narcisismo. chissà se io...lettera alla mia ex moglie

Quante volte ci lasciamo attraversare istintivamente da vergogna e senso di colpa?
In quanti siamo stati abbandonati? In quanti ci ritroviamo oggi completamente soli? In quanti possiamo dire di avere tanti amici quando sorridiamo, ma nessuno accanto quando piangiamo? ...Forse abbiamo qualcosa in comune.
Abbattiamo la solitudine instaurando dei legami forti tra noi, sfogandoci, ascoltandoci e costruendo qualcosa di importante tra noi. Cerchiamo di trarre dalla nostra unione la forza necessaria per rimettere in piedi la nostra vita.

narcisismo. chissà se io...lettera alla mia ex moglie

Messaggioda artista1975 » 30/09/2024, 15:36



Sto riflettendo su tutto quanto è successo nella mia vita e nella mia vita insieme a te. è dura da accettare, e non so se questo può essere un primo passo, o uno degli ultimi verso l'oblio. non sono sicuro se ammettendolo stia dicendo la verità, ma è come se una parte di me stia uscendo allo scoperto, la parte più vulnerabile che non ho mai voluto far notare nemmeno a me stesso anche pur sapendo che quasi inconsciamente (e dico quasi perchè pensandoci è stato sempre presente anche se in un sottofondo ben custodito). voglio solo offrirmi un briciolo di beneficio del dubbio solo per cullarmi ancora del fatto che forse non è proprio così, ma è giunto il momento di fare lo sforzo definitivo e rompere il sigillo, per dare adito a tutti coloro che ho coinvolto in questa spirale di nefandezze solo per ottenere il nutrimento necessario al completamento dell'iniquità che è in me. sono un narcisista. ho seguito in questi giorni diverse fonti di informazioni in merito, e pare che tutto torni. sono colui che se ha fatto del bene lo ha fatto solo per sentirsi soddisfatto di se stesso e non per il bene stesso, e se colui che ha ricevuto codesto bene ne ha tratto giovamento bene per lui ma soprattutto per me e per l'accrescimento del mio ego, se invece di bene non ne ha tratto peggio per lui perchè evidentemente non ne era degno. un tira e molla che è durato una vita intera, basato solo su presupposti egoistici abilmente camuffati. anche se è difficile sto guidando con fermezza le mie mani su questa tastiera, nella speranza che anche questa non sia una manovra dettata dal mio essere maligno nelle intenzioni e quindi con lo scopo di ottenere ancora una volta il meglio anche da questa circostanza ma sento che man mano che viene fuori il dubbio se lo metto a nudo cade anche il presupposto di commettere altro male con l'alibi di farlo inconsciamente. sta diventando un tira e molla tra il bene e il male, e sento che se in tutto questo tempo con tutto l'amore che mi ha circondato non ne ho trovato la cura, sarà inutile anche per il resto dei miei giorni. non è definendo questo mio stato un essere malato che mi potrà far trovare pace, anzi, e non è un grido di dolore né di speranza, ma solo un ammissione di colpevolezza. il narcisista si nutre del bene riflesso che apporta agli altri, e probabilmente è quello che è successo da sempre in me. e non sopporta che si proferisca parola sui suoi errori, né tanto meno che esso stesso possa pensare di essere stato causa di dolore, perchè il suo scopo è il bene supremo, ma solo il bene offerto da esso stesso. ed ecco che qui, forse, nasce il mio stesso tranello. percependo il male arrecato, si sgretola tutto in mille pezzi, ed è il caos totale. resto nudo di fronte alle mie stesse macerie, cado nel vuoto del baratro che ho creato me medesimo, e affogo nel mio stesso delirio. oggi. dopo 50 anni, forse per la prima volta riesco ad ammettere tanto sfacelo. probabilmente lo yoga stesso, magari perchè fatto male, ha amplificato tali tendenze, quindi con la meditazione non ho migliorato il mio spirito, ma solo accresciuto le capacità del mio ego, moltiplicando le aspettative, noncurante di tutto e di tutti, manipolando e strizzando il cuore di troppi per trarre energia necessaria al raggiungimento di obiettivi che alla fine non bastavano mai. perchè all'ottenimento di ognuno di questi, partivo di nuovo alla ricerca di altri, per innescare ancora nuovi meccanismi ma con lo stesso copione. si, artefice del sommo bene elargito con parsimonia una volta ottenuto. e ancora una volta, e ancora e ancora. si pensa che un narcisista non possa guarire, pare non vi sia cura perchè anche davanti ad uno psicologo maschererebbe bene alcuni passaggi fondamentali per non offrire mai la chiave di accesso che conduce al proprio ego smisurato. e forse qui risiede la mia unica speranza, perchè sento che oggi lo stia facendo, o almeno così sembra, anche se, a questo punto, posso dubitare anche di questo e, come detto sopra, non siano manovre atte a riconquistare le attenzioni perdute e quindi il nutrimento necessario perchè sopravvivano certi presupposti utili al continuamento di tale opera. con la scusa dell'egoismo puro che non arreca male ad altri, ho impartito a me medesimo il mio stesso tossico nutrimento. se non procuravo del bene non potevo trarre benefici, quindi si suppone nella mia totale assenza di personalità, che non sa cogliere dal proprio stesso pozzo ma deve cercarne altri da cui attingere per dissetarsi. una sola cosa mi sorge come una sorta di unguento su ferite profonde appena messe alla luce, e cioè che non ti ho mai tradita se non in questo ultimo periodo attraverso le chat che tu stessa hai scoperto, ma è un sollievo che dura un attimo se pongo il dubbio e ragionando ammetto che chissà che non lo abbia fatto solo per lo stesso egocentrismo della perfezione di colui che non commette male direttamente solo per non sporcarsi le mani o, ancora peggio, perchè avevo trovato un pozzo talmente colmo dal quale avrei potuto attingere per sempre, come un parassita avvinghiato senza essere visto. Penso, facendo i conti per bene, che lo scrigno dorato nel quale avevo infilato tutto ciò si sia incrinato con i sensi di colpa che sorsero con la dipartita di mia madre, dovendo fare i conti di averla lasciata soffrire nei suoi ultimi giorni senza starle troppo vicino solo per cercare di non far provare ai miei figli tutto quel dolore, se avessi agito diversamente forse avrei continuato a compiere il mio piano anche a me stesso sconosciuto (forse perchè privo di scopi se non al mantenimento della mia stessa ingordigia). credo che lì si sia aperta una crepa. e la frattura totale forse è stato il tuo aborto. l'aver messo in dubbio l'amore di cui mi vantavo offrire alle nostre creature che però non sono riuscito a provare alla notizia dell'arrivo di un'altra. si, forse lì è finita la recita, perchè è dal quel momento che poco a poco tutti i veli volano via alla prima brezza, scoprendo infine tutta il vuoto che ci stava sotto. e forse è anche per questo motivo che volevo andar via da lì, per tentare di lasciare indietro le mie colpe, e risorgere intatto ancora una volta. si, credo che sia così, ma non sono stato creduto, non sono stato accudito in questa mia nuova tentata fuga, e sono dovuto andare via da solo perchè tutto vacillava. e ora, questa natura narcisistica che non viene più nutrita, è costernata, arrabbiata, scalpita, e mi toglie il sonno, l'appetito, le energie per lavorare, perchè è molto più imponente di qualsiasi altra parte di me stesso. Mi diceva di amare, per ottenere amore, di lavorare per ottenere gratificazioni portando il frutto in famiglia, riempi di attenzioni per ottenerne amplificate. e ora che non ho più nessuno da amare, e da accudire, e da porre alle mie attenzioni, non c'è più energia, e di conseguenza attinge ad altro, ai miei nervi, al mio stesso corpo per nutrirsi. ora, come una pianta malmessa nel terreno, in attesa che un colpo di vento prima o poi la sradichi e la porti via lontano
  • 0

artista1975
Nuovo Amico Virtuale
 
Stato:
Messaggi: 3
Iscritto il: 29/09/2024, 16:51
Località: Messina
Genere: Maschile

Torna a Forum di aiuto sulla Solitudine, Abbandono, Vergogna e Senso di Colpa

Chi c’è in linea in questo momento?

Visitano il forum: Nessuno e 2 ospiti

Reputation System ©'