DeanWinchester ha scritto:Sapete cosa accomuna le storie LGBT rappresentate nel cinema? Che (Heartstopper a parte) finiscono sempre in modo tragico. Una volta si lasciano, un'altra volta uno dei due si ammazza, nell'altra prima si lascia e poi si ammazza. Non l'ho mai capita questa cosa. Produzioni del genere non dovrebbero oltre che dare un po' di conforto e far sognare, anche avvicinarsi ad una rappresentazione per quanto possibile simile a quella di relazioni etero?
Beh, non è che tutte le storie etero finiscano bene...
Se ci pensi, la storia romantica per eccellenza è quella di Romeo e Giuletta, e a quanto mi risulta alla fine muoiono entrambi.
Io direi che il cinema presenta due tipi base di storie romantiche:
- Nelle commedie le cose finiscono bene.
- Nei drammi spesso finiscono male.
Quindi è anche il tipo di storia che determina l'andamento.
Inoltre, non è che tutti i film debbano dar conforto e far sognare. Alcuni sono più realistici, quindi non prevedono "happy ending". Le tragedie finiscono malissimo - altrimenti mica sarebbero tragedie!

Insomma, sta allo spettatore decidere che tipo di storia vuol vedere... non ai produttori farle tutte di uno stessi tipo.
Personalmente io apprezzo i drammi ed anche le tragedie, perché (come già pensavano i greci con la katarsis) le ritengo formative / istruttive.
Poi magari certe sere preferisco film più leggeri...

Infine, non ritengo che una stora gay debba ricalcare quelle etero.
Poiché spesso la vita dei gay è problematica (per motivi sociali o discriminazione), immagino che molti autori vogliano mostrare quell'aspetto.