Mi ero ripromesso di creare questo post come sfogo personale piuttosto che come richiesta di aiuto, pur tuttavia volevo innanzi tutto ringraziare comunque i consigli ed i suggerimenti che vari utenti hanno fornito a me.
Sono sempre disposto ad ascoltare le opinioni altrui, soprattutto su cose che non conosco o che ho difficoltà, non è detto che li condividerò, ma sono comunque sempre aperto ad ascoltare idee alutri.
Volevo però fare una doverosa specificazione.
Credo che il mio problema principale (parlo di me, non credo di avere le competenze adeguate per fare un discorso generale su come mai un individuo rimanga solo) è proprio contenuto nel titolo: timore di un rifiuto - ovvero sia una paura, un sentimento, non un problema materiale, che si può pianificare di risolvere con un ragionamento.
A tal proposito un esempio chiarificatore (che avevo già postato in passato) = un paio di anni fa mi ricordo che avevo avuto un appuntamento con una ragazza (oltre a essere molto bella fisicamente, intelligente e seria, era lei stessa interessata a me, in quanto non solo mi aveva contattato lei, ma aveva bene o male detto ad un mio "amico" dongiovanni che invece voleva lui flirtare con lei di essere realmente interessata a me) ed eravamo andati a passare pomeriggio al lago (tra l'altro mi ricordo non risparmio nemmeno di dispensare complimenti su di me) e mi ricordo che eravamo rimasti mezzi nudi sulla spiaggia (lei in costume e short, io con solo i jeans per prendere il sole

) e mi ricordo che mi ripetei nella mente che l'avrei dovuta abbracciare. Anzi, più precisamente mi venne in mente che se fossi stato uno di quei passanti che camminavano a 5-10 metri da noi avrei pensato tra me e me che il ragazzo avrebbe dovuto abbracciare quella ragazza la quale non vedeva l'ora di essere accolta così tra le sue braccia.
Non la abbracciai e lei non mi rivolse più la parola (le scrissi anche una lettera di mio pugno, ma pace).
Io ho paura, una paura tutto sommato relativamente stupida, un limite che mi condiziona. Credo che ciò derivi dal fatto che mi sono fatto troppo condizionare dal fatto di essere sempre stato timido, di non essere mai stato con una ragazza e di aver sentito molto l'assenza di una ragazza nella mia vita in questi ultimi 7 anni. Credo che il modo migliore per affrontare la paura sia di cercare un modo di essere tranquilli, di rendersi conto che quella paura che sto provando è eccessiva e quindi di fidarmi della mia coscienza.
Credo che l'approccio alla soluzione sia diverso almeno in parte da quanto Baraddur mi suggerisce: la paura che sto provando è una cosa del tutto irrazionale, non ho paura perchè esiste un serio e grave pericolo come se andassi a combattere in Vietnam e non so se tornerò, ma piuttosto ho paura di una cosa normalissima e tranquillissima come il voler flirtare con una ragazza che mi piace o mi interessa ma mi bloccò per un timore eccessivo di un rifiuto o di fare una brutta figura (brutta figura che invece feci proprio facendomi vincere da questa paura stessa).