Secondo voi il dolore ha senso?

[VeraVita]

Grazie a chi mi risponderà ma anche a chi si limiterà a leggere ^^

[Lanoia]

Fa parte dei sentimenti umani...

[DanyDuck]

Posta così risulta una domanda un po' troppo generica, il dolore innanzitutto può essere mentale e quindi forse sarebbe più corretto definirlo come "sofferenza" oppure fisico, quindi causato da brutti mali o brutti incidenti ed in questo caso ci si potrebbe chiedere perchè il nostro cervello fa in modo di farcelo sentire, quando sarebbe stato molto meglio evitare una simile sensazione.

[VeraVita]

Ultimamente, riflettevo perché si soffre nella vita. Le mie letture spirituali sostengono perché è tutto per qualcosa si meglio (molto abbreviato). Però ci vuole una forza sovrumano per pensarla a volte. A volte la vita ci vuole far capire qualcosa che non è comprensibile alla nostra mente. Non parlo solo di male fisico ma proprio in generale. Può riguardare qualsiasi cosa. Ma in linea di massima penso che soffrire a vuoto sia inutile ed è bene dare un senso a ciò che ci succede. Secondo me!

[ClaudiaK]

Ultimamente, riflettevo perché si soffre nella vita. Le mie letture spirituali sostengono perché è tutto per qualcosa si meglio (molto abbreviato). Però ci vuole una forza sovrumano per pensarla a volte. A volte la vita ci vuole far capire qualcosa che non è comprensibile alla nostra mente. Non parlo solo di male fisico ma proprio in generale. Può riguardare qualsiasi cosa. Ma in linea di massima penso che soffrire a vuoto sia inutile ed è bene dare un senso a ciò che ci succede. Secondo me!

Da persona particolarmente sensibile agli orrori della cronaca quotidiana, sarei portata a dire che il dolore è dolore e punto (presente e/o futuro e sempiterno) .
Roba di questi giorni : il bimbetto a cui il PADRE biologico ha spezzato le ossa di tutti gli arti, per le botte che gli ha dato, avrà nella vita tutta un Dolore IMPENSABILE E INCONCEBILE, che oggi è prevaalentemente fisico e che poi resterà ORRIBILMENTE PER SEMPRE nella sua mente.

Mia sommessa sintesi personale : il senso di quello che ci succede e che ci provoca dolore...non possiamo inventarcelo "a fantasia".

[Ragazzapazzaebugiarda]

Se parliamo di dolore fisico sì in quanto rappresenta un naturale meccanismo di protezione: attraverso il dolore il corpo viene avvisato del pericolo e può reagire in maniera adeguata.

Se parliamo di dolore mentale si apre un mondo.. ci sono tanti filosofi e scrittori che ne hanno parlato.
"Il dolore è il filo con cui la stoffa della gioia è tessuta."  Henri De Lubac.
Come si può sapere cos'è la gioia se non si è mai provato il dolore?
"Chi desidera vedere l’arcobaleno, deve imparare ad amare la pioggia" scrive Coelho.

Forse la tua è una domanda un po' nietzschiana, no?
Secondo Nietzsche, il dolore non è solo un fenomeno fisico, ma è parte integrante e ineliminabile dell'esistenza umana. La vita, infatti, è costantemente soggetta a mutamenti, conflitti e contraddizioni. Il dolore emerge come una risposta naturale a questi squilibri, e accettarlo diventa essenziale per entrare in rapporto con la "vera natura del mondo".
Nietzsche sottolinea che il problema non è tanto il dolore in sé, ma il "nonsenso" che può essere percepito in esso. Per lui, la sofferenza che sembra non avere un significato è parte stessa dell'uomo, in quanto essere mortale e limitato.
Il dolore e la sofferenza sono quindi nello stesso tempo parti inscindibili e limiti della vita.
Secondo lui l’esistenza non può essere sperimentata in tutta la sua complessità, se si pretende di sfuggire alla dialettica fra vita e morte, fra felicità e dolore.

[elle8n]

Il mio è un parere personalissimo, esule da concetti filosofici specifici o medico-scientifici, credo profondamente nella sublimazione del dolore. L'80 percento del bello nella mia vita, del piacere emotivo, della felicità è nata da situazioni portatrici di dolore.
Anche adesso che il ricovero che mi ha salvato la vita siano stati i 5 mesi più belli della mia vita, tutta la tristezza e il dolore provato in quegli anni è li culminato e li sublimato.
Quasi non sono in grado di provare una gioia massima se non c'è un filo di dolore, che spesso consiste anche solo nella troppa emozione, così forte da dover manifestarsi in una lacrima.
Ma d'altronde io sono molto facile alle lacrime, basta una minima emozione.

[SpringToCome]

Il dolore come "propedeutico" alla gioia, credo sia più una giustificazione che spesso tendiamo a raccontarci per dare un motivo a ciò che ci ha fatto soffrire.

Personalmente la gioia e la felicità senza sapere nemmeno cosa fossero il dolore e la sofferenza io li ho consciuti quand' ero bambino fino ai 12 13 anni. Ero sereno e non sapevo cosa fosse essere sofferenti. Poi sono cresciuto e ho fatto esperienza della realtà e degli altri, lì ho cominciato a soffrire.

Sono portato a pensarla così cioè di due cose nettamente separate fra loro perchè altrimenti tutta la branca medica che si interessa dell' analgesia dovrebbe essere inutile.

Il dolore come giustamente facevano notare gli altri non è solo fisico ma anche mentale e per questo ad oggi non c' è ancora alcuna analgesia efficace.

Inoltre il dolore è qualcosa di assolutamente soggettivo. Non c'è nessun esame con il quale si riesca a trarne un dato oggettivo e quantificabile nella stessa maniera per tutti. È l' unico fra i sintomi a non essere uguale per tutti gli individui. Uno spillo in un dito per me può non fare male affatto, mentre per qualcun' altro può essere pari al dolore che prova un amputato.

Per questo motivo credo che la domanda possa trovare solo risposte molto soggettive e difficilmente condivisibili sul piano oggettivo.