Un inetto al servizio del mondo

[Th3 Filmmak3R]

Ciao Mechtay, come è andata con il “Boss”? E’ stato capace ad ascoltarti? Sei riuscito a riferirgli quali sono le problematiche sul lavoro? Se è un Uomo in gamba e serio, starà già pensando come risolvere la questione. Tu nel frattempo sei stato molto coraggioso perché hai scelto la via del confronto; questo ti fa onore, e come immaginavo sei più forte di quanto tu pensi di (non) essere.
Sai quanto guadagna un cameriere in un qualsiasi ristorante di NY? Per ora non te lo scrivo se no vuoi partire domani stesso (e con questo non voglio nemmeno farti credere che la vita negli Usa sia semplice: la vita è semplice, o complicata, in base a come noi vogliamo farla proseguire) e ricorda che la tua famiglia (come ho fatto io con la mia) la potrai aiutare solo quando starai bene con te stesso. Serve a poco lavorare in un ambiente dove il disagio aumenta quotidianamente, e si arriva al punto di chiedere permessi su permessi, a causa di problemi con i colleghi (non potendo chiedere questo genere di permesso, si tende a domandarli per “problemi di salute”). Come fai ad aiutare in casa se non vai(andrai) a lavorare? (Ovviamente è un esempio, non pensare che ora scriva questo perché accadrà sicuramente)..
Solo tu conosci i rompicapo del tuo lavoro, e sempre e solo tu potrai decidere nelle prossime settimane/mesi/anni cosa vorrai fare. Io voglio solo farti riflettere che ciò che stai facendo ora, lo puoi fare anche in un altro paese e probabilmente con più successo, in quanto se stai bene dove vivi, è inevitabile che renderai di più sul lavoro e avrai un diverso successo nella vita sociale e sentimentale. Rifletti..
Per la poesia. Magari non può renderti dei soldi subito, ma perché non fai un Blog con Wordpress? Costa una sciocchezza all’anno (credo 50-60 euro) e inizi a pubblicare le tue poesie. Le tue riflessioni. I tuoi pensieri. Inizi a condividere la tua passione con il mondo grazie ad internet. E’ meraviglioso. E poi attraverso la rete potresti trovare proprio un nuovo lavoro a Rio De Janeiro (come è accaduto ad una mia amica) o magari l’amore..
Ricorda che sei tu che determini il tuo futuro, e quando hai paura di fare una cosa, FALLA!!! (anche se ti prego di non prendere alla lettera quanto scritto: un mio ex allievo voleva andare con la mini moto sui cornicioni della Torre Eiffel..).

[Mechtay]

Ciao, ho scritto nella sezione "depressione", etc... com'è andata nel topic "la mia avventura"

[Th3 Filmmak3R]

Ciao, ho letto il tuo racconto. Sopra ogni altra cosa, mi piace scrivere che tu non hai nulla a che vedere con la salute mentale, intesa come patologia. Però a parer mio farai bene a prendere un appuntamento da uno psicologo (lascia perdere lo psichiatra) ma solo per il semplice fatto che tu hai necessità di un contatto umano; di una persona che ti ascolti e ti capisca. Hai bisogno di gettare fuori tutto quello che di “pesante” e “doloroso” è dentro di te. Sono certo, tra l’altro l’hai anche ben evidenziato nel tuo racconto, che la tua “guarigione” è semplicemente nell’andar via da dove abiti. Tu hai bisogno della città; hai bisogno dei colori della city, di quell’aria vivace che da la sensazione di non essere mai solo. Hai bisogno di innamorarti. Dopo quello che hai scritto, presumo che non mi risponderai più con “Non è semplice, qua ho delle responsabilità”. Hai 26-27 anni; non hai dei figli e non hai un compagno. L’unica tua responsabilità è prenderti cura di te stesso: affronta oggi il presente, e sarai più forte nel futuro. Fidati. Tra l’altro te ne sei accorto da solo andando in giro per il centro nord Italia. Che stai a fare in Puglia se non ti senti più bene. Cosa devi studiare se il tuo pensiero invece di andare sui libri, va nel tuo (purtroppo) malessere. E allora..
Vai a fare qualche seduta di psicoterapia e relazionati con una persona più adulta di te. Ti farà solo che bene, e inoltre vedrai che troverai le forze per andartene..
Solo una cosa mi permetto di scriverti, e solo perché potresti essere mio fratello più piccolo: hai fatto bene a prendere ad andartene 3-4 giorni. Però, con le persone, la tua famiglia, che ti vogliono bene e che ci saranno sempre per te (anche se pensi che non ti capiscono etc.) non puoi trattarla in questo modo. Te lo sei scritto da solo: pensa tua madre quanto ha sofferto. Non dobbiamo coinvolgere, in negativo, le persone che ci circondano, nelle nostre scelte. Ogni azione genera una reazione, non scordarlo: nel tuo interesse.
Stai preparando le valige? Ti abbraccio. Un saluto.
Giuseppe

[Mechtay]

che la tua “guarigione” è semplicemente nell’andar via da dove abiti. Tu hai bisogno della città; hai bisogno dei colori della city, di quell’aria vivace che da la sensazione di non essere mai solo. Hai bisogno di innamorarti.

Tutto dannatamente vero, è pur vero che ho dei limiti caratteriali evidenti, prenderò un appuntamento da uno psicologo a breve e vediamo come evolve la situazione, il problema è che il 26 dovrei tornare a lavoro...