Uno sfogo

Domenicale, del 27 Novembre 2016

In questa sezione possiamo parlare dei traumi del passato, di psicologia e dei problemi in genere.
Questo è anche il forum sullo sfogo dei propri sensi di colpa.

Uno sfogo

Messaggioda Premio Nobel » 27/11/2016, 14:29



Riprendendo un topic aperto qualche settimana fa che invitava gli utenti a sfogarsi, faccio mio questo tema.

Ps. Userò qualche termine volgare. Mi scuso con la moderazione se questo non deve essere fatto ed infrange il regolamento.

Che co*****i.

Passo la settimana a scrivere da mia sorella la tesi di laurea per non lasciarla completamente da sola. Non che io invece abbia molta altra compagnia, però lo faccio anche per questo.

Nel fine settimana, invece, mi capita di rimanere completamente da solo:
1) c'è questo mio caro amico il quale mi sembra sia abbastanza esaurito. Sente il fatto di essere da solo, è in particolare modo il fatto di non avere una ragazza. Per carità, non posso biasimarlo, però anche io non intrattengo rapporti con delle ragazze da tanto tempo. Ci rimango male, però mi sembra stia esagerando. Sta reagendo un po' male ( una settimana fa, tanto per dire, il suo telefono non funzionava, ha dato in escandescenze e lo ha scagliato in un prato, imprecando e bestemmiando .... conoscendolo, credo fosse uno sfogo per frustrazione maggiore) --- da un po' di settimane risulta essere un po'più intransigente
2) altri conoscenti, permettetemi di apostrofarli come tali senza darmi dell'ipocrita, sono semplicemente degli "sfigati"
Li conosco oramai da più di 5 anni, da quando avevano 20 anni a 25 circa.
Si comportano come idioti.
- uno è troppo mammone, ragiona come se fosse un vecchio ottantenne ( ad esempio: dice quanto era bello "Ok, il prezzo è giusto" o il Carosello, rispetto ai programmi spazzatura di oggi ---- ma 1) è nato comunque dopo, 2) non che negli anni 80 non ci fossero programmi spazzatura ed oggi tutto schifo) e qualsiasi cosa tu faccia a lui va bene... non esprime mai una opinione, non prende mai l'iniziativa, fa tutto quello che gli si propone, non tanto perchè gli faccia piacere, ma perchè non ha alternative, o perchè ha paura di restare da solo ( ho provato a fargli esprimere una opinione, si è sempre messo in una posizione di neutralità, quasi avesse paura che se lui prende posizione poi non viene ascoltato)
- un altro è un co*****e. A 25 anni non lavori, non studi, non fai nulla dalla mattina alla sera ... ti fai bocciare 4 volte alla patente che manco fosse una laurea ad Harvard ... giri senza soldi e fai il pezzente ( che ne so, ad esempio scroccando passaggi altrui, o pseudo-rubando il giornale al supermercato) ... nonchè se si vuole fare qualcosa, uno deve sostanzialmente pensare anche a te, perchè sei inaffidabile.


Ora, mi si potrebbe dire, sono problemi che però dovresti cercare di comprendere .... Va bene, ma:
1) perchè devo comprendere tutto io, e gli altri no?
2) io, tra questi ragazzi, sono anche il più piccolo (anagraficamente parlando) ... sarei paradossalmente più giustificato io di comportarmi così che loro.

Non credo avrò una soluzione su questo forum di questa mia situazione attuale. Non credo che mi si possa consigliare in maniera risolutiva.
A breve dovrei laurearmi, magari conoscere qualche nuova persona, magari anche conoscere l'amore ( si, sono sfigato pure io che non ha una ragazza).
Mi scuso ulteriormente se il tono è non amichevole, e quindi potrei aver infranto qualche norma del forum stesso.
Però oggi ho i co*****i girati, e quindi voglio sfogarmi.
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Messaggioda Standingflame » 27/11/2016, 15:21



Dal mio punto di vista il secondo tuo amico ha bisogno di una scossa...non di essere scaricato ma di afferarlo e dirgli"cosimo o te riprendi o te mollo una testata",si vede che ne ha bisogno,il primo tuo amico ...non saprei credo che dovreste cooperare per superare gli ostacoli del non socializzare con altri, non troverete mai una ragazza se non lavorate per farlo accadere.
Scusa la mia generica risposta ma non conoscendovi non posso trarne una "soluzione definitiva".
Buona giornata!
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Messaggioda Mikasa » 27/11/2016, 17:12



vai avanti con la tua vita, se tutto va bene prima o poi te li scollerai di dosso in maniera definitiva per stare con altre persone più adatte a te
c'hai mai pensato di dire loro quello che pensi (rispettivamente)?
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Messaggioda Premio Nobel » 27/11/2016, 18:42



Scusate se ho scritto un po':
Per quanto riguarda il primo (che definì mammone).
Questa persona in realtà è innocua, nel senso che probabilmente non farebbe male ad una mosca.
Il fatto è che questa sua "neutralità" in realtà non è positiva, ma semplicemente non reagisce a qualcosa se viene ad essere trattato male.
Aiutarlo. Bella idea, cosa che ci ho anche provato.
L'ultima volta, dopo la quale in realtà ho perso le speranze:
l'anno scorso, l'ho provato ad aiutare a passare ad un esame ( lui non è molto bravo all'università ... Per quanto riguarda me, scusate se qui magari posso sembrare vanitoso, sono anche bravino, non solo come studente, ma anche come "docente" --- è da 9 anni che mi capita di dare ripetizioni di varia natura: dalle medie fino all'università).
Mi ha rivoltato contro tutta la famiglia:
E' vero, in quel frangente eravamo ospitati a casa sua al mare in vacanza, ed in realtà non se la prese solo per questo.
Pur tuttavia, mi rinfacciò, e ci rinfacciò, che loro non sono degli ignoranti.
Per inciso, quell'esame riuscì a passarlo.

Una persona, per essere aiutata, dovrebbe anch'essere disposta a farsi aiutare ... Non necessariamente deve chiedere ad un altro di farsi aiutare.

Per quanto riguarda il secondo ( quello senza patente).
Lì ci ho veramente rinunciato. E non perché non ci abbia provato ad aiutarlo.
Mi ricordo che ad esempio, per spronarlo, mi sono offerto di non fargli pesare passaggi o se non riusciva a pagare ( cosa che ad esempio in passato è successa a me, e che fu per me positiva).
Il problema è che non lo vedeva probabilmente come una opportunità, ma si è adagiato, ritenendo, probabilmente, che noi fossimo una sorta di fratelli maggiori su di cui basarsi --- Scroccava e basta.

Allo stesso tempo, fa cose che per quanto mi riguarda sono da sfigati: tenete conto che ha 25 anni ... Non puoi andare in giro a scroccare il giornale all'ipermercato, o a giocare alla playstation del centro commerciale assieme ai ragazzini di 12 anni solo perché è gratis ... Trascendendo il fatto che ad esempio non si porta mai nemmeno il portafoglio ( con dentro di solito 4 € composti da 50 monetine), o che non abbia mai credito sul cellulare (facendo una ricarica da 5€ ogni anno per non perdere la ricarica).

Quello è la cosa minore: nonostante si sarebbe potuto impegnare per trovare un lavoro, e non farsi anche odiare dai suoi per la sua negligenza, se fosse stato solo per indigenza, probabilmente non ci sarebbero stati tutti questi problemi.

Il problema è un altro: è la sua negligenza.
Il fatto ad esempio che non abbia la patente (nonostante si sia iscritto 4 o 5 volte a scuola guida) è colpa sua che non si è impegnato, non della scuola guida cattiva.
Il fatto che non abbia mai fatto un lavoro in vita sua è colpa sua (non voglio offendere nessuno che non riesce a trovare un lavoro per la crisi ... pur tuttavia, ritengo che se lui si fosse impegnato, qualcosa in 5 anni che lo conosco lo avrebbe fatto: io, nello stesso periodo, studiando, ho lavorato ... Non credo, soprattutto all'inizio, avessi molte più chance di lui --- tenuto conto poi che abitiamo praticamente attaccati, e che nella sua famiglia non sono morti di fame).

Tutte quelle volte che ad esempio organizziamo qualcosa: una uscita, una partita, una vacanza ... Se si vuole coinvolgere lui, bisogna che non si conti su di lui ... in quanto è inaffidabile ... bisogna comportarsi come se fosse un bambino: non solo perché bisogna prenderlo o portarlo o non ha il becco di un quattrino, ma anche perché qualsiasi cosa si faccia, se si vuole che rimanga, bisogna corrergli dietro ( che ne so, andando in giro, si ferma davanti ad una vetrina un quarto d'ora a guardare fumetti che poi tanto nemmeno comprerà).
Sempre che non dica: ci sono, ma poi non si presenta ed è irraggiungibile.

Con lui, in particolar modo, mi sono rotto, in quanto ci ho sperato che migliorasse sinceramente, ma è sempre rimasto così.

Il terzo, che in realtà sarebbe il primo (quello del telefonino lanciato), è quello a cui sono più legato. Lo ritengo quello più affine a me, ed in realtà ripongo la mia massima fiducia.
Lo ritengo, anche forse con un po' di ingenuità: il migliore amico che abbia mai avuto.
Questo sentimento è comunque ricambiato.
Da quando siamo tornati dalla vacanza estiva a Rimini, personalmente mi sembra che stia un po' soffrendo, in quanto oltre all'università (è l'unico tra questi tre che potrei dire che va meglio di me in ciò) non fa altro ... Un po' similmente a me.
Sarà che io forse sono un po' assuefatto oramai, però mi sembra che ci soffra un po' meno per il fatto di non avere vita sociale.

Nel futuro sicuramente spero di incontrare persone migliori: pur tuttavia anche a fine liceo sperai in università di poter conoscere un sacco di gente, e di continuare a frequentarla. Allora frequentavo altri ragazzi, che però ho poi abbandonato, per dissidi o perché abbiamo preso una strada differente.
Non che non sia avvenuto: ma di tutte quelle persone che ho conosciuto e frequentato, le uniche rimaste sono 2 ( questi due, escluso quello senza patente). Certo ... 2 è diverso da 0 ... sinceramente, però, adesso che sto per concludere l'università, mi sarei aspettato qualcosa di diverso.
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Messaggioda JustBreathing » 27/11/2016, 21:57



Premio Nobel ha scritto:
Il terzo, che in realtà sarebbe il primo (quello del telefonino lanciato), è quello a cui sono più legato. Lo ritengo quello più affine a me, ed in realtà ripongo la mia massima fiducia.
Lo ritengo, anche forse con un po' di ingenuità: il migliore amico che abbia mai avuto.
Questo sentimento è comunque ricambiato.
Da quando siamo tornati dalla vacanza estiva a Rimini, personalmente mi sembra che stia un po' soffrendo, in quanto oltre all'università (è l'unico tra questi tre che potrei dire che va meglio di me in ciò) non fa altro ... Un po' similmente a me.
Sarà che io forse sono un po' assuefatto oramai, però mi sembra che ci soffra un po' meno per il fatto di non avere vita sociale.

Nel futuro sicuramente spero di incontrare persone migliori: pur tuttavia anche a fine liceo sperai in università di poter conoscere un sacco di gente, e di continuare a frequentarla. Allora frequentavo altri ragazzi, che però ho poi abbandonato, per dissidi o perché abbiamo preso una strada differente.
Non che non sia avvenuto: ma di tutte quelle persone che ho conosciuto e frequentato, le uniche rimaste sono 2 ( questi due, escluso quello senza patente). Certo ... 2 è diverso da 0 ... sinceramente, però, adesso che sto per concludere l'università, mi sarei aspettato qualcosa di diverso.


Ho letto le tue storie con interesse, perchè ho rivisto un po' di affinità col mio vissuto di quando avevo qualche anno in meno. Voglio parlare soprattutto di quest'ultimo tuo amico.

Prima di iniziare, però, voglio dirti che sono contento che tu capisca che si tratta di uno sfogo, di un momento negativo che passerà. Perchè mi sembra che la tua situazione sociale sia più che buona, che tu sia un riferimento per gli altri (è fantastico, anche se, come stai saggiando, da grandi poteri derivano grandi responsabilità) che organizzi vacanze in gruppo, che vivi, insomma.
Questo va benissimo, è la prima cosa a cui pensare quando stai un po' così.

Voglio parlare soprattutto del terzo degli amici che descrivi, perchè è quello a cui tieni di più, e se ci tieni di più, vuol dire che anche lui ti ha dato qualcosa. Anche la sua compagnia è molto, il fatto che tu lo abbia trovato affine a te, e il fatto stesso che si sfoghi così apertamente con te, fa capire che lui tiene a te, e quando (spero mai) sarai tu ad essere in difficoltà, lui sarà probabilmente il primo a volerti essere vicino. Anche se può non esserne in grado.
Vesto i panni dell'avvocato difensore di costui, perchè nei suoi comportamenti, purtroppo, ho rivisto qualcosa dei miei (non ho mai buttato cellulari nè bestemmiato però). Dico purtroppo, perchè sono comportamenti negativi; non si sclera così, non è rispettoso nei confronti di te che sei il suo amico.

Proprio perchè mi sono rivisto in lui, ti dico che è lui stesso, sicuramente, a rendersi conto della negatività che emana, dell'imbarazzo in cui mette te e chi gli sta intorno, e questo lo sovraccarica ulteriormente e lo fa sentire sempre più goffo e inadeguato.
Considera poi che non avere una fidanzata per molto tempo può essere imbarazzante. Io non l'ho mai avuta, è orribile, fa sentire un alieno, fa sembrare ridicoli e patetici ai nostri stessi occhi. Molte delle mie difficoltà sociali sono indubbiamente dovute a questo.

Per questo ti consiglio di continuare ad essergli vicino: perchè anche se può non sembrare, a punirsi ci pensa da solo.

Sugli altri due spendo meno parole perchè non mi sembra, invece, che ti abbiano dato molto. E in un rapporto di amicizia, si dà e si riceve; se avviene solo una delle due cose, lì si parla davvero di rapporto viziato.

A tutto ciò che scrivo, premetti "secondo me", ovviamente.
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Messaggioda Premio Nobel » 29/11/2016, 0:08



Grazie per le risposte.
Probabilmente era dovuto al weekend che ho passato sostanzialmente da solo.

Tra l'altro, domenica pomeriggio alla fine uscì con quel mio amico senza patente ... lo accompagnai a vedere la partita Genoa-Juve all'oratorio vicino casa nostra.
Solo che io mi rompo a passare il pomeriggio così ... anche perché non è per niente di compagnia.
Così presi e me ne andai ( si, lo so, sono uno str***o) e me ne sono andato a fare un giro in bici, una passione che ho.

Tra l'altro la Juve poi ha anche perso, squadra per cui lui tifa.

Pur tuttavia, mi sembra che questo non spieghi completamente quello che sto vivendo.
Mi sento, infatti, in questo momento, un po' più affine ad un altro mio amico, o quanto meno, credo di comprendere maggiormente un suo vecchio stato d'animo.
Per inciso, questa persona qui ha perso la madre 3 anni fa, il padre si è sposato in seconde nozze e quindi si è "rifatto una vita".
Lui mi ha spesso definito come "un migliore amico", io personalmente l'ho sempre visto con un po' di sospetto, perché comunque alcune posizioni e scelte sue io non le ho mai condivise --- però questo è un altro discorso
Trascendendo ciò, mi capitava talvolta di uscire con lui, anche perché non aveva nulla da fare tutto il giorno.
Non studiava (aveva solo una qualifica professionale), non lavorava. Stava così tutto il giorno da solo a passare il tempo ad usare la playstation.
Fatto sta che alla fine conobbe una ragazza italiana che lavora a Londra e da circa 1 anno e mezzo si è trasferito li ed è andato a farsi una vita.

Ora, la mia situazione non è proprio come la sua, pur tuttavia, mi sembra di poter capire abbastanza bene il sentimento suo di solitudine, mi sembra di vivere in parte qualcosa con alcune caratteristiche simili alla sua esperienza di vita.
Non credo allo stesso tempo che ciò che sta vivendo sia tutto un paradiso sulla terra. Ma mi sembra che abbia trovato la "pace sua".

Sarà forse per colpa mia, ma talvolta mi sembra di vivere in un romanzo.
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Messaggioda Standingflame » 29/11/2016, 0:13



Azz...lo hai aiutato al tuo amico e pure calci in .... già....non mi meraviglia e sempre la sorte di chi cerca di fare del bene
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