Mi potete descrivere il disturbo di dissociazione?

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Mi potete descrivere il disturbo di dissociazione?

Messaggioda Sav90 » 05/10/2013, 20:38



Mi servirebbe una spiegazione semplice e pratica di cos'è questo disturbo , come si presenta ecc visto che a volte ho paura di potercelo avere o di poterlo sviluppare . Ho letto nel vecchio forum di My Help una testimonianza di una che ne soffre , e mi ha sia spaventato sia un pò affascinato e per questo mi piacerebbe approfondire meglio la cosa . Ho letto che la persona di solito delle varie identità multiple non è ne cosciente , e quindi non si pone di solito manco il dubbio se lo è .

Io sono sicuro di non avere identità multiple in me , semmai mi capita di avere dei cambi d'umore ( ma credo che conti anche il fatto che sto molto al computer ) , dei passaggi interiori dalla tristezza all'euforia
( quando faccio cose che mi piacciono o per sdrammatizzare la situazione ) .

Poi ho letto che chi ha il DDI sente delle voci : io da bambino e ragazzino ( e a volte anche adesso ) ho avuto tanti pensieri e frasi intrusive/negative che inizialmente credevo quando ero ancora un ragazzino e non conoscevo molto di psicologia che fosse schizofrenia , ma invece credo proprio che sia DOC , visto che queste frasi e pensieri me li sento appunto come intrusivi ( creati da me ) e di certo non di origine esterna . Eppoi la schizofrenia è accompagnata da allucinazioni e visioni che non ho , se no si tratterebbe al massimo di disturbo schizoide o schizotipico , che non credo proprio di avere visto che lo schizoide è sempre molto isolato e ha pochissimi amici ( di solito 1/2 massimo ) , mentre io ho relativamente abbastanza amici e di tanto in tanto esco .

Poi si parla di amnesia dissociativa : io ero arrivato ad avere dei forti DOC al punto da provare a pensare di meno e evocare meno ricordi , e difatti di solito tento sempre di non evocare i ricordi , anche se le cose me li ricordo , ma questa è una difesa perchè il mio passato è stato molto difficile e doloroso . Quando in un modo o nell'altro penso ai ricordi , mi appaiono vaghi e un pò sfumati , insomma manca quella valenza emotiva e sensazionale che di solito si ha quando ci si ricorda di qualcosa ( e io un tempo visto che ero molto emotivo e sensibile , l'avevo molto sviluppata ) e questo mi fa sentire in colpa , arido e triste .

Poi ho letto che di solito le persone con dissociazione si immaginano discorsi con altre persone nella loro testa : io non mi immagino le altre persone nella mia testa o cose del genere , però per descrivere bene la situazione , è come ( la frase " è come se " tra l'altro è tipica della depersonalizzazione e derealizzazione ) quando ti devi preparare un discorso da fare ad es davanti a un'ampio pubblico , o devi dire delle cose importanti a una persona e ti prepari mentalmente il discorso : io faccio così , mi " preparo " mentalmente dei discorsi da fare con altre persone ( amici , genitori e anche la psicologa ) con cui devo in effetti fare dei discorsi , però la cosa brutta ( o forse no , visto che è pur sempre un metodo di protezione ) è ci metto troppe ore ( se non quasi tutto il giorno perdendo molto tempo ed inoltre peggiorando il mal di testa che ho sempre ) a pensare a queste cose , come se mi sentissi troppo svalutato addirittura anche per pensare e ricordare bene , e in effetti dopo essere stato molto criticato e svalutato ti " derealizzi" ed inoltre tenti sempre di " razionalizzare" e " intelettualizzare " per non toccare i tasti emotivi ( infatti sono diventato molto razionale e mi piace molto usare un linguaggio di stampo scientifico o pseudo tale , però sono sino a poco tempo fa ero un ragazzo molto emotivo e un pò troppo irrazionale , cosa che non mi posso permettere più ) .

Poi la psicologa ha notato che ogni tanto parlo in 3 persona , e lo faccio sempre quando si toccano tasti dolenti ( come il bullismo , che emotivamente non ho mai superato ) . Io di questo me ne rendo pure conto , e la causa è semplicemente il fatto che voglio tentare di dare un quadro completo e più possibile neutrale ( per questo la depersonalizzazione ) per queste cose per capire e farlo capire meglio , perchè il solo fattore emotivo è sempre di parte , e razionalizzando si cerca la causa di certe cose , o almeno questa è la mia spiegazione .

Per il resto , devo dire che leggo molto ( sopratutto da Internet ) e in buona parte questo atteggiamento intelettualoide viene da lì , e poi tutto quello che leggo di solito non lo " metabolizzo " bene ( anche perchè spesso in passato , ma anche adesso spesso , io leggevo e stavo molto al computer molto anche per stress e delusione ) però non è questo il problema principale . Che poi a proposito di Internet , ogni tanto mi è capitato se ci stavo molto , di " non sentirmi " e questa ho letto che è tipica depersonalizzazione .

Per finire , sarei molto grato se mi date una spiegazione comprensibile del DDI e se il mio caso possa essere quello o meno ( siate sinceri , per favore ) , e se non è così , anche una piccola rassicurazione non farebbe male .
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Messaggioda chopsuey » 09/10/2013, 21:45



Sav90 ha scritto:Io sono sicuro di non avere identità multiple in me , semmai mi capita di avere dei cambi d'umore ( ma credo che conti anche il fatto che sto molto al computer ) , dei passaggi interiori dalla tristezza all'euforia
( quando faccio cose che mi piacciono o per sdrammatizzare la situazione )


I cambi d'umore sono imputabili, semmai, a un disturbo dello spettro bipolare, ma è solo una possibilità. Bisogna capire quanto sono profondi e invalidanti.

Poi ho letto che chi ha il DDI sente delle voci : io da bambino e ragazzino ( e a volte anche adesso ) ho avuto tanti pensieri e frasi intrusive/negative che inizialmente credevo quando ero ancora un ragazzino e non conoscevo molto di psicologia che fosse schizofrenia , ma invece credo proprio che sia DOC , visto che queste frasi e pensieri me li sento appunto come intrusivi ( creati da me ) e di certo non di origine esterna .


Infatti, il genere di voci che senti è riconducibile a un DOC.

Poi si parla di amnesia dissociativa : io ero arrivato ad avere dei forti DOC al punto da provare a pensare di meno e evocare meno ricordi , e difatti di solito tento sempre di non evocare i ricordi , anche se le cose me li ricordo , ma questa è una difesa perchè il mio passato è stato molto difficile e doloroso . Quando in un modo o nell'altro penso ai ricordi , mi appaiono vaghi e un pò sfumati , insomma manca quella valenza emotiva e sensazionale che di solito si ha quando ci si ricorda di qualcosa ( e io un tempo visto che ero molto emotivo e sensibile , l'avevo molto sviluppata ) e questo mi fa sentire in colpa , arido e triste .


Ti sei dato da solo la spiegazione: hai svuotato i tuoi ricordi delle emozioni più dolorose, per non essere costretto a un traumatico faccia a faccia ogni volta che il ricordo si ripresenta.

io faccio così , mi " preparo " mentalmente dei discorsi da fare con altre persone ( amici , genitori e anche la psicologa ) con cui devo in effetti fare dei discorsi , però la cosa brutta ( o forse no , visto che è pur sempre un metodo di protezione ) è ci metto troppe ore ( se non quasi tutto il giorno perdendo molto tempo ed inoltre peggiorando il mal di testa che ho sempre ) a pensare a queste cose , come se mi sentissi troppo svalutato addirittura anche per pensare e ricordare bene


Anche questo mi sembra un chiaro sintomo ossessivo-compulsivo, dovuto a una scarsa fiducia in te stesso, a una precisione maniacale e un bisogno morboso di avere tutto sotto controllo.

Poi la psicologa ha notato che ogni tanto parlo in 3 persona , e lo faccio sempre quando si toccano tasti dolenti ( come il bullismo , che emotivamente non ho mai superato ) . Io di questo me ne rendo pure conto , e la causa è semplicemente il fatto che voglio tentare di dare un quadro completo e più possibile neutrale ( per questo la depersonalizzazione ) per queste cose per capire e farlo capire meglio , perchè il solo fattore emotivo è sempre di parte , e razionalizzando si cerca la causa di certe cose , o almeno questa è la mia spiegazione .


Probabilmente, come dici tu stesso, c'è un accenno di depersonalizzazione, per cui nello sforzo di essere neutrale finisci per staccarti da te stesso e ripensare ad alcuni eventi della tua vita come se li avessi visti dall'esterno.

Tranquillo, il DDI è un'altra cosa, ma spiegare per filo e per segno cos'è e cosa comporta sarebbe un discorso troppo lungo.
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Messaggioda Sav90 » 09/10/2013, 22:44



Grazie per la risposta molto esauriente Chopsuey . Mi piacerebbe sapere altre cose su questo argomento : ma chi soffre di DDI se ne rende conto o meno ? Eh poi per quanto riguarda l'amnesia , se potessi ricorderei tutto ( un tempo ricordava con precisione quasi ogni cosa ) però ho deciso per un pò di " lasciarmi andare " , vivere giorno per giorno senza ripercorrere la giornata proprio bloccando i ricordi ( anche positivi ) anche con pensieri intrusivi o meno : cioè non è che non mi ricordi nulla , anzi , però non li evoco e non gli voglio evocare per ora ( forse perchè la cosa sarebbe troppo traumatica ) e di questo mi vergogno , mi sento in colpa e penso a chissà come la penseranno i miei amici e i mie conoscenti se sapessero , insomma risulterei uno " str***o " a non ricordare o voler ricordare anche i momenti belli e altre seghe mentali che mi faccio .

Eh poi ci ho una paura di impazzire assai forte : se questo allontanamento dai miei ricordi fosse solo la base per una negazione di essi e la creazione di una falsa realtà psicotica e abituandomi a pensare con questi " dialoghi interiori " ( che per altro mi fanno male alla testa , che già mi fa male per altri mille motivi ) arrivassi alla schizofrenia : mia paura ( per vari motivi ) da quando avevo 16 anni ?

Eh poi se sono solo di notte , ad es in strada , ho paura di sdoppiarmi di identità e cose del genere , ho un'angoscia esistenziale incredibile , labbra secche , senso di nausea , di vuoto , autostima a zero , rigidità muscolare forte e una paura indefinita gigante ( di me stesso , del mio inconscio , degli altri ? ) , vorrei solo essere rassicurato e magari abbracciato ( oddio pensandoci bene a causa di questa sensazione c'è il bullismo ) .

Cioè è una sensazione di cui sono conscio e che protraggo ( e mi sento in colpa per farlo , ma forse faccio bene ) però il tempo passa , e io mi perdo esperienze , occasioni e sensazioni che potrei vivere . " Vagabondo " interiormente alla ricerca di me stesso e della " guarigione " che so che è dentro me stesso e ad es quando ascolto musica che mi piace molto sento di essere sulla strada giusta e di starmi finalmente per riprendermi e mi viene la pelle d'oca e un brivido dietro la spalla ( quella sensazione di leggero e piacevole gelo vicino alle spalle che ho da sempre ) , e questa è una sensazione direi molto spirituale che non mi dispiace .

Oddio , un pò vado pure in trance e questo non è un male perchè almeno momentaneamente non penso ai problemi e non avverto nulla , solo una piccola sensazione piacevole per pochi secondi .

Comunque da quando vivo in questa " fase di transizione " riesco ad essere molto più estroverso , non arrossisco più , ho raramente DOC , mi faccio meno seghe mentali però mi sento in colpa e di bassa autostima , perchè non vivo intensamente la vita , e poi c'è l'eterna questione del tempo : mi sento vecchio , " vissuto " , se ci penso mi sento frustrato , vorrei essere più giovane ma non per paura di non crescere psicologicamente ma perchè dopo tante sofferenze e quasi tutti che se ne fregano , non vedono o non si accorgono , è un casino vivere ( e non mi posso manco lamentare perchè il passato è passato e ormai sono grande , insomma con il dolore ci devo convivere ) e poi con il tempo mi hanno assilato genitori e amici ( i primi per scuola e università sempre a dire " guarda che di tempo non c'è n'è " ) .

Alla base c'è il dolore e i problemi di bullismo , certe svalutazioni genitoriali e di miei amici e altro , però il tempo per lamentarmi è finito , e anche la mia psicologa ha detto che giro troppo all'argomento del bullismo per non parlare dei miei problemi di bassa autostima attuali , e ha in parte ragione però ho sempre sofferto in silenzio e oggi mi sento assai perso e sento che la lancetta per me è già suonata da tempo ( volevo sucidarmi da quando ero ragazzino per i problemi di bullismo ma non l'ho mai fatto per non dispiacere agli altri e non lo faccio visto che ormai mi sono rassegnato al dolore da tempo ) . Comunque sono bloccato psicologicamente e razionalmente le cause so quali sono , ma mi interesserebbe sapere se per questa situazione ci possono essere correlazioni con questi disturbi per cui ogni tanto ho delle fisse : schizofrenia , nuovamente DDI , borderline , complesso di Edipo non risolto , disturbo paranoide , disturbo schizotipico e pure l'antisociale .

Scusate per l'ossessivo bisogno di conferme ...
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Mi potete descrivere il disturbo di dissociazione?

Messaggioda chopsuey » 10/10/2013, 6:53



Ammetti tu stesso di avere un ossessivo bisogno di conferme. Il fatto che ti martelli la testa con queste angosce, con la preoccupazione fissa di sviluppare qualsiasi tipo di disturbo, anche quelli che non hanno alcuna affinità fra di loro o con la tua situazione, conferma l'ipotesi di DOC.
Non sono io a doverlo dire. Vai già da uno specialista, se non sbaglio. Fidati della sua opinione.

Mi piacerebbe sapere altre cose su questo argomento : ma chi soffre di DDI se ne rende conto o meno ?


Non tutti i casi sono uguali, ma normalmente la persona non lo sa, oppure tale consapevolezza è intermittente (periodi sì, periodi no). Può anche venirne a conoscenza con l'aiuto di uno specialista o il disturbo può regredire contemporaneamente a una presa di coscienza spontanea.

Il punto è che i "cambiamenti" in un DDI non sono funzionali o convenienti per la persona, non servono a trarne un vantaggio immediato. La dissociazione non è uno strumento di difesa cosciente messo in atto per volontà della persona, che decide opportunamente di comportarsi in modo diverso dal solito per ottenerne un vantaggio.
Il DDI (che detta così sembra il nome di un insetticida) ha conseguenze piuttosto specifiche, ad esempio la sensazione di vivere a singhiozzo, l'assenza di continuità della propria vita, regolarmente intervallata da fratture nei progetti, nelle motivazioni, nel carattere, nei bisogni, nelle persone frequentate ecc. Dovresti avere spazi vuoti nella memoria, zone d'ombra in cui a mancare non è solo l'emozione annessa al ricordo ma i fatti stessi.
Ti capita mai di risvegliarti da uno stato di torpore e scoprire di aver fatto qualcosa (qualcosa di significativo, più complesso di un semplice automatismo) senza sapere né come né perché?
Le conseguenze di un DDI sono di solito molto profonde. Non basta avere degli sbalzi d'umore, interessi mutevoli o una personalità eclettica. Il dato determinante è che la tua vita è frammentata, che puntualmente una persona con la tua stessa faccia ma una mente diversa decide di lasciare il lavoro che ti piace tanto per intraprendere un percorso diverso, o inizia una relazione con una persona che tu nemmeno conosci, compra vestiti che non metteresti mai o si butta da un ponte mentre tu progettavi di fare una tranquilla scampagnata con gli amici l'indomani.

Una persona con DDI vive concretamente più vite, attribuendosi nomi, occupazioni, interessi, capacità e desideri diversi da quelli delle altre personalità. Le quali personalità non sono "semplici" amici immaginari, ma entità autonome la cui volontà può sostituirsi alle altre in ogni momento.
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