Mi resi conto di essere ansioso anche sulla macchina, come su altre cose della vita, all'atto concreto ovvero quando inziai le guide con la macchina dell'autoscuola.
Da lì iniziò il mio calvario.
Ebbi la sfortuna che a farmi da istruttore c'era un anziano sbraitante che mi puntualizzava ogni minimo errore e che mi rispondeva anche male, facendomi sentire imbranato al volante, con il quale non potevo avere altro che risentimento.
Come se non bastasse, qualche giorno prima di fare l'esame di guida, successe che provai a guidare l'auto di mio padre in sua compagnia e ricordo che fu un disastro, in quanto mio padre mi fece notare che non andava per niente bene il modo in cui guidavo (o che forse avevo appreso di guidare) perché tenevo troppo la destra. Inoltre la facevo spegnere numerose volte, credo anche perché l'auto di mio padre è a benzina, quella dell'autoscuola era a diesel. Comunque nonostante tutto, qualche giorno dopo, con sorpresa di mio padre, riuscii a superare l'esame di scuola guida e ad avere la patente. Forse anche per l'effettivo aiuto del nonno del mio vecchio amico che era accanto a me quel giorno, non ne sono sicuro.
Fatto sta che da allora ad oggi, ho guidato ben poche volte per strada per alcuni km e sempre in compagnia di mio padre, complice in generale la mia e la sua ansietà nel farmi stare alla guida, non prendendo mai l'autostrada, e anche perché l'auto è incuneata nel garage condominiale in cui c'è poco spazio e bisogna fare molte manovre ben mirate per uscirne. Questo motivo mi è stato sempre fatto presente da mio padre e chiaramente neanch'io l'ho mai trascurato, difatti l'ho sempre fatta cacciare da lui anche quando mi sono messo io a guidarla.
Ad ogni modo, mi ritrovo ad avere da anni la patente, ma di essere di fatto a piedi e con scarsa autonomia di potermi spostare quando voglio io. Utilizzo i mezzi pubblici che non sono sempre comodi ma che almeno nella mia zona garantiscono un minimo di libertà di spostamento, e che almeno mi hanno consentito in diverse occasioni di arrivare a destinazione anche per impegni e svaghi.
Questo di non guidare però è un problema che mi ha sempre pesato molto in questi anni, dato che mi sono sempre sentito inferiore ai miei amici coetanei e agli altri estranei, uomini e donne, che guidano tranquillamente ogni giorno. Qualche mese fa, dopo un annetto che non toccavo il volante, ho ripreso sempre in compagnia di mio padre ma ho guidato solamente in un piazzale e in un cortile, siccome mi ritrovo ancora a dover apprendere bene i fondamentali di non far spegnere l'auto, specie in salita. In più almeno il garage dovrà avere una ristrutturazione in quanto vecchio e malmesso, e ho pensato di potermi mettere pienamente alla guida dell'auto quando questa sarà sempre parcheggiata fuori sulla strada. Attualmente al pensarci però non ho molto coraggio di dovermi misurare con il traffico, la strada, i pedoni, ecc.

Secondo voi come dovrei vivere al meglio questa situazione?