Arsenico?
Da
www.nationalgeographic.it:
"Il veleno è un assassino silenzioso, efficace in minuscole quantità spesso impercettibili. È il tradimento nel bicchiere di vino all'arsenico. L'attrazione fatale: la mela avvelenata di Biancaneve, L'arte di sfidare la morte del domatore di serpenti, la roulette giapponese praticata dai mangiatori di fugu. Senza veleno, i supereroi dei fumetti e i cattivi di opere teatrali e film sarebbero decisamente più pallidi. Spiderman esiste grazie a un morso di ragno radioattivo. Le Tartarughe Ninja erano normali tartarughe e sono diventate ninja cadendo in una fogna insieme a un contenitore di materiali tossici. Laerte ha ucciso Amleto con una spada intinta nel veleno, e la perfida madre di Claude Rains avvelenava furtivamente i drink di Ingrid Bergman nel thriller di Hitchcock Notorious - L'amante perduta.
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Prendiamo ad esempio l'arsenico, veleno dei re e re dei veleni. Sfruttando alcuni percorsi nelle nostre cellule, l'arsenico si lega alle proteine e crea il caos molecolare. Piccole quantità assunte per un lungo periodo portano debolezza, confusione mentale e paralisi. Assumendone meno di 3 grammi in una volta sola si hanno i classici segni di avvelenamento da arsenico acuto: nausea, vomito, diarrea, pressione bassa e, infine, morte.
Incolore, insapore e inodore, l'arsenico era il veleno preferito dai Borgia, famiglia rinascimentale esperta di omicidi ingegnosi, e da Hieronyma Spara, imprenditrice romana del XVII secolo che gestiva una scuola per insegnare alle giovani mantenute come fare fuori i propri mariti e diventare giovani vedove benestanti.
Per ambiziosi principi l'arsenico, detto poudre de succession (polvere di successione) è stato il lasciapassare per il trono: se somministrato in piccole quantità ad una balia, il veleno può contaminare il latte materno e uccidere i rivali neonati."