Cosa fare se si è single?

[Middlegame]

Ciao a tutti. Per chi è single come vive questa situazione dal punto di vista della vita di tutti i giorni e anche sessuale? Vi sentite oppressi o altro?

Non è facile.
Mi sono lasciato con la mia ragazza qualche mese fa dopo che siamo stati insieme più di due anni, quindi mi sto riabituando all'idea di essere single. Posso dirti che non mi sento oppresso, non sento la necessità di dover stare per forza con qualcuno per sentirmi bene, forse perché l'ultima relazione è stata davvero impegnativa e porto ancora le ferite di com'è finita, ma sento che in questo momento non stare in coppia mi fa bene. Non nego che a volte mi manca la sensazione di avere quella persona accanto a me di cui mi posso fidare ciecamente, quella persona che sai che sarà al tuo angolo pronta ad aiutarti o supportarti, ma so anche che questo periodo "da solo" mi serve anche per crescere come persona e per imparare a stare bene con me stesso.
Tu se sei single come stai vivendo questa situazione? Ti va di parlarne?

[Imothep]

E' vero che le coppie mostrano forse solo l'esterno. Però quanto è bello se è amore vero??? Quello che ti fa brillare gli occhi quando vedi lei, quando la senti. Non dico la parte sessuale che comunque ci sta, ma tutto il resto che è pura magia...quella unica che ti fa sentire ascoltato, accolto.
Il fatto che fare le cose da solo è bello lo so ormai da 4 anni circa con alti e bassi. Appena finisci l'università e dopo subito qualche anno, chi lavora fuori. chi si sposa e si rimane sempre più soli.
Io non amo la solitudine e mi fa stare male anche perché io amo condividere con gli altri che siano amici o una fidanzata. Portare un sorriso è unico...
Grazie a tutti che state rispondendo. E sorridete tutti anche se so che se stiamo qui non sono momenti belli per nessuno. Ma un giorno qualcuno ci farà sorridere....grazie a tutti perché siete tutti da ringraziare.

[Navigator63]

Però quanto è bello se è amore vero??? Quello che ti fa brillare gli occhi quando vedi lei, quando la senti.

Questo a me sembra più innamoramento che amore.
E no, a dispetto dei miti romantici, non sono la stessa cosa.

Io non amo la solitudine e mi fa stare male anche perché io amo condividere con gli altri che siano amici o una fidanzata.

Secondo me una differenza importante è quando sai stare bene con te stesso, oppure no.

- Nel primo caso, come scrivono alcuni (me incluso), essere soli può essere anche un'opportunità per fare cose interessanti e godersele.
Io dico che "non sono mai solo, perché sono sempre in compagnia di me stesso"
Ed è un'ottima compagnia; anche se a volte non mi è sufficiente.

- Se non stiamo bene con noi stessi, invece, la solitudine pesa sempre, perché non ci piaciamo o ci detestiamo o non sappiamo come nutrire i nostri bisogni in autonomia.

Ma va comunque ricordato che gli esseri umani sono una specie sociale: quindi anche la persona migliore del mondo sentirà sempre il bisogno di compagnia, scambio, calore e appartenenza (ognuno poi a suo modo).
Io credo che nessuno possa bastare a se stesso, completamente.

grazie a tutti perché siete tutti da ringraziare.

Grazie a te per questo 3D
Da come scrivi è chiaro che sei una persona buona e sensibile, di animo generoso. Mica poco

[Navigator63]

Ciao "Navigator63" tu credi che quel vuoto o intensa mancanza possa essere colmato da una possibile persona X ?

E' un'ottima domanda.

Parlando per me, no. Dopo molti anni di (auto)terapia, mi è chiaro che il mio senso di vuoto deriva da una profonda ferita emotiva nata dal non essermi sentito adeguatamente amato nell'infanzia.
Questo tipo di mancanza non può mai essere completamente colmato da una partner, perché è troppo vasto e profondo. Sta a me prendermene cura, e cercare di sanare questa ferita. In questi casi è indispensabile sviluppare la capacità di amare te stesso.

"Senza l'amore di se stessi la vita non è possibile, neppure la più lieve decisione, soltanto immobilità e disperazione."
(Hugo Von Hofmannsthal)

Al tempo stesso, l'amore sincero, caldo e generoso di una partner compatibile con me può darmi moltissimo soprattutto se sono capce di apprezzarlo e non pretendere che lei sia "tutto per me" (una aspettativa romantica che frega molte persone), ovvero che possa soddisfare tutti i miei bisogni ed esigenze.

In sintesi: IMO per stare davvero bene, sia "l'amore interno" (per se stessi) che "l'amore esterno" (di altre persone) sono necessari.

"Nessun uomo è un'isola, completo in se stesso."
(John Donne)

[Lanoia]

Una volta li combinavano i matrimoni tra famiglie oppure in campagna cercavano mogli del sud a lavorare e fare famiglia
Preferisco i tempi attuali. Se l'ISTAT certifica che in Italia ci sono più single che coppie un motivo ci sarà, soprattutto al nord.

[DanyDuck]

:mmm2:

parafrasando la frase umanissima di DanyDuck - "anche solo ogni tanto uscire a mangiare una pizza e fare due parole con qualcuno che conosci" !
E di queste, del tutto sinceramente, penso che sia possibile crearne senza troppe difficoltà. Nè penso che occorrano segreti particolari per farlo... fondamentalmente (secondo me) basta essere disponibili all'ascolto cordiale e portare "argomenti" in cui si è competenti o quanto meno sensibili e che suonino interessanti per l'altro...

Per quanto mi riguarda non è così semplice, anche io ho la tua età, però vedo che quelli con i figli tendono ad uscire con altre coppie con i bambini (e lo capisco), mentre quelli senza hanno già i loro giri e difficilmente inseriscono persone nuove, forse sarò un po' sfortunato oppure può essere dovuto anche alla zona dove abito, ovvero il Piemonte, qui le persone tendono ad aprirsi poco nel fare nuove amicizie.

[oltrepo]

ciao io a 50 anni non faccio nenache piu progetti di vita,di amici ne ho pochi gli unici rimasti

[ClaudiaK]

:mmm2:

parafrasando la frase umanissima di DanyDuck - "anche solo ogni tanto uscire a mangiare una pizza e fare due parole con qualcuno che conosci" !
E di queste, del tutto sinceramente, penso che sia possibile crearne senza troppe difficoltà. Nè penso che occorrano segreti particolari per farlo... fondamentalmente (secondo me) basta essere disponibili all'ascolto cordiale e portare "argomenti" in cui si è competenti o quanto meno sensibili e che suonino interessanti per l'altro...

Per quanto mi riguarda non è così semplice, anche io ho la tua età, però vedo che quelli con i figli tendono ad uscire con altre coppie con i bambini (e lo capisco), mentre quelli senza hanno già i loro giri e difficilmente inseriscono persone nuove, forse sarò un po' sfortunato oppure può essere dovuto anche alla zona dove abito, ovvero il Piemonte, qui le persone tendono ad aprirsi poco nel fare nuove amicizie.

Ciao DanyDuck, indubbiamente la difficoltà di creare nuove conoscenze a amicizie può dipendere da millemila fattori, e non mi sognerei mai di trarne una "regola universale".
Dico soltanto quel che mi risulta vero, e cioè che anche dal NOSTRO modo di porci dipende moltissimo, e che questo è l'unico aspetto su cui possiamo lavorare.
Posso dire due scemenze a titolo di esempio-limite ?
Giorni fa parlavo con un amico sposatissimo, e mi diceva di essere rimasto un po' sconvolto nelle poche sere in cui sua moglie si trovava fuori regione, perchè...era ndato a far spesa verso le 21 in uno di quei supermercati che sono aperti anche tutta la notte, e...già alle 21.30 sembrava una specie di raduno per "single in cerca" dove lui stesso (non bello/aitante e assolutamente non <in cerca> ) si era ritrovato palesemente al centro delle attenzioni di una gentil signora...
L'altro caso è mio, di circa un mese fa. Vado a comprare due robe d'emergenza, in pieno pomeriggio, nel supermercato più vicino, Al banco della "pinsa" da condire in proprio c'era un signore che stava cercando di capire quali fossero i prezzi dei vari tipi, poichè erano esposto in modo vveramente confuzionario. Io ci arrivo per prima e glielo indico, e poi non ricordo cosa possa aver detto su 'sta pinsa da condire, che per me era un'emergenza.
Embè: questo mi parte con la storia (triste) della sua vita e del suo matrimonio da suicidio...e mi confessa persino di aver tradito la moglie un sola volta in oltre 30 anni..........
Pensai che fosse sincero e in questo mi fece tenerezza, ma dopo cinque minuti cominciavo anche a sentirmi in imbarazzo di questo <tete a tete> con un perfetto sconosciuto nella corsia principale del supermercato, e cominciai a cercare di tagliare buttandola sul cordiale beneaugurante, e alla quarta sessione ha capito che il discorso non aveva ragione di proseguire tra lui e me.
Però intendo dire che la solitudine (anche nostra, ma anche molto peggiore della nostra) è dilagante e che (secondo me) tantisimo dipende dl modo in cui noi stessi gestiamo il primo approccio.

[Lanoia]

A me non si avvicina nessuno/a perché io ho la faccia poco rassicurante, da borseggiatore... Inoltre noto che quando passeggio avendo il passo felpato e silenzioso sul marciapiede e avanti c'è una signora se nota la mia presenza dietro si tiene ben stretta la borsa ...ma questo sarebbe il meno se non la versione comica, il peggio è quando sono di fretta e sul marciapiede trovo quelli che non riescono a camminare dritti e vanno a dx e sx e devo fare gli slalom per passare...
La gente è veramente strana...le persone più normali le trovo in montagna almeno salutano quando li incrocio sui sentieri, si fermano a fare due chiacchiere...in città sono tutti oppressi e malinconici e sofferenti.

[DanyDuck]

Ciao DanyDuck, indubbiamente la difficoltà di creare nuove conoscenze a amicizie può dipendere da millemila fattori, e non mi sognerei mai di trarne una "regola universale".
Dico soltanto quel che mi risulta vero, e cioè che anche dal NOSTRO modo di porci dipende moltissimo, e che questo è l'unico aspetto su cui possiamo lavorare.
Posso dire due scemenze a titolo di esempio-limite ?
Giorni fa parlavo con un amico sposatissimo, e mi diceva di essere rimasto un po' sconvolto nelle poche sere in cui sua moglie si trovava fuori regione, perchè...era ndato a far spesa verso le 21 in uno di quei supermercati che sono aperti anche tutta la notte, e...già alle 21.30 sembrava una specie di raduno per "single in cerca" dove lui stesso (non bello/aitante e assolutamente non <in cerca> ) si era ritrovato palesemente al centro delle attenzioni di una gentil signora...
L'altro caso è mio, di circa un mese fa. Vado a comprare due robe d'emergenza, in pieno pomeriggio, nel supermercato più vicino, Al banco della "pinsa" da condire in proprio c'era un signore che stava cercando di capire quali fossero i prezzi dei vari tipi, poichè erano esposto in modo vveramente confuzionario. Io ci arrivo per prima e glielo indico, e poi non ricordo cosa possa aver detto su 'sta pinsa da condire, che per me era un'emergenza.
Embè: questo mi parte con la storia (triste) della sua vita e del suo matrimonio da suicidio...e mi confessa persino di aver tradito la moglie un sola volta in oltre 30 anni..........
Pensai che fosse sincero e in questo mi fece tenerezza, ma dopo cinque minuti cominciavo anche a sentirmi in imbarazzo di questo <tete a tete> con un perfetto sconosciuto nella corsia principale del supermercato, e cominciai a cercare di tagliare buttandola sul cordiale beneaugurante, e alla quarta sessione ha capito che il discorso non aveva ragione di proseguire tra lui e me.
Però intendo dire che la solitudine (anche nostra, ma anche molto peggiore della nostra) è dilagante e che (secondo me) tantisimo dipende dl modo in cui noi stessi gestiamo il primo approccio.

Ciao ClaudiaK, concordo con la tua analisi, infatti rispetto al passato cerco di sforzarmi di più nel socializzare con altri, ma anche quando mi capita di fare due parole con qualcuno non riesco poi ad arrivare a creare una amicizia che continua, comunque penso ci voglia anche un po' di fortuna, nel senso che serve beccare qualcuno dall'altra parte con lo stesso tipo di intenzione. Certo io non mi metterei mai a raccontare le mie sventure di vita a qualcuna che incrocio al supermercato, per quanto riguarda invece i supermercati "notturni" purtroppo che io sappia nella mia città non ne esistono, altrimenti dopo quello che hai scritto, la curiosità di farci un giro dopocena me lo toglievo!