IlSolitoIgnoto ha scritto:Mi ha dato sempre fastidio questo ragionamento,leggo spesso consigli che per stare bene bisogna cambiare l'approccio mentale e l'aspetto fisico.
Ma perchè?
Cioè,devo essere costretto a mutare me stesso per star bene con gli altri?
Oppure dovrebbero essere gli altri ad accettarmi per quello che sono?
Questo discorso vale solo per le persone che non si sentono appagate fisicamente o per altri motivi che comunque li portano a pensare che sono diversi dagli altri.
Ecco,vorrei sentire le vostre opinioni?

Hai aperto un argomento molto interessante.

Cambiare l'approccio mentale può essere molto diverso dal cambiare aspetto fisico.
L'atteggiamento mentale ha bisogno di essere flessibile e mutevole per adattarsi al meglio, e di solito ha un risvolto positivo, invece il cambiamento fisico (parlando di post-adolescenza) mi sembra più un "volersi modificare" principalmente per compiacere gli altri o se stessi. Una sorta di "mi cambio perché così posso piacere a tutti=a me stessa".
Quale sia la natura di entrambi, penso che il cambiamento dovrebbe avvenire gradualmente e in maniera spontanea...
Sentirsi in obbligo di cambiare
per gli altri è sbagliato, invece
cambiare spontaneamente (nel tempo) non può che rivelarsi un processo naturale e benefico.
I consigli che tu leggi possono essere giusti o sbagliati a seconda del caso: ad esempio quando uno psicologo consiglia di cambiare l'atteggiamento mentale di un paziente che soffre di depressione ("intrappolata nei suoi stessi infiniti processi mentali"), quindi di farlo insieme e in maniera graduale, allora certamente ci saranno dei benefici.
Al contrario, c'è un utente che scrive uno sfogo riguardo un problema alimentare, e un altro utente gli risponde con questo consiglio: "Basta che inizi una dieta e vedrai che tutti inizieranno a guardarti", spero che concordi con me quanto sia sbagliato!