Lanoia ha scritto: sottovaluti la potenza dei napoletani.
è il contrario!
La potenza dei napoletani è anche magnifica ed è tanta tanta in tutti i sensi migliori del mondo. E come si potrebbe non intuirla e non ammirarla?
Però c'è anche la napolanità del malaffare e dei clan malavitosi... e l'anno scorso...solo a questo pensavo, riguardo all'incredibile mole di televoti per Geolier .
D'altra parte: non sono amante del neo-melodico napoletano, ma mi inchino alla valenza di Gigi D'Alessio e di Nino D'Angelo (quando mi capita di sentirli per caso). MA...quanti neomelodici capitano in mezzo alle retate anti-camorra?
Voglio dire soltanto che anche la musica è un business/fabbrica di quattrini, e alla malavita organizzata interessano TUTTE le fonti di business e fabbriche di quattrini...
Se parti da questa osservazione...ci può stare tutta che cercare di imporre e pompare all'inverosimile un "artista" possa essere un business anche più redditizio di altri, che esso "artista" sia neomelodico o rapper...
Ricordo solo il senso di articoli che lessi forse prima dei miei vent'anni, ma nel giornalismo d'inchiesta era abbastanza quotata l'ipotesi che persino un FranK Sinatra (che resta imparagonabilissimo a geolier

) non sarebbe stato quel Mito che conosceranno anche i nostri pronipoti...se dietro non ci fosse stata la manina dei clan (con relativo loro "ritorno economico").
Qualcosa di simile si ventilò al riguardo di Tony Renis, che io stessa faccio fatica a ricordare chi sia, e che in Italia si ricorda solo per "Dimmi quando, quando, quando?"

che era proprio e solo una canzonetta...

)
Ma questo negli USA pare abbia super-spopolato!