Il triangolo no. Non l'avevo considerato.
Sì. Mi sento di parlare di triangolo perché mentre scrivevo quanto leggerete qua sotto, non potevo fare a meno di porgermi una domanda: "Ma se quella frase non te l'avesse riferita il ragazzo che ti piaceva, ma una qualsiasi altra persona, avresti avuto la stessa reazione? Sarebbero scattate lo stesso tutte queste ossessioni?"
L'anno scorso ho "conosciuto" una ragazza. Virgoletto la parola conosciuto perché non ci ho mai parlato di persona, se non un ciao ogni tanto. La sua presenza o assenza nell'azienda dove mi trovavo mi era completamente indifferente. Non ero lì per stringere amicizie siccome ci sarei dovuta rimanere solo un mese. L'unica cosa che ricordo di aver pensato è stata "mi piace il suo modo di vestire così particolare e diverso dal solito".
Quest'anno sono ritornata nella stessa azienda (di nuovo per un mese) e i primi giorni nemmeno mi ricordavo che lei lavorasse lì.
Cos'è successo? Che un ragazzo, che all'epoca mi piaceva e che lavorava lì, sia venuto a dirmi "guarda che le stai sul c****". Effettivamente da quel momento, ogni volta che incrociavo la ragazza in questione, ho sempre notato un po' di freddezza da parte sua nei miei confronti e più la salutavo con fare entusiasta e peggio era.
Comunque sia da quel giorno è diventata una sorta di ossessione. Continuo ad immaginare scene irreali dove lei mi stima, dove andiamo d'accordo, dove le dimostro di avere i suoi stessi gusti su svariati argomenti (cosa non vera tra l'altro). Ho mostrato più volte le sue foto alle mie amiche dicendo "guardate che bei vestiti indossa qua, che bello sfondo ha scelto per questa foto, che bel filtro ha usato qui" quasi ad idolatrarla. Le prime settimane dopo aver lasciato l'azienda ho anche pianto dallo stress che la situazione mi causava.
Poi mi è capitato di vederla un paio di volte da lontano (siccome viviamo nella stessa città), ho detto ai miei amici "Ecco, è quella laggiù" e loro hanno esordito con "Beh, tutto qui? Non è niente di speciale" elencandone tutti i difetti fisici e io sono subito scattata sulla difensiva (anche se mentalmente ero d'accordo con loro su certi punti).
Sostanzialmente quello che ci leggo io è un disperato e irrazionale desiderio di andarci d'accordo.
Ma perché? Sapete quanti mi hanno detto "tu mi stai antipatica per x x x motivo" nella vita? Non è di certo la prima persona a cui non vado a genio. Certo, se uno me lo dice ci rimango male perché (inutile nasconderlo) sono molto sensibile. Ma di solito il sentimento è reciproco. Se sto sul c**** a qualcuno è molto molto probabile che quella persona stia sul c**** anche a me. Figuriamoci fare pensieri irrazionali del tipo "noi due al bar che ridiamo e scherziamo su tutto ciò che abbiamo in comune".
Torniamo un passetto indietro. Io non ho nemmeno mai pensato di volerci andare d'accordo, né mi importava di lei, né sentivo bisogno di parlarci prima che questo ragazzo mi dicesse "guarda che le stai antipatica".
Vi rimando ora a quello che ho scritto prima di iniziare a raccontarvi la storia e vi chiedo gentilmente di darmi una vostra interpretazione a riguardo.