kathellyna ha scritto:che paraculata. come fanno a convincere la gente seriamente con questa roba?
Lmao con me funziona. Immagino che star qui a lamentarsi di essere un cesso per dieci anni consecutivi sia meglio.
Facciamo un micro sondaggio
kathellyna ha scritto:che paraculata. come fanno a convincere la gente seriamente con questa roba?
kathellyna ha scritto:no, io non ho mai frequentato la terapia e per questo chiedo. le esperienze di chi conosco di persona sono state terribili e, in qualche modo che è inutile approfondire adesso, hanno rischiato di danneggiare anche me; quelle che ho letto online sono leggermente migliori ma il fatto che non diano una eccessiva importanza al lavoro è la prima volta che lo sento, forse hai avuto fortuna.
sul costo mi cambia poco, tanto pure 60 euro per me sono tantissimi. quelli che "eh ma pure gli altri professionisti/medici...", evidentemente vanno dal dentista, dall'oculista, dall'ortopedico ecc. una volta a settimana, altrimenti non si spiega questa critica.
il pensiero di una ragazza poco più grande di me che si comporta come dovrebbe fare mia madre mi turba proprio lol, in parte perché mi pare un teatrino, in parte perché non mi interessa avere altre madri dato che la mia è già abbastanza impegnativa da sola come persona e in parte perché una persona che si atteggia così di sicuro non si pone al mio pari, anzi.
la sensibilità alle brutte figure e alla vergogna non la vedo come un sintomo di scarsa autostima in realtà. qualcuno che davvero ce l'ha scarsa secondo me non ci resterebbe così male perché alla fine l'umiliazione è quello che si aspetta, quello che crede di meritare e quello che pensa di se stesso. se invece hai un'autostima normale, ma sai che quello che sei o che fai agli altri non piace, è normale che tu abbia paura di figuracce varie, non capisco nemmeno perché sia considerato un "problema" da risolvere, mi sembra una reazione normalissima e giustificata.
come fa una persona ad accettare di avere, ad esempio, una brutta faccia senza pensare che ciò avrà conseguenze negative sulla sua vita? è vero che chi è brutto più facilmente resterà solo e sicuramente verrà trattato peggio degli altri, come pure che se una persona è sola non per scelta effettivamente gli altri non le attribuiscono un grande valore, né hanno interesse ad iniziare un rapporto con lei. non fare questi pensieri significherebbe negare la realtà.
kathellyna ha scritto:che paraculata. come fanno a convincere la gente seriamente con questa roba?
White Rabbit ha scritto:Lungi da me voler difendere una professione che in sostanza non mi ha portato nulla di buono, però credo che vada messa in una prospettiva un po' più realistica.
Navigator63 ha scritto:kathellyna ha scritto:che paraculata. come fanno a convincere la gente seriamente con questa roba?
kathellyna, è chiaro che tu sei già convinta che una psicoterapia non ti sarebbe di alcun aiuto (*), ed infatti cerchi tutte le vie possibili per sminuirne le possibilità (a volte anche parlando senza cognizione di causa).
In pratica non stai cercando di capire o scoprire, ma cerchi di convincere te stessa.
Quindi ogni input, opinione o suggerimento verrà da te reinterpretato in chiave negativa.
Probabilmente non te ne rendi conto, ma a me appare evidente.
Sembra quasi che l'idea di svelarti in una terapia ti spaventi, ed allora fai di tutto per tenertene alla larga...
Ma allora non sarebbe più semplice dire soltanto "Non fa per me, non ci andrò mai!"...?
(*) NB: Concordo con te che una terapia non ti servirebbe... quantomeno finché hai questo stato mentale.
kathellyna ha scritto:abbandono dello studio, curriculum buono solo come carta igienica e svariati anni persi
beh magari gli altri il lavoro già ce l'avevano o si stavano organizzando da soli a cercarlo, quindi non c'era alcun bisogno di fare la predica su quel tema. invece se si tratta di gente con una situazione tipo la mia, cioè abbandono dello studio, curriculum buono solo come carta igienica e svariati anni persi, a quanto ho capito l'argomento trattato è principalmente quello là anche se magari ci sono problemi più pesanti.
questa cosa della madre e dell'atteggiamento materno mi spiace ma continua a sembrarmi un teatrino, non metto in dubbio che con alcuni possa funzionare ma a me cadrebbero le pallе a terra.
non sono molto d'accordo sul discorso dell'autostima. se per esempio quando condividi una canzone spesso ti dicessero che fa cagarе e quando parli di musica ti venisse risposto che non capisci nulla, che penseresti?
oppure, diverse volte mi è stato detto che sono una persona noiosa e poco interessante, io non sono particolarmente d'accordo e non mi sento peggiore di altri che invece suscitano l'interesse della gente, ma se la loro opinione è questa c'è poco da fare, non si può negare la realtà: o ti adegui a quel giudizio o continui a pensare che non capiscono nulla e hai ragione tu, nel primo caso probabilmente hai una scarsa autostima, nel secondo resta questo conflitto tra te e gli altri che difficilmente porterà a qualcosa di buono. io per natura sarei più il secondo tipo, da qui le frasi apparentemente cretinе della pagina precedente riguardanti le reazioni all'umiliazione da parte degli altri
certo, magari lo psicologo ti direbbe "se per questo aspetto non piaci agli altri concentrati su altro", ma non mi sembra una gran soluzione, perché è come mettere in pausa il problema, magari è sparito ma non direi che è risolto, è come mettersi a curare il giardino quando la casa sta andando a pezzi, magari quando la guardi dirai "ok, però che bel giardino pieno di fiori!", però la casa sempre in rovina sta.
se non hai un bell'aspetto nella maggior parte dei casi verrai trattato peggio degli altri perché la gente è schifata dalla bruttezza, anche senza parlare di insulti, prese in giro ecc. o del solito tema delle relazioni romantiche, basta pensare a quanti ammettono con tranquillità che va benissimo che ristoranti, bar e altri luoghi in cui si lavora a contatto con il pubblico assumano solo bellocci, perché altrimenti non avrebbero più voglia di mangiare o fare acquisti in quel posto o quanti danno per scontato che l'amico brutto del gruppo abbia sempre una sorta di riconoscenza nei confronti degli altri perché gli hanno fatto il favore di concedergli di uscire con loro. sono veramente pochissimi quelli che considerano le persone brutte al loro pari [a meno che non "compensino" con soldi, capacità particolari e simili, ma a me anche l'idea di dover compensare per qualcosa per cui non ho nessuna colpa pare umiliante] secondo me.
Navigator63 ha scritto:White Rabbit ha scritto:Lungi da me voler difendere una professione che in sostanza non mi ha portato nulla di buono, però credo che vada messa in una prospettiva un po' più realistica.
Volevo farti i complimenti per come parli di questo ambito.
Sei molto chiaro nello spiegare i pro e contro, e nonostante le tue esperienze poco soddisfacenti non sostieni un pregiudizio del tipo "Non serve a nulla!". Riesci ad essere piuttosto obiettivo.
E' chiara la tua intelligenza ed anche consapevolezza.
Mi stupisce quindi che tu non sia riuscito a superare certe problematiche... forse le radici sono più profonde di quanto appare, e/o magari non hai incontrato le figure giuste. Auguri comunque per il tuo percorso.
White Rabbit ha scritto:Inoltre credo che per una buona riuscita della terapia, giochino un ruolo importante anche fattori esterni alla terapia stessa. Ad esempio un ambiente supportivo attorno al paziente; un paziente con un carattere disposto ad accettare compromessi e ad adattarsi; eventi positivi che capitano al paziente in maniera casuale durante il corso della terapia.
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