Unpopular opinion (controcorrente)

[Ātman]

- puoi avere tutti i problemi che vuoi, ma al mondo esiste gente che con i tuoi stessi problemi è in grado di vivere. Se non ci riesci, è più un limite tuo che altro.

Non credo che la colpevolizzazione sia un buon modo per scuotere le persone in crisi (che spesso già si colpevolizzano abbastanza da sole).

- lavoro ce n'è. Se non lo trovi è colpa tua.

Vero, lavoro ce n'è; bisogna distinguere però quando assume la forma dello sfruttamento. Per la colpa, vedi sopra.

[Esseredistante]

- Bandire completamente qualsiasi forma di fumo, dalla semplice e nociva sigaretta all'abbruciamento di rami e sterpaglie.
MOTIVO - Anche se fumi a casa tua, il tuo fumo passa oltre il tuo appartamento, quindi costituisce anche reato di violenza privata perchè, arrivando dentro la mia abitazione, mi costringi a respirare del fumo altamente nocivo. Il fumo non è come la musica, ossia ti metti gli auricolari e non rompi le scatole a nessuno, oltre al fatto che il tuo fumo NON E' un farmaco.

- Bandire i SUV.
MOTIVO - Sono mezzi che occupano il posto di due auto e spesso sono guidate da persone incivili che urtano le altre auto per posteggiare fino a bloccare l'uscita di altre auto.

- Dopo le 11:00 di sera è assolutamente proibito fare rumore o musica alta.
MOTIVO - Io ho diritto al riposo se magari mi devo svegliare alle 5:00 di mattina per andare al lavoro.

- Ci deve essere un ente che si occupa REALMENTE di orientamento e formazione al lavoro per qualsiasi persona con qualsiasi titolo di studio.

- Se trovo annunci di lavoro fasulli o che offrono lavoro in nero i responsabili devono essere perseguibili penalmente.

- Se il lavoro c'è e la colpa è mia che non lo trovo, voglio avere il diritto legale di suicidarmi ed il Governo italiano deve fornirmi i mezzi per suicidarmi gratuitamente, comprese le spese per il posto al cimitero o la cremazione, a mia scelta.

- Pena di morte per le persone che giudicano e criticano il prossimo sulla base di pregiudizi e pena di morte per le persone che non capiscono cosa siano i pregiudizi.

[Ātman]

- Pena di morte per le persone che giudicano e criticano il prossimo sulla base di pregiudizi e pena di morte per le persone che non capiscono cosa siano i pregiudizi.

Questa mi sembra eccessiva, anche se fosse solo una battuta. La responsabilità è più della famiglia e del contesto sociale e culturale nel quale si cresce, bisognerebbe intervenire lì (possibilmente senza arrivare alle stragi ).

[Mr.Eric]

Non credo che la colpevolizzazione sia un buon modo per scuotere le persone in crisi

Premetto che non è un attacco personale, Atman... ma un semplice punto di vista.

Non sono padre Pio sceso in terra con la responsabilità sulle spalle di "salvare" gli altri indorando la pillola. Può essere fastidioso, ma non sono obbligato a farlo. Penso determinate cose e le ho scritte in un thread che chiede di farlo. È una cinica "opinione impopolare". Tanto cinica quanto vera (per lo meno lo è per me). E bada bene che mi ci metto di mezzo anch'io... perché mi lamento con me stesso di quanto mi faccia schifo il mio lavoro da almeno 2 anni, eppure continuo a farlo. Questo perché non trovo altro di meglio? Si... ma se non lo trovo è perché non lo cerco abbastanza o sono comunque frenato da me stesso. Il resto sono tutte scuse. Sono una persona che dopo esser stata in grado di uscire dalla depressione ci sta cascando di nuovo.... vivo poco e male. C'è gente con problemi infinitamente peggiori dei miei che vive in modo decisamente migliore del mio... cosa dovrei fare? Raccontarmi cazzate? Dirmi che non è così? Lo smettere di raccontarsi cazzate è la prima cosa che si deve fare per provare a risolvere i propri problemi (cosa che per me andrebbe fatta di base a prescindere dai problemi). Il thread è stato aperto con una certa filosofia di base e non ho fatto nulla di diverso da cosa hanno fatto gli altri. Le "unpopular opinion" piacciono meno quando ci si sente toccati... Ma ciò non le rende meno vere (e lecite).

[Ātman]

[ Lo smettere di raccontarsi cazzate è la prima cosa che si deve fare per provare a risolvere i propri problemi (cosa che per me andrebbe fatta di base a prescindere dai problemi).

Direi che il racconto della nostra vita su cui rimuginiamo di continuo nella nostra testa è una delle cose più deleterie possibili. Ma personalmente non me la sento di colpevolizzare nessuno, perché in genere è più facile farlo che cambiare in prima persona; puntare il dito può diventare un mezzo per credersi migliori senza aver intrapreso un vero cambiamento. Ma nel tuo caso mi sembra un invito rivolto prima di tutto a te stesso.

[Hystèria]

- io ho sempre ragione. (perlomeno nel 95% dei casi)

[Semir88]

-odio vedere la carne tutti i giorni pronta nei supermercati perché proviene da allevamenti intensivi con animali super pompati per crescere prima e trucidati barbaramente senza alcuna dignità.. preferirei che la carne fosse ridotta e di molto ( si vive bene mangiando poca carne al mese). Spero torni la mucca pazza così nessuno compra più carne...
-odio la gente che abbandona rifiuti ovunque
-odio la musica che si balla twerkando il culone grasso.
-odio i manifesti politici, potessi ci farei i miei bisogni sopra.
-odio anche te che stai leggendo .

[Esseredistante]

Questa mi sembra eccessiva, anche se fosse solo una battuta. La responsabilità è più della famiglia e del contesto sociale e culturale nel quale si cresce, bisognerebbe intervenire lì (possibilmente senza arrivare alle stragi ).

Il tuo commento deriva da due pregiudizi.

Il primo è che non ti rendi minimamente conto di quale danno può fare il pregiudizio.

Il secondo, come fai ad intervenire su delle persone adulte e vaccinate come dei poliziotti ?

Io non voglio spiegarti qui cosa mi è successo, ma posso portarti un esempio di quale danno può fare il pregiudizio e voglio vedere se eri al posto di quei giovani di colore cosa avresti pensato.

https://www.ambasciator.it/pregiudizio-sentenza-anticipata-senza-prove/

Un esempio di pregiudizio razziale: il caso Starbucks.

Accadde nel 2018 a Philadelphia, in una caffetteria della catena americana Starbucks: due giovani di colore furono arrestati e portati via da sei poliziotti, chiamati dallo store manager del locale. Perché?

Erano seduti ad un tavolo, senza aver ordinato nulla, ed avevano chiesto “per di più” di utilizzare i servizi igienici del locale. Erano sicuramente dei furfanti con nessuna intenzione di pagare? Assolutamente no! In realtà, stavano semplicemente aspettando l’arrivo di un collega prima di ordinare.

Cosa era accaduto nella mente di chi aveva chiamato la polizia? L’amigdala aveva sentito una minaccia, basata sul colore della pelle, quindi su un pregiudizio. Ciò aveva portato ad un’azione non necessaria, estrema e razzista, escludendo la possibilità di trovare altre spiegazioni per giustificare l’atteggiamento dei due afroamericani.

Quanto ci può costare un pregiudizio? Ātman, più di quanto puoi lontanamente immaginare.

[Ātman]

Quanto ci può costare un pregiudizio? Ātman, più di quanto puoi lontanamente immaginare.

Posso immaginarlo benissimo, anzi potrei aggiungere molti altri esempi dalla cronaca e dalla mia esperienza personale. Peraltro la pena di morte non mi sembra una soluzione per una società che voglia dirsi civile (cosa che purtroppo la nostra società non è ancora).

[Mr.Eric]

nel tuo caso mi sembra un invito rivolto prima di tutto a te stesso.

Mah, in realtà non era un invito per nessuno... semplicemente l'esposizione di un qualcosa di cui sono fermamente convinto. Esposizione di un pensiero fatta in un certo modo (ovvero ridotta ai minimi termini e molto diretta oltre che cinica) che è fondamentalmente quello richiesto dal thread. Opinione che capisco bene possa essere anche molto fastidiosa e, appunto, "unpopular" per qualcuno in un contesto come questo forum. Ovvio che tutto ciò che dico e penso, in primis lo rivolgo sempre a me stesso. Molti dei miei pensieri e modi di vedere le cose, nascono proprio dall'analizzare me stesso (com'è normale che sia, credo). Il fatto del "non raccontarsi cazzate" è una di quelle cose che sento di aver imparato grazie alla depressione. Una delle varie cose che ho capito ed interiorizzato e che mi hanno permesso di uscirne, uscirne veramente, per anni. Per come sono adesso, cerco in tutti i modi di non farlo, di non raccontarmene (anche se sicuramente qualcuna me la racconterò)... perché il raccontarsele è fondamentalmente un modo per legittimare i propri errori e lacune. Legittimare la propria situazione e il fatto di non far nulla per cambiare in meglio le cose. Non pensassi quello che ho esposto, probabilmente non proverei mai a cambiare lavoro rimanendo in balia della situazione.. o rimarrei a piangermi addosso facendo la vittima vedendo che la mia vita non sta migliorando. L'averle ben chiare in testa, al contrario, potrebbe portare a trovare la spinta necessaria a per lo meno provare a risolverli i problemi...oltre che a farti stare con i piedi ben piantati a terra.
Poi... "tra il dire e il fare c'è di mezzo il mare". La mia sitiazione al momento è tutto meno che rosea men che meno da persona che ha la propria vita in mano.