Caro Jim, delirio.
A volte è bello scrivere. Libera l’anima. Il problema è avercela un’anima, o meglio, poterla liberare. Vabbene, avviso chiunque leggera ciò che sto per scrivere. Non sono lucida. Né lucida né consapevole di non esserlo, in un delirante caos di pensieri che non fanno altro che tormentarmi l’anima, che contercermi le budella e non so neppure io perché lo sto scrivendo. Forse mi mi mi mi mi mi mi mi mi mi mi mi mi mi mi mi mi mi mi mi mi mi mi mi mi mi mi mi mi bastarebbe ripetere una parolaaa all’infinito finché non si consumano i tasti della testiera.
Ieri sera, comunque, ho deciso di lasciarmi andare all’ES. Ora, penso tutti sappiano cos’è l’ES, vero? Diciamo diavolo, se volete, demone però preferisco dire. Non credo al diavolo, o meglio tento di non crederci, ci provo a negarne l’esistenza. Ma la mia stupida mente mi vuole fare del male, mi vuole far soffrire, perché a lei PIACE vedere che soffro, inerme, che non posso combattere, se non piegarmi e lasciarmi andare, o tentare di resistere invano. Perché sì, lei è e sarà sempre più avanti di me, più avanti, lei saprà e sa tutto di me. Sa cosa penso oggi, cosa pensavo ieri e cosa penserò sempre. E si prepara a combattere, a distruggermi la mente e rendere vano ogni mio tentativo di resistere a LEI.
Non voglio più dormire, mai più. Vado in quel letto, in quello schifoso letto e lei arriva, l’ES, la malvagità. E sento, lo sento il demone che mi vuole entrare nel corpo, dal cuore, entrare dalla bocca, dal naso a ogni mio respiro. E sento che è ì pronto a impiantarmi un coltello nel torace. E io ho paura Jim, ho tanto paura, io resto ferma, resto immobile, non riesco e non voglio muovermi. Ma non è uno stupido incubo, no, non è uno stupido incubo. Nell’incubo io urlo ma non riesco ad urlare. Nell’incubo io rido, rido perché il demone è entrato nel mio corpo, perché si è impossessato della mia anima, perché mi ha distrutto. Perché il demone è l’ES, e lei mi vuole solo fare del male.
p*****a.
Sai, a volte mi viene voglia di mandare tutti a quel paese, mi viene voglia di uccidere, di strozzare. Nella mia mente appaiono immagini violente, cruente. Insopportabili immagini di guerra, di sangue. Una lametta che lentissima mi taglia le labbra in un taglio profondo. E lo sento davvero, è questo il problema.
A volte mi viene voglia di uccidere. Di fare del male. E anzi io voglio fare del male, a me stessa per prima.
L’ES agisce attraverso proiezioni mentali. Ti spiego. Arriva qualcuno di immaginario, non esiste no, non c’è nella realtà, o forse esiste, ma non come lo immagino io. Anzi a volte sono proprio persone che esistono. Sono immagini nella mia testa che mi fanno del male, o mi fissano, mi distruggono.
Non le sopporto più, Jim. Io voglio stare da sola, ti prego, liberami. Non ne posso più.
Voglio potermi spogliare in una stanza da sola, fare la doccia da sola, mangiare da sola, senza persone o pensieri che mi dicano di non mangiare, senza stupidi convinzioni di essere ogni giorno più grassa, più brutta. È vero nessuno mi vuole, nemmeno te perché non esisti, in verità non esisti, sei solo immaginario. Stupida mente.
Mi lascio un attimo a me stessa e invece di essere felice mi trovo un uomo che mi punta un coltello alla gola.
Aiutami.
Ti prego.