Ciao…
Mi chiamo Stella, ho 23 anni.
Ennesima notte insonne, non ricordo più cosa voglia dire dormire ore e ore senza pensieri.
Dicono che sia depressa. Direi piuttosto ‘’morta dentro’’.
E’ da mesi che sto così.
Sin da quando ero piccola, la mia famiglia non ha fatto altro che farmi sentire indesiderata, un brutto scherzo del destino. Già, perché mi hanno messa al mondo?
Ho passato anni e anni a cercare di avere la loro approvazione, il loro amore.
Sono diventata la figlia-modello: bei voti a scuola, mai problemi, responsabile, giudiziosa. Eppure i problemi non mancavano, soprattutto al liceo, gli anni in cui fui vittima di bullismo. Ma dovevo farcela, non volevo apparire debole agli occhi della mia famiglia.
Così iniziai a fingere. Fingevo che tutto andava bene, che quegli insulti e molestie non fossero mai esistiti.
Ma non riuscivo a fingere con me stessa. Mi sentivo esplodere, iniziarono gli attacchi di panico, le crisi di pianto nella notte, i tagli.
La situazione sembrò migliorare dopo il diploma. L’ingresso all’università in una facoltà a numero programmato, fece sì che i miei genitori mi presentassero come un piccolo ‘’trofeo’’ agli occhi di tutti. Durò ben poco. Nonostante i primi buoni risultati, i miei genitori non erano soddisfatti e mi chiedevano di fare di più. Ci ho provato, ma gli attacchi di panico si fecero più frequenti soprattutto prima di ogni esame. Iniziai a non presentarmi e a rimandare per paura di fallire. I miei genitori non hanno mai cercato di ascoltarmi, capirmi, per loro ho già fallito. Da qualche mese non fanno altro che ripetermi quanto io sia per loro una delusione.
Mi sento morire dentro. Non ce la faccio più.
Mi sento inadeguata, inutile, un peso per tutti. Il pensiero di farla finita è diventato costante nell’ultimo mese.
Non voglio più soffrire. Più passano i giorni e più mi convinco di doverlo fare.
Liberare gli altri della mia presenza.
Dormire senza più pensare.