da Ego » 20/08/2016, 12:54
Molte persone, quando sono giovani, hanno un momento di inclinazione per la morte, ma a portarli a quei pensieri è, perdonatemi il riduzionismo, la volontà di un presente diverso. Vedono la vita che hanno come diversa da quella che si aspettano, sia questo per eventi gravi o meno. Posso anche dire che è un segno di maturità arrivare a mettere in dubbio la propria esistenza, ma dovrebbe passare, perché il desiderio di una vita diversa è pur sempre un desiderio di vivere.
Quello che cercavo di esprimere, invece, è stanchezza. Scrivevo dei legami per dire che non mi aspetto molto dal domani, in termini di speranza; che so di essere il tipo di persona che non riesce a lasciarsi niente alle spalle, nonostante le persone provino a rimediare o ad essere presenti. Non era un modo per esprimere un vissuto sofferto perché traumatico, ma piuttosto perché egoista. Sono stanco di vivere, sento che le persone non possono fare abbastanza per trattenere l'io che sono e che non ho la volontà di abbandonarle per ripartire di nuovo. Non è un'altra vita che voglio, un nuovo inizio o un cambiamento, voglio una fine.