La morte, la mia amica

MyHelp: Forum di mutuo aiuto, di prevenzione del suicidio e di gestione delle crisi.
A volte si pensa di non aver più nulla da perdere, nè più motivi di esistere.
E' facile pensarlo se non si ha qualcuno con cui confrontarsi. La vita è piena di insidie, ed è facile perdersi. Ma spesso basta una mano per rimettersi in piedi.
Ma questo è anche un forum sulla Morte, il più grande tabù nella storia dell'essere umano, la paura più grande.

La morte, la mia amica

Messaggioda Einstein » 13/08/2017, 18:08



Io ho 46 anni. A novembre 2016 mi è capitata la fortuna-sfortuna di fidanzarmi con una donna.
É stato un periodo bellissimo, abbiamo fatto dei viaggi insieme, pranzi, cene.
Ma a marzo 2017 mi ha improvvisamente lasciato dicendo di non interessarle più, di lasciarla perdere e di cancellare anche il suo numero.
Mi è caduto il mondo addosso.
Io ero innamoratissimo di lei.
Oggi, a distanza di ben 4 mesi e mezzo da quando mi ha lasciato, sto peggio che mai.
Oggi le ho voluto scrivere anche una lettera per spiegarle quanto la amo e che volevo sposarla.
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Messaggioda Einstein » 13/08/2017, 18:14



Questa mia lettera sarà probabilmente del tutto inutile visto che nel frattempo si è trovata un altro.
Ma il problema è che sto talmente male che adesso voglio morire.
Mi è venuto in mente che il sistema migliore potrebbe essere quello di provocarsi un arresto cardiaco.
Magari con un cocktail di farmaci antiaritmici potrei riuscirci.
Ditemi voi. Che ne pensate?
Non minimizzate perché sono veramente a terra, ho perso qualunque interesse e passo le giornate a fissare il soffitto dal letto. Sto prendendo anche degli antidepressivi ma non fanno nessun effetto.
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Messaggioda drop » 13/08/2017, 18:29



Ciao nero, posso comprendere che nelle situazioni di depressione la prima soluzione spesso è farla finita. Spesso è anche per me la soluzione più logica!
Non so cosa tu voglia sentirti dire.. ma qui nessuno è autorizzato a dirti di farlo.

E sai benissimo che riceveresti solo risposte che ti sviano dall'idea del suicidio!

Riflettici bene, prima di toglierti la vita per una donna dopo soli quattro mesi di sofferenza. Attenzione: non voglio minimizzare, come anche tu temi, il tuo dolore. Affatto! Ma sono passati solo quattro mesi e chissà quante opportunità hai ancora di fronte a te.

Io ti faccio una domanda alla quale devi rispondere sinceramente: vuoi morire perché odi la vita di per sé o perché ora la odi senza di lei?
Perché se tu ami la vita anche solo un pochino e pensi che potresti risollevarti un giorno, allora non andartene per una donna. Anche se prima era la tua donna.

Questo è il mio attuale onesto parere.



Ah dimenticavo, la lettera fossi in te non gliela darei.
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Messaggioda Einstein » 13/08/2017, 19:15



Odio la vita senza di lei e la sofferenza che comporta stare senza di lei.
Con lei la vita mi piaceva. Se tornasse da me sarebbe come accendere l'interruttore in una stanza buia. Le tenebre sparirebbero in un attimo.
Ma ciò è impossibile ed io di vivere nel rimpianto, nella sofferenza, nel buio mi sono scocciato.
La lettera ormai è nella sua cassetta della posta.
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Re: La morte, la mia amica

Messaggioda Maura » 13/08/2017, 22:10



Nero in precedenti post dicevi di non essere molto preso da lei ma che il tuo unico pensiero era la tua ex di 20 anni fa.
Non che voglia trovare il pelo nell'uovo ma non è che stai cercando per forza la causa di un malessere che in realtà non dipende da altri ma solo da te?
No perché una volta di questa non ti fregava nulla ma ti dava anche fastidio che avesse un figlio, in altra volta il problema era lei che era depressa, poi il grande amore per la tua ex ed adesso la volevi sposare.


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Re: La morte, la mia amica

Messaggioda crisbil » 13/08/2017, 23:48



Maura ha scritto:Non che voglia trovare il pelo nell'uovo ma non è che stai cercando per forza la causa di un malessere che in realtà non dipende da altri ma solo da te?


Oppure trolla..

Ha aperto 50 thread tutti uguali, anche in ogni thread di altri dove ha risposto ha ripetuto le stesse cose.. dice che è solo e non lo caga mai nessuno e ha avuto più di 10 relazioni (in un post aveva scritto di aver perso il conto)... [non so come dovrei sentirmi io, a sto punto.. se non cagano lui.. le donne]

Poi le cose contraddittorie che sottolinei tu.. boh :dunno:
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Messaggioda Einstein » 14/08/2017, 8:07



Le cose stanno così. All'inizio della storia me ne fregava poco, dopodiché mi sono innamorato, dopodiché mi ha lasciato.
Quella di 20 anni fa ogni tanto mi torna in mente, ma sono passati appunto 20 anni, il ricordo si è un po' sbiadito.
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Messaggioda Premio Nobel » 14/08/2017, 22:06



Idea molto bella quella della lettera tanta quanto è la sua inutilità pratica a mio avviso.

Per esperienza personale, a 21 anni ho provato a usare questo strumento molto romantico e pervasivo per esternare i miei sentimenti a due ragazze ed in entrambi i casi fui rifiutato (ne inoltrai 3 per inciso, 2 ad una stessa persona, perché credevo che non avesse ricevuto la prima)
Certo, in realtà i casi sono molto differenti (io non ero fidanzato con loro ma mi dichiarai così, tu invece hai avuto una storia - l'età 20 vs 40 anni) però l'ho visto più per me che per gli altri - in genere fa molto piacere e si ottiene quasi sempre una risposta, generalmente sincera (non capita tutti i giorni ricevere una lettera d'amore, perché di questo si sta parlando), ma pur tuttavia ho notato che non è stata risolutiva [perché semplicemente è uno strumento che amplifica ed esprime in maniera non convenzionale, sincera e diretta, i propri sentimenti, ma se la scelta è stata già presa o è con un altro, non funzionerà].

A mio modo di vedere, almeno per me, a posteriori l'ho presa più come un modo alternativo di mostrarmi ed espormi ed in ultima istanza una cosa che appagasse me, che mi facesse sentire a posto con la coscienza (perché con queste due ragazze mi ero detto, forse nell'incoscienza dei 21 anni, che per loro sarebbe stato giusto esporsi così tanto senza mezzi termini e in maniera così dolce).

Io ho una poco invidiabile esperienza di fallimenti, in quanto ho alla fine sempre e solo preso 2 di picche. Conscio che comunque potrebbe risultare pretestuoso da parte mia offrirti un consiglio (in quanto io ho più o meno la metà dei tuoi anni, 24, potrei essere, con qualche difficoltà, tuo figlio) mi permetto di offrirti comunque un suggerimento.
A parte di non commettere un insano gesto (poiché comunque non servirebbe a nulla - non si troverebbe l'amore così, si sopprimerebbe quel dolore, ma è come buttare via il bambino con l'acqua sporca, poiché si instaurerebbero altre perdite e situazioni negative che invece stando solamente in vita non ci sono) è quello di pensare ad altro.
Generalmente, se mi è capitato di essere rimasto scottato da una delusione d'amore cerco di dedicarmi qualsiasi cosa d'altro, passare del tempo con altri, persone fidate con cui ad esempio ci si possa passare del tempo assieme, di evitare di andare volontariamente a cercare di informarsi e sapere come sta quella persona e quella coppia (e generalmente cercare, per quanto possibile, il confronto, voluto o trovato, con gli altri).

Mi rendo conto che non sempre è possibile adottare questo schema (ad esempio, nel mio caso, una volta una ragazza che mi rifiutò fece l'università con me e frequentava il mio gruppo e quindi non ho potuto distaccarmi volontariamente e non cercare un confronto), che in fondo si sta parlando di una storia già avviata e non di digerire due di picche che presumibilmente potrebbero essere più facili da mandare giù e che storie giovanili rispetto a storie mature non sono la stessa cosa.
Quello che però ho notato, cosa sulla quale si basa quanto ho detto, è che non si può non pensare e quindi soprattutto se ci si ritrova a non fare niente, si finisce per pensare a questa storia triste e deprimersi. Di converso, è opportuno tenere la mente impegnata per non permettersi di affogare nella tristezza e nella disperazione.
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Re: La morte, la mia amica

Messaggioda Maura » 15/08/2017, 0:27



Premio Nobel ha scritto:Idea molto bella quella della lettera tanta quanto è la sua inutilità pratica a mio avviso.

Per esperienza personale, a 21 anni ho provato a usare questo strumento molto romantico e pervasivo per esternare i miei sentimenti a due ragazze ed in entrambi i casi fui rifiutato (ne inoltrai 3 per inciso, 2 ad una stessa persona, perché credevo che non avesse ricevuto la prima)
Certo, in realtà i casi sono molto differenti (io non ero fidanzato con loro ma mi dichiarai così, tu invece hai avuto una storia - l'età 20 vs 40 anni) però l'ho visto più per me che per gli altri - in genere fa molto piacere e si ottiene quasi sempre una risposta, generalmente sincera (non capita tutti i giorni ricevere una lettera d'amore, perché di questo si sta parlando), ma pur tuttavia ho notato che non è stata risolutiva [perché semplicemente è uno strumento che amplifica ed esprime in maniera non convenzionale, sincera e diretta, i propri sentimenti, ma se la scelta è stata già presa o è con un altro, non funzionerà].

A mio modo di vedere, almeno per me, a posteriori l'ho presa più come un modo alternativo di mostrarmi ed espormi ed in ultima istanza una cosa che appagasse me, che mi facesse sentire a posto con la coscienza (perché con queste due ragazze mi ero detto, forse nell'incoscienza dei 21 anni, che per loro sarebbe stato giusto esporsi così tanto senza mezzi termini e in maniera così dolce).

Io ho una poco invidiabile esperienza di fallimenti, in quanto ho alla fine sempre e solo preso 2 di picche. Conscio che comunque potrebbe risultare pretestuoso da parte mia offrirti un consiglio (in quanto io ho più o meno la metà dei tuoi anni, 24, potrei essere, con qualche difficoltà, tuo figlio) mi permetto di offrirti comunque un suggerimento.
A parte di non commettere un insano gesto (poiché comunque non servirebbe a nulla - non si troverebbe l'amore così, si sopprimerebbe quel dolore, ma è come buttare via il bambino con l'acqua sporca, poiché si instaurerebbero altre perdite e situazioni negative che invece stando solamente in vita non ci sono) è quello di pensare ad altro.
Generalmente, se mi è capitato di essere rimasto scottato da una delusione d'amore cerco di dedicarmi qualsiasi cosa d'altro, passare del tempo con altri, persone fidate con cui ad esempio ci si possa passare del tempo assieme, di evitare di andare volontariamente a cercare di informarsi e sapere come sta quella persona e quella coppia (e generalmente cercare, per quanto possibile, il confronto, voluto o trovato, con gli altri).

Mi rendo conto che non sempre è possibile adottare questo schema (ad esempio, nel mio caso, una volta una ragazza che mi rifiutò fece l'università con me e frequentava il mio gruppo e quindi non ho potuto distaccarmi volontariamente e non cercare un confronto), che in fondo si sta parlando di una storia già avviata e non di digerire due di picche che presumibilmente potrebbero essere più facili da mandare giù e che storie giovanili rispetto a storie mature non sono la stessa cosa.
Quello che però ho notato, cosa sulla quale si basa quanto ho detto, è che non si può non pensare e quindi soprattutto se ci si ritrova a non fare niente, si finisce per pensare a questa storia triste e deprimersi. Di converso, è opportuno tenere la mente impegnata per non permettersi di affogare nella tristezza e nella disperazione.

Anche io credo che scrivere una lettera d'amore sia un bellissimo modo per dichiararsi (io non ne ho mai ricevuta una, una volta però "un gentiluomo" si e' dichiarato inviandomi la foto del suo arnese) quello che volevo sottolineare a Nero e' che forse il suo problema non è quello.
Cercare un confronto lo capisco, anche dopo mesi, intestardirsi però tutto sommato non credo faccia bene.
Forse sarebbe più sensato domandarsi il perché di tanto accanimento su questa storia (considerando anche il pregresso, ovvero che fino a qualche tempo fa diceva che non gliene fregava nulla e che voleva scrivere una lettera alla sua ex di 20 anni fa).
Non voglio fare la rompiscatole di turno, mi dispiace molto che Nero non riesca a venirne a capo.



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Messaggioda Einstein » 15/08/2017, 8:41



Grazie amici miei per le vostre risposte.
La lettera non ha avuto buon esito.
Ho ricevuto un SMS di risposta in cui mi dice che la sua decisione è irrevocabile e di non cercarla mai più.
Amen.
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