E' passato molto tempo dall'ultima volta che ho scritto su questo forum. Accade sempre così. Detesto disturbare, e preferisco leggere piuttosto che intromettermi con le mie inutili, pretenziose lagne.
Eppure non posso fare a meno di scrivere, ogni tanto; un po' come se facessi capolino per vedere se la situazione è cambiata, se io sono sempre la solita.
Bene, cosa ho fatto in questo periodo? A dire il vero sono stata molto spesso lontana da casa, ma questo non è un bene: fuori casa sono annoiata e staccata dalla realtà come se non fossi mai uscita.
Se un tempo avvertivo almeno due bisogni incrollabili in me, adesso, tradita, sono più apatica. Eppure non così tanto da essere autodistruttiva, come qualche mese fa. Ancora ora la mia ansia si nutre sulle cavolate che ho fatto in quel periodo. Mi sono ripromessa proprio oggi di mettermi a studiare, di rivoluzionare la mia vita. (Sì, perché per me la voluntas può tutto.) Eppure non capisco nulla di ciò che studio. Come se questi mesi di anarchia avessero distrutto il mio cervello. Il mio psichiatra mi incita ad affidarmi a lui, a darmi tempo... Ma sono indietro con gli anni scolastici! Forse non ho scelta.
Sono spaventata. Ho una paura assurda di tutto e tutti. Ho paura di essere umiliata, di espormi, di lasciarmi morire in un angolo... Devo separare i problemi dalle soluzioni: è giusto che io riconosca ciò che provo, ma non devo scordarmi che la chiave non è solo nell'analisi.
Sono così stanca, spossata, da anni ormai. Dicono sia l'alimentazione sbagliata. Probabilmente, anche se da fuori nulla si vede, sto distruggendo la macchina. Ed è qui il peggio: nulla si vede. Se si vedessi si potrebbe curare... Forse? perché poi penso a quel famoso sito di Gore. Davvero vorrei segni così evidenti del mio disagio? Meglio un corpo curato e un'anima tormentata. ahahha
A volte perdo il controllo. Devo rintanarmi, allontanarmi. Una profonda tristezza mi invade e allora mi sento a casa. E' così bello provare qualcosa. Malinconia. Proprio uno dei miei sintomi mi fa da casa!
Un tempo pensavo che la mia malattia (odiavo chiamarla così) mi rendesse interessante. Che personcina patetica, mi aggrappavo ai miei difetti per attirare persone. Era la noia a guidarmi o davvero soffrivo di solitudine? Fatto sta che dovevo sembrare a tutti così arrogante!