Quanto conta l'aspetto fisico?

[ilfalsosnake]

Nonostante io sia stato smentito più volte continuerò sempre a dire che l'aspetto fisico influenza veramente TROPPO le persone.
Ho avuto tante dimostrazioni per poter dire il contrario, ma è inevitabile che faccia una differenza enorme quasi in ogni contesto.
L'occhio vuole spesso la sua parte ma vi assicuro che se avrete a che fare con una persona molto attraente ma con un carattere incompatibile con il vostro ve ne fregherete dell'aspetto esteriore.
C'è sempre qualcosa tra gli estremi, per questo penso che l'aspetto fisico conta sicuramente molto, in alcuni casi purtroppo allontana le persone, so molto bene che non tutti rispondiamo all'attrazione fisica allo stesso modo, c'è chi la valuta come se fosse la priorità, c'è chi vorrebbe qualcuno che le piace (non significa che sia attraente, qui entra il fattore dei gusti personali) e poi una minoranza che guarda oltre.

[Ponte75]

Conta
E tanto

[maffo]

Secondo me molto poco, c'è gente oggettivamente brutta che non ha problemi a farsi amici o a far ascoltare le proprie idee, e gente molto più bellina che ha molto meno successo nella vita

[Malky]

Sono contento che tu mi abbia risposto, Navigator63. Era davvero una cosa che desideravo da tempo!

Vorrei premettere una cosa: non penso che qui qualcuno abbia fatto le selezioni per il partner. Chi qui ha una relazione ce l'ha per scelta, sicuramente, ma limitata. C'è qualcosa che ci deve attrarre. Aspetto fisico, vestiario e atteggiamento sono tre cose molto diverse per me, anche se sono facilmente recepibili a un primo sguardo senza conoscere la persona approfonditamente.

L'altro giorno una ragazza, non proprio il mio tipo, mi chiede di uscire su Instagram. Attenzione, non è brutta, semplicemente non è il mio tipo. Le dico chiaramente che non sono interessato ad una relazione di tipo sentimentale o sessuale, di nessuna durata, ma che sarei volentieri uscito con lei per fare conoscenza. Tralasciamo poi tutto il dramma che ne è venuto dopo. Ora come ora non accetterei probabilmente nessuno: non significa peró che se una ci prova con me e la rifiuto è brutta. Magari ho un disagio profondo ed è lei che rimane in superficie, giudicando senza conoscermi.

@Navigator63:

1. Mantengo sempre una certa distanza fisica. Non lo faccio consapevolmente, ma mi prendo quel metro/braccio di sicurezza, sempre, anche quando gli altri si avvicinano o cambiano conformazione (ad esempio in un gruppo).
2. Sono abituato a tenere gli occhi sulle cose importanti (lunga storia fatta breve), per cui raramente guardo negli occhi, specialmente se c'è scambio di oggetti o molto movimento attorno. Spesso pensano che guardo i seni o cose affini, in realtà guardo spesso braccia, spalle, piedi e bacino (una sorta di difesa istintiva).
3. Mi fisso sulle persone. Raramente ho voglia di avere a che fare con gli altri, ma quando capita mi sforzo di esserci totalmente. Magari mi dicono una cosa, non ci vediamo per anni e poi al nuovo incontro domando loro. Rimangono spiazzati che un particolare insignificante per me sia importante e questo non piace perché mi fa sembrare "fissato".
4. Se mi sciolgo parlo tantissimo, sono un rompic*glioni di prima categoria.
5. Non esterno i miei sentimenti. Magari sorrido e sono socievole ma traggo un'esperienza negativa dalla vicenda, per cui non mi interessa più, anche se agli occhi di tutti sono stato bene.
6. So di essere ingombrante quindi non cerco gli altri o li cerco eccessivamente.
7. Non mi faccio problemi a parlare di nessun argomento e ho bisogno di capire le cose (anche se sono stupido). Generalmente è un atteggiamento che risulta fastidioso perché puntiglioso.
8. Prendo le cose molto letteralmente (ci ricolleghiamo a prima).
9. I miei sentimenti variano come il meteo in Islanda (repentinamente).
10. Se mi apro sono pronto a dare tutto.
11. Tendenzialmente sono mansueto ma ho un lato violento che potrei non riuscire a controllare, se incalzato. Quel tipo di lato violento che ti fa arrestare, tanto per intenderci.
12. Mi annoio facilmente.
13. Adoro avere l'attenzione da chi mi piace.
14. Mi esagito.
15. La mia empatia può essere applicata a me stessa o agli altri, indifferentemente. Sono molto geloso delle persone ma ci metto poco a non provare più nulla.
16. Sono effettivamente una testa di c*zzo, quando mi ci metto (anche quando non mi ci metto).
17. La mia realtà è fatta di collegamenti, manie e supposizioni. Niente è normale e niente è speciale.
18. Tendo a dare molte possibilità a chi mi ferisce se non lo fa volontariamente. Spesso questo atteggiamento viene preso per debolezza.

La cicatrice ormai c'è. me la tengo. Mi guardino pure come se fossi matto, ho fatto quello che dovevo.

[Navigator63]

Vorrei premettere una cosa: non penso che qui qualcuno abbia fatto le selezioni per il partner.

La selezione avviene sempre, ma... di solito è inconsapevole

L'altro giorno una ragazza, non proprio il mio tipo, mi chiede di uscire su Instagram. [...]
Tralasciamo poi tutto il dramma che ne è venuto dopo.

Le ragazze sono abituate a sentirsi desiderate, e perlopiù sono emotivamente fragili, per cui sentirsi respinte le inquieta non poco. Da cui reazioni drammatiche e irrazionali.

[*]Mantengo sempre una certa distanza fisica. Non lo faccio consapevolmente, ma mi prendo quel metro/braccio di sicurezza, sempre, anche quando gli altri si avvicinano o cambiano conformazione (ad esempio in un gruppo).

Sì, hai fatto una buona analisi. E' abbastanza chiaro che c'è sotto una personalità problematica, forse traumatizzata, che ha difficoltà ad aprirsi e fidarsi.
Il senso che mi dai è dell'animale ferito che sta sempre sul chi vive, teso e attento ai pericoli, in abituale modalità "fight or flight".

Ad alcune un tipo così può anche piacere, ma in generale direi che può provocare sfiducia e disagio.

[*]Se mi sciolgo parlo tantissimo, sono un rompic*glioni di prima categoria.

Sembri passare da uno stato di "attaccamento evitante" ad uno di "attaccamento ansioso" (cosa comune nelle persone problematiche).
Se non la conosci, ti consiglio di informarti sulla teoria degli "stili di attaccamento" di Bowlby.

Alla base c'è probabilmente molta sofferenza sepolta, e rabbia trattenuta.
Se vuoi stare meglio, e migliorare le tue chance relazionali, ti suggerisco di considerare un percorso di crescita facendoti aiutare da un professionista (psicoterapeuta o counselor; uno psicologo credo non basti).
Poiché sei consapevole dei tuoi problemi, sei intelligente ed onesto con te stesso, con l'aiuto di uno competente potresti sicuramente fare dei notevoli passi avanti. Da solo è molto più difficile, perché molto rimane nascosto nell'inconscio.

So che questo non ti è di molto aiuto.
Ma guardare in faccia il problema, per quanto doloroso, è necessario per poi iniziare ad affrontarlo.

[Malky]

Non voglio monopolizzare, am potrei essere anche ubriaco, quindi rispondo.

Mi sono espresso male. Per selezione intendo prendere generalità, aspirazioni, conoscenze e abilità generali per scegliere il miglior partner. Secondo me lo hanno fatto in pochi, i più si sono ritrovati coinvolti.

Non mi definirei problematico. Certo, ho imparato che il gioco non è vincere o perdere, ma uccidere o niente. Non scherzo, sono troppo brillo per avere senso dell'umorismo. Scappare non serve, vincere o dominare non serve. L'unica cosa efficace è giocare tutto, ma non uccidere o morire. Morire non è un opzione, la metti in conto giá prima. È uccidere o fare nulla.
Sinceramente non credo che un professionista mi serva. Posso presentare grossi disagi, ma faccio la mia parte comunque. Alla società sono utile e poco dannoso per le atlre persone.
Stasera tre donne volevano ballare con me, ma in breve hanno avvertito quel qualcosa. Mi hanno chiesto loro di ballare, quindi la loro repulsione non dipende da una attrazione fisica, che c'era. Sembro cinque anni più giovane, tanto che mi è toccato sfoggiare la carta di identità per dimostrare la mia età. Ecco il punto su cui volevo arrivare: il fisico può aiutare, ma è solo una minima parte, non è tutto. Almeno per i più, solo una piccola parte lo trova tutto.

[elle8n]

Sinceramente non credo che un professionista mi serva. Posso presentare grossi disagi, ma faccio la mia parte comunque. Alla società sono utile e poco dannoso per le atlre persone.

Un medico mi ha sempre detto che una patologia non è considerata tale (anche se ne ha tutte le caratteristiche) finché non lede il diretto interessato, le persone attorno a lui e non gli impedisce una normale qualità di vita (lavoro, capacità di relazionarsi etc.)

Questo è diventato il metro per capire quando ho bisogno di un aiuto esterno.

[edo]

Nonostante io sia stato smentito più volte continuerò sempre a dire che l'aspetto fisico influenza veramente TROPPO le persone.
Ho avuto tante dimostrazioni per poter dire il contrario, ma è inevitabile che faccia una differenza enorme quasi in ogni contesto.
L'occhio vuole spesso la sua parte ma vi assicuro che se avrete a che fare con una persona molto attraente ma con un carattere incompatibile con il vostro ve ne fregherete dell'aspetto esteriore.
C'è sempre qualcosa tra gli estremi, per questo penso che l'aspetto fisico conta sicuramente molto, in alcuni casi purtroppo allontana le persone, so molto bene che non tutti rispondiamo all'attrazione fisica allo stesso modo, c'è chi la valuta come se fosse la priorità, c'è chi vorrebbe qualcuno che le piace (non significa che sia attraente, qui entra il fattore dei gusti personali) e poi una minoranza che guarda oltre.

Non sono così d'accordo.
L'aspetto fisico in questo mondo dove la superficialità è diventata la normalità conta tanto...ma alla resa dei conti (quando c'è un'unione sentimentale) a mio avviso viene meno.
È strapieno di coppie incredibilmente male assortite, con ragazze stupende avvinghiate a dei cinghiali, e delle cinghialone (perdonatemi, è il primo termine che mi è balzato per la mente) nelle braccia dei ragazzi di bell'aspetto. Coppie che però funzionano da anni.

Io invece sono fermo al palo, ho 32 anni e sono davvero un bel ragazzo (no, non me lo dice solo mamma ) ma evidentemente mi manca quel qualcosa in più (socializzazione in primis).

Oggi l'aspetto esteriore è così normale che mostrarsi con il nuovo piercing/tattoo è diventato arte e tutti dietro a fare i complimenti. Io non sono così.
Ovviamente è tutto esasperato nei social, che ho sempre evitato anche se ultimamente ho aperto instagram (...un successone tra l'altro viste le mie "tante" conoscenze ).

Ma continuo a pensare che alla fine chi si butta, al di là dell'aspetto fisico, vince.
E la leggiadra e aggraziata gazzella, con i suoi occhi grandi e affusolati, se rimane ferma verrà inevitabilmente sbranata e soppiantata dal leone pur con la sua criniera diradata e dai passi goffi.