Invisibile

MyHelp: Forum di mutuo aiuto, di prevenzione del suicidio e di gestione delle crisi.
A volte si pensa di non aver più nulla da perdere, nè più motivi di esistere.
E' facile pensarlo se non si ha qualcuno con cui confrontarsi. La vita è piena di insidie, ed è facile perdersi. Ma spesso basta una mano per rimettersi in piedi.
Ma questo è anche un forum sulla Morte, il più grande tabù nella storia dell'essere umano, la paura più grande.

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Messaggioda ilfalsosnake » 17/04/2017, 23:22



Ciao a tutti, mi sono deciso a scrivere e a condividere la mia storia, sintetizzata, in modo da non dare noia e arrivare subito al punto.
Chiedo scusa se risulterò confusionario e contraddittorio, non sono bravo a scrivere e proverò di farmi capire al meglio che posso.
Attualmente ho 29 anni, ma tutto è iniziato a 16 anni, dopo un aggressione da parte di un gruppo di ragazzi che probabilmente non aveva di meglio da fare che cercare una rissa, fortunatamente non è avvenuta, ma questo mi ha causato un trauma di cui porto le conseguenze ancora ora. Questo genere di situazione è accaduto più di una volta, ma con il tempo ho provato a difendermi invece che evitarle, questo mi ha portato ad avere guai maggiori. Ho cercato di prendere le difese di un amico che veniva preso di mira da un ragazzo più grande, ma sono stato bullizzato anche io. Ho cercato di difendermi ma le ho ugualmente prese e la classe mi ha additato come "aggressore" e sono stato ammonito dalla scuola, non sono riuscito a reggere una situazione del genere e mi sono ritirato dalla scuola, perdendo un anno.
Ogni giorno mi svegliavo e provavo un'ansia pesantissima, tanto da avere una nausea così costante da non riuscire ad uscire. Ho iniziato a pensare che fossi vittima di un'ingiustizia, non ce la facevo più.
Ho cambiato scuola e sono riuscito a prendere "respiro", finchè non ho conosciuto una ragazza e come potete immaginare, ci sono stato male una volta finito tutto, ma quello che notai con il tempo, è che il peso di ciò che provavo era sempre maggiore di quello che avrei dovuto sentire.
Ora non starò a parlare delle varie relazioni che mi hanno fatto stare male, sarebbe superficiale perchè è comunque comune, il problema è che con il tempo, ho iniziato ad essere eccessivamente emotivo. Tutto questo mi portava a pensare di farla finita in una maniera facile e rapida, venivo e vengo ancora devastato da emozioni, sia positive che negative.
Ho passato due anni (separati) frequentando sedute da una psicoterapeuta ma il risultato è stato deludente, so che potrebbero essere pochi ma mi dava sempre l'impressione che trattasse tutto in maniera superficiale.
Dopo anni di alti e bassi ho conosciuto una ragazza con cui sono stato per sette anni e per cui ho dato tutto, davvero tutto e, una volta lasciato, mi sono trovato con un vuoto assurdo.
In tutti questi anni ho sempre cercato di dare il massimo in tutto ciò che facevo, la maggior parte con risultati disastrosi, come per quanto riguarda l'amicizia e con l'amore, ancora peggio sul lavoro. Sono riuscito ad andare avanti e a dare un senso alla vita arrancando, cercando emozioni forti in modo da sopprimere quei pensieri che mi portavano a pensare al suicidio.
So che la mia storia può risultare banale, sono consapevole di ciò, però ai miei occhi risulta una continua ingiustizia, dare sempre il massimo per venire preso sempre a calci nel sedere!
Perchè una persona non dovrebbe pensare di farla finita? Mi sento una persona invisibile agli occhi di molti e questo mi porta spesso a voler sparire dal mondo..
So che non dovrei dare tutto me stesso ad una sola persona, ma sono sempre stato così sia nell'amicizia che nell'amore,

Ringrazio chi ha avuto la voglia e la pazienza di arrivare a leggere fino a qui..

Marco
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ilfalsosnake
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Re: Invisibile

Messaggioda crociato » 18/04/2017, 0:02



Benvenuto, la nostra storia in qualche modo è simile. Penso che più o meno tutti arrivino ad un punto in cui valutano se farla finita o meno. Quando lo si pensa troppo spesso invece è un problema ovviamente.
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Messaggioda Georgiana Spencer » 18/04/2017, 9:08



Benvenuto, la nostra storia in qualche modo è simile. Penso che più o meno tutti arrivino ad un punto in cui valutano se farla finita o meno. Quando lo si pensa troppo spesso invece è un problema ovviamente.


Chi vuole davvero morire non sta a "valutare" ma lo fa e basta.
Il desiderio di voler morire è un campanello d'allarme che qualcosa non va dentro e quindi bisogna affrontare la cosa con l'aiuto di uno psicologo. Se la precedente psicoterapia non è andata bene bisogna riprovare con un'altra persona.
Non tutti gli psicologi sono specializzati in questo tipo di disturbo.
Poi comunque mi sembra che tu sei riuscito a superare quell'evento dell'aggressione. Hai avuto una relazione e quindi eri tornato ad una vita normale. Adesso devi solo capire come affrontare quel vuoto per l'abbandono che hai subito.
Quindi è un problema diverso questo che va affrontato appunto con uno specialista diverso.

Sono riuscito ad andare avanti e a dare un senso alla vita arrancando, cercando emozioni forti in modo da sopprimere quei pensieri che mi portavano a pensare al suicidio.


Cercare emozioni forti non risolve la questione. Alcune volte si gira intorno al problema solo per non affrontarlo definitivamente. Se continui a pensare al suicidio è meglio affrontare questo tuo desiderio e farti aiutare da qualcuno che cercherà di aiutarti nel capire da cosa deriva e come superarlo.
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Messaggioda 7smiliardi » 18/04/2017, 10:27



Forse cambiare terapeuta potrebbe darti la svolta che cerchi, o un aiuto ulteriore.
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Messaggioda ilfalsosnake » 18/04/2017, 14:11



Georgiana Spencer ha scritto:Chi vuole davvero morire non sta a "valutare" ma lo fa e basta.
Il desiderio di voler morire è un campanello d'allarme che qualcosa non va dentro e quindi bisogna affrontare la cosa con l'aiuto di uno psicologo. Se la precedente psicoterapia non è andata bene bisogna riprovare con un'altra persona.
Non tutti gli psicologi sono specializzati in questo tipo di disturbo.
Poi comunque mi sembra che tu sei riuscito a superare quell'evento dell'aggressione. Hai avuto una relazione e quindi eri tornato ad una vita normale. Adesso devi solo capire come affrontare quel vuoto per l'abbandono che hai subito.
Quindi è un problema diverso questo che va affrontato appunto con uno specialista diverso.


Purtroppo le conseguenze di quell'aggressione in particolare non le ho realmente superate, forse ho messo da parte l'evento in se, ma il trauma me lo porto tutt'ora.
Io penso che la relazione mi abbia stabilizzato momentaneamente ma ha soppresso il vero problema, non l'hai mai risolto.
Non so perchè ma io vedo come se tutto questo sia successo recentemente, tutto assieme, quindi per me è normale (so che non dovrebbe) pensare che il suicidio possa dare fine a tutto questo, lo trovo confortante..

Credo che chi venga a scrivere sul topic principale non voglia uccidersi senza se e senza ma, come hai detto tu, se no lo avrebbe già fatto, ma penso sia una richiesta di aiuto,conforto e solidarietà per ciò che provano.
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