In breve il mio problema

In questa sezione possiamo parlare dei traumi del passato, di psicologia e dei problemi in genere.
Questo è anche il forum sullo sfogo dei propri sensi di colpa.

In breve il mio problema

Messaggioda CillitBang » 16/10/2016, 12:30



Potrei riassumere tutti i miei problemi in questo modo:
In pratica io subisco pur di non far subire agli altri.
Vi faccio un esempio di cosa intendo: ero dal fruttivendolo e avevo chiesto cinque pomodori.
Mentre era messo davanti ha però messo velocemente un pomodoro in più nella busta.
Io l' ho visto e però non ho detto niente.
Vi spiego perchè non ho detto niente: sarebbe stato imbarazzante per lui dover togliere un pomodoro dalla busta.
Sarebbe stato troppo umiliante...
Però poi tornando a casa ci ho ripensato e ho pensato che comunque ci ho rimesso io e che sono stufo che per difendermi dagli altri devo sempre metterli in imbarazzo perchè arriverebbero a fare di tutto pur di fregare.
Questo mi da fastidio: che io in pratica devo scegliere, se far fare brutta figura agli altri o fare io la figura dello scemo impacciato che non si accorge che lo stanno fregando.
Mi da troppo fastidio. Mi da troppo fastidio che la gentilezza venga scambiata per stupidità.
E' un dilemma che mi assilla.
Io in pratica pur di risparmiare agli altri l' imbarazzo che sarebbe seguito dal fatto di non avere limiti e di voler sempre prevaricare, devo rimetterci io.
E' una cosa che non mi va giù.
E' come se fossi in guerra col mondo.
Questo non mi capita solo col fruttivendolo ma con tutti. E sono stufo...
Ma vi chiedo questa cosa: secondo voi sarebbe giusto far fare a un altro una gran figura di mèrda perchè ha tentato di farvela fare a voi?
Secondo me si solo che non riesco a decidermi.
Io vedo tutti gli altri che evitano i conflitti, evitano di dissentire quando c'è qualcosa che non va.
ma io non voglio essere cosi.
Non voglio essere come gli altri che fanno sempre finta che tutto vada bene e invece poi non va bene nulla.
Mi da fastidio che per farsi rispettare bisognerebbe trattarli come bambini... fanno cose talmente imbarazzanti che per fargliele notare alla fine dovrei essere io a sembrare uno che prevarica.
Per esempio vi racconto questa: sono entrato in una gelateria e ho chiesto due gusti: vaniglia e limone.
Ora la vaniglia assomiglia al limone per cui ci si potrebbe confondere.
Ho chiesto due di vaniglia e uno di limone.
Mi ha fatto una coppetta con uno di vaniglia e due di limone.
Io però gliel' ho detto: voglio due di vaniglia e uno di limone, non il contrario.
A quel punto allora mi ha rifatto la coppetta e incredibilmente ha rimesso ancora i gusti al contrario.
Io a quel punto non sapevo cosa fare... se l' avessi detto sicuramente ci avrebbe fatto una figura di mèrda colossale, cosi a quel punto mi sono stato zitto e mi sono mangiato il gelato con i gusti invertiti.
Questo è il mio problema fondamentalmente... che io sono anche più sveglio, più intelligente e più brillante degli altri... solo che proprio perchè queste mie qualità risalterebbero a contrasto con gli altri, sentirei di umiliarli, di farli sentire inferiori... e insomma alla fine per risolvere questo dilemma devo far finta di essere io a sentirmi inferiore e comportarmi sempre in modo da sembrare innoquo e gentile.
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Messaggioda Mikasa » 16/10/2016, 20:20



ma questi problemi non ce li hai solo tu, per esempio la situazione del gelato avrebbe messo in imbarazzo buona parte della popolazione mondiale e buona parte avrebbe lasciato perdere come hai fatto te

Invece nella situazione fruttivendolo sai che avrei pensato io? Non mi sarei fatta togliere il pomodoro perché avrei pensato di farla IO una figuraccia, di sembrare una tirchia che si fa togliere UN pomodoro in più (un frutto in più te lo mangi, dai, ed è un sovrapprezzo trascurabile, a meno che non stiamo parlando di pomodori grossi come arance)

Secondo me ti fai troppe seghe mentali, dovresti fare quello che vorresti fare e che ti farebbe stare bene senza pensarci troppo, perché ormai sei arrivato al limite di sopportazione e questa sensazione che hai di subire in continuazione ti fa ingigantire avvenimenti insignificanti
Non avere paura di umiliare le persone, perché l'unica cosa che conta è il modo in cui dici le cose: se tu fai notare l'errore con un sorriso la persona di fronte a te non si sentirà umiliata nè si vergognerà e tu toglierai il sassolino dalla scarpa
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In breve il mio problema

Messaggioda CillitBang » 16/10/2016, 20:36



Il problema è che io non voglio essere come buona parte della popolazione mondiale.
Francamente trovo la maggior parte delle persone su questo pianeta dei mediocri che si accontentano e vivono nell' inconsapevolezza.
Il fatto è che io voglio essere sveglio, voglio strafare, voglio avere il controllo della situazione, però è come se sento che ci sia qualcosa che me lo impedisce.
Come un blocco, non riesco ad essere spontaneo.
Il problema secondo me quindi è che non riesco a fare quello che voglio fare.
Forse potrai pensare che dire quella cosa al fruttivendolo era troppo, ma il problema è questo: se io lo voglio fare perchè non lo riesco a fare?
Se io comunque avrei voluto farlo allora cos'è che me lo ha impedito?

Ci tengo a spiegare di nuovo il problema: io sento come una spinta a strafare, a mirare all' eccellenza, a essere sicuro di mè, però allo stesso tempo c'è qualcosa che me lo impedisce.
E' un pò come se fossi una persona dominante, controllante e sicura di sè, che però non può manifestare questo suo lato di sè perchè è intrappolata in un corpo passivo e insicuro.
Non so se ho fatto capire cosa intendo... in pratica io ci tengo particolarmente ad apparire, a voler essere brillante nelle relazioni, però non riesco... è come avere delle scarpe che ti fanno andare a mille all' ora ma non poterle usare.
L' impulso ad essere cosi ce l' ho... ma è come se fosse bloccato da qualcosa.

Forse per una persona che non è come me e che non ha l' impulso a dominare queste potrebbero essere pippe mentali, ma il problema è proprio che io però quest' impulso a essere schietto e sveglio ce l' ho... magari un altra persona non ce l' ha e allora gli va bene cosi. Ma io ce l' ho e quindi non mi va bene di non riuscire a manifestarlo.

Forse lo sto ripetendo troppe volte, ma lasciamelo ripetere ancora... io ho come un impulso ad apparire sveglio e sicuro... solo che è quasi come se percepissi come una forma di cattiveria manifestare questa cosa. Ragion per cui appaio passivo e agli occhi degli altri ''uno scemo'', proprio per evitare di essere incolpato.
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Re: In breve il mio problema

Messaggioda RESCUER IN THE DARK » 16/10/2016, 21:00



Ti capisco.
«Dominante e sicuro di sé in un corpo insicuro e passivo»
È un bel modo per porla. Sì, mi ci rispecchio abbastanza.
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Messaggioda Mikasa » 16/10/2016, 23:55



Forse potrai pensare che dire quella cosa al fruttivendolo era troppo, ma il problema è questo: se io lo voglio fare perchè non lo riesco a fare?
Se io comunque avrei voluto farlo allora cos'è che me lo ha impedito?


Per me parte della risposta sta qui:

sarebbe stato imbarazzante per lui dover togliere un pomodoro dalla busta.
Sarebbe stato troppo umiliante...


se l' avessi detto sicuramente ci avrebbe fatto una figura di mèrda colossale


sentirei di umiliarli, di farli sentire inferiori


solo che è quasi come se percepissi come una forma di cattiveria manifestare questa cosa


Hai delle convinzioni sbagliate di cui dovresti liberarti
hai usato termini forti per descrivere due situazioni insignificanti, e non lo hai fatto solo per fare un esempio, pensi davvero che dire al fruttivendolo "scusi così son troppi, mi potrebbe togliere un pomodoro?" l'avrebbe umiliato, ma ti rendi conto quanto è forte la parola "umiliare"? Non si adatta a queste situazioni
Far notare un errore non vuol dire umiliare, perché per un essere umano è normale commettere errori, è una cosa perfettamente normale, anche se sei super intelligente commetti errori
Quindi, non è cattivo far notare un errore, a meno che non lo fai in maniera cattiva, inoltre la maggior parte delle persone il giorno dopo già non pensa più a quell'errore/figuraccia che ha fatto il giorno prima

Quindi, non credi che se ti convincessi che dire una certa cosa non ha degli effetti così negativi allora riusciresti a dirla?
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Messaggioda CillitBang » 17/10/2016, 10:17



Quindi secondo te non sarebbe stato umiliante per lui?
Quello che ho notato è che lo ha fatto apposta.
Cioè mentre era davanti alla busta in modo che in teoria avrei dovuto non vedere, ne ha infilato uno facendo un gesto veloce con la mano.
Quello che mi chiedo è ''ma non si sarebbe sentito una mè... nell' essere beccato?''
Comunque hai ragione... in fondo non è cattivo chi si lamenta per gli errori degli altri.
Quello che mi chiedo è, come mi vedranno dopo aver detto questa cosa?
Per esempio sto facendo delle lezioni di inglese e l' insegnante finisce sempre la lezione 5 minuti prima... e non riesco proprio a lamentarmi per questa cosa.
E' come se avessi la convinzione che se metto in evidenza le malefatte degli altri allora divento io cattivo.
Forse ho preso da mia madre, lei concede sempre tutto e se dice di no si sente cattiva.
Come fare però? Tu dici che ho una credenza ''sbagliata'' che devo semplicemente gettare via. Ma come faccio a gettare questa credenza? Non è facile, è una credenza che mi ha accompagnato per tutta la vita. Non credo ci sia un modo per disfarsene semplicemente cancellandola.
Forse la soluzione potrebbe essere trovare un modo gentile di dire le cose... cosa che non mi riesce molto bene.
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