quel vuoto.
Conosco bene quel limbo, è come un tunnel senza uscita, c'è un detto per descrivere questa sensazione "c'è chi non ha niente ed ha tutto e chi ha tutto e non ha niente" potrebbe sembrarti strano e insensato ma un giorno lo capirai.
Posso solo dirti che per uscire dovrai farlo da solo, può sembrare strano ma un professionista è semplicemente una guida che ti mostra l'uscita il vero problema è uscire e dipende dalla tua volontà, più forte sei e più sarà facile uscire.
Molti dicono che è un problema di affetto o diranno altro (ci ho creduto anch'io fin a quando non mi sono svegliato), la questione è "non è tanto chi sei ma quello che fai che ti rende diverso" si proprio "diverso", tu hai fatto tutto perché ti hanno detto che era la cosa giusta da fare ti sei preoccupato per gli altri e sei diventato una persona normale.
C'è un modo per uscire, ma è parecchio impegnativo e di solito si esce in automatico ad una certa età con una scintilla dove fallisci in qualcosa che tu ritenevi importante "per te" (qualcosa di cui andavi fiero e poi all'improvviso ti senti distrutto ma deve essere una cosa tua non degli altri, una cosa unica che perderai per sempre).
Il primo passo è cercare di capire che cosa vuoi esattamente "tu" (io stesso pensavo di sapere quello che voglio ma nella realtà non lo sapevo anche se adesso so solamente la metà di quello che voglio ci sto lavorando su XD), si il sesso lo si vuole ma prova a pensarci è una cosa che vuole il tuo corpo non la tua mente, si ci andai anch'io per un periodo ma è come una droga è momentanea e appena smette stai male e vuoi ancora.
Devi realizzarti in te stesso, non devi scegliere chi essere ma devi costruirti il tuo mondo da solo, è moooolto difficile nonostante come idea sembri facilmente realizzabile, di solito ci si realizza trovando una propria passione (giocare ai videogiochi, sport, sport estremi, guidare) o semplicemente trovando una persona.
Ti do un esempio: la mia passione è guidare nonostante sembri strano quando salgo in auto dimentico tutto e mi rilasso non provo più quel vuoto strano penso solamente a raggiungere il traguardo e basta.
Per quanto riguarda al trovare un partner la questione è complessa, per ora hai bisogno semplicemente di essere accettato per il vero te (un gruppo di amici). Trovati degli amici loro ti salveranno sempre, a patto che sia una vera amicizia, davvero difficile trovarne uno oggigiorno.
Comunque devi porti un obiettivo "devo diventare migliore come persona" è la strada per uscirne ma la prenderai solo quando questo obiettivo diventerà tuo perché devi volerlo davvero.
Scusa sse faccio errori o scordo la punteggiatura ma scrivo solo quando sono al pc e di solito ci gioco solamente quindi ho il tempo limitato XD.
Scrivimi in privato se ti va, vengo ogni due mesi di solito.
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Messaggioda Lincoln57 » 01/09/2016, 14:08



Forse non è tutto che vuoi :confused:
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