storia di DOC (e forse altro)

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storia di DOC (e forse altro)

Messaggioda fabiogalb » 25/04/2025, 9:06



Buongiorno,
volevo avere una vostra opinione su quella che è la mia storia, che sa tanto di disturbo ossessivo compulsivo ma probabilmente anche di altro.
Da circa la metà del 2005 soffro di sintomi di natura fisica che andrò poi a descrivere.
Non c'è dubbio che vi fossero problematiche già evidenti prima dell'esplosione dei sintomi di natura fisica avvenuta intorno ad aprile maggio del 2005.
Direi che in primo luogo c'erano grossi problemi di socializzazione e capacità di stare insieme agli altri fin da piccolo, essendo figlio unico: credo che il non essere andato all'asilo e l'essere cresciuto sempre da solo abbia in parte influito.
Giocavo sempre da solo e se c'era da stare con altri bambini ero a disagio.
L'ambiente familiare, tra genitori nonni e zie, era sicuramente di grande calore e cordialità e qui credo si sia verificato il primo evento traumatico: l'inizio delle scuole elementari, complice la presenza di una maestra non particolarmente flessibile, mi fa passare da un mondo bellissimo a un mondo bruttissimo, tutto di un colpo.
Non ho bei ricordi degli anni delle elementari e delle medie, dove studiavo molto ma non per un reale interesse, ma solo per tenere buona la maestra e poi i professori.
Le esperienze all'oratorio di quegli anni sono pessime, per il solito discorso che sto molto meglio da solo.
Ulteriore evento traumatico dell'epoca, vivendo dalla nascita in un cortile, è sicuramente quando nel 1988 muore mia nonna e mio zio stabilisce in parole povere che non vuole più la condivisione del cortile e che dobbiamo dunque cambiare casa: il trauma verrà fuori più avanti negli anni, essendo all'epoca io solo un bambino, e mi farà capire che il tanto piacevole ambiente familiare era forse più una finzione e una recita.
Mi iscrivo alla squadra di calcio del paese ma scappo dopo un mese, perchè l'allenatore urla come la maestra.
Cambiamo casa alla fine del 1992, nel 1995 finiscono le scuole medie e io sono tra virgolette libero di non andare più all'oratorio, essendo le scuole superiori non più nel mio paese e considerando che le mie esperienze in quell'oratorio erano state pessime.
Gli anni delle superiori vanno leggermente meglio sul piano dei rapporti con gli altri anche se poi, quando magari in una gita capita di trovarsi tutti insieme, emergono le solite difficoltà di relazione.
Per un buon periodo durante gli anni delle superiori emerge uno strano particolare: scrivo in maniera lentissima perchè la scrittura deve risultare perfetta, come squadrata.

Iniziano ad emergere tendenze esasperate a ricontrollare le cose e a tenerle in ordine.
Nel 1999 muore in un incidente in bicicletta un mio compagno delle medie, che curiosamente era scappato anche lui dall'oratorio, e la cosa lascerà degli strascichi, come era già successo con la morte di Senna: si può morire anche da giovani.
Inizia l'università e la decisione del percorso da seguire è presa in modo del tutto casuale: opto per scienze bancarie, poichè anche mio papà lavora in banca, ma la realtà è che avrei tranquillamente potuto scegliere ingegneria o geologia o altro, un percorso valeva l'altro.
Sullo sfondo ci sono sempre pochissime uscite, esperienze disastrose in mezzo agli altri e rapporti di qualunque natura totalmente inesistenti con l'altro sesso.
Da una parte mi trovo in mezzo a ragazzi che nelle loro uscite tornano alle quattro o alle cinque del mattino, dall'altra capisco che a casa mia, pur consapevoli del fatto che fatico a socializzare, è meglio starsene a casa.
Arriviamo all'evento decisivo: il 14 gennaio 2002 registro un esame all'università, ho quindi la data impressa, la sera mentre navigo su internet, e ricordo perfettamente che non stavo visitando siti pornografici (all'epoca non sapevo nemmeno cosa fosse la masturbazione), prendo un virus sul computer di natura pornografica.
In sostanza sul mio PC si aggiungono alcune scritte che rimandano ad un sito pornografico e che io non riesco in alcun modo a cancellare.
Facendo una ricerca su internet, il virus è stato preso anche da altri utenti.
Non so perchè, mi spavento e mi preoccupo.
Chiamo il ragazzo che all'epoca mi aiutava con il computer, viene a casa mia una decina di giorni dopo l'accaduto e risolve il problema, lo risolve sul computer ma non nella mia mente.
L'evento, solo apparentemente, finisce nel dimenticatoio: mi iscrivo ad un corso di piscina e mi piace andarci, faccio qualche piccola uscita in più (nulla di che, ad esempio credo di non avere mai fatto nulla nella mia vita l'ultimo dell'anno) e gli anni 2002, 2003 e 2004 trascorrono.
Nel 2005 a ottobre mi laureo ma l'episodio del virus mi ritorna improvvisamente in mente e iniziano i sintomi di natura fisica: dolori devastanti alla testa, blocco, mancata percezione della realtà a livello di spazio e di tempo, perdita progressiva dei capelli, incapacità di concentrarsi, difficoltà a fare qualunque cosa.
Fatico a dare l'ultimo esame all'università e a preparare la tesi, tanto è vero che durante la discussione non mi rendo nemmeno conto di quello che sto dicendo.
I sintomi emersi ad aprile maggio del 2005 non sono più scomparsi, l'immagine del virus preso sul PC non è mai più uscita dalla mia mente, così come il numero 14, giorno dell'evento.
Inizio a lavorare nel febbraio del 2006 ma per lavorare devo arrangiarmi ed arrampicarmi sugli specchi.
Il mondo mi è ormai caduto addosso e conscio di questa situazione, prendo tra le altre cose una decisione che si rivelerà sciagurata: faccio il laser per risolvere la miopia agli occhi ma l'operazione, probabilmente perchè fatta su una persona già allora in grande sofferenza, finirà per crearmi solo ulteriori problemi, rendendomi gli occhi perennemente infiammati.
La situazione di salute annulla di fatto i rapporti sociali, che peraltro erano già come detto inesistenti.
Il mal di testa incessante, la sensazione di perdere il controllo da un momento all'altro e ora anche gli occhi infiammati rendono la vita un inferno, inoltre mi pesa particolarmente la perdita dei capelli.
Fatico in maniera tremenda a lavorare in maniera dignitosa.
Inizio ad effettuare alcuni percorsi di natura psicologica, faccio anche l’EMDR e mi vengono somministrati dei farmaci, in particolare la fluvoxamina, ma le cose restano immodificabili e nulla cambia.
In questi anni, conscio ormai del mio stato di salute, consapevole di non avere avuto esperienze di alcun tipo con l'altro sesso (peraltro, dubito che ne avrei comunque avute, anche da sano, in una società come la nostra) commetto un gravissimo errore: vado per una decina di volte con delle prostitute di strada ma in realtà non ci saranno rapporti di alcun tipo, non ci sarà nulla, non avendo poi più alcun tipo di erezione anche a causa dei farmaci, si riveleranno solo delle esperienze molto squallide, delle quali sono amaramente pentito ed il pensiero dell’errore commesso mi disturba tuttora.
La vita va avanti, faccio qualche vacanza senza ovviamente poterla apprezzare, si è creato una sorta di circolo vizioso da cui non si riesce più ad uscire, sono finito in una sorta di buco nero.
L'episodio del PC rimane costantemente ed inesorabilmente sullo sfondo della mia mente, non va più via.
La situazione resta immodificabile e cronica: dolori devastanti alla testa, capelli sempre più diradati, occhi rimasti come sono rimasti e conseguente impossibilità di fare qualunque cosa, persino leggere un libro o guardare la televisione.
Gli anni, i mesi, i giorni, praticamente tutti uguali, passano con una velocità disarmante e con essi iniziano a morire le persone: muore mia mamma nel 2015 e muore mio zio Gigi nel 2023, muoiono anche quasi tutti i fratelli sorelle di mio papà ma questo è più un dettaglio, considerando che i rapporti erano inesistenti.
Sul lavoro vado avanti con difficoltà mostruose.
La situazione dunque non si sblocca più in alcun modo e direi che ora il vero ricordo traumatico da rimuovere è rappresentato da 20 anni trascorsi in condizioni semplicemente folli, al limite dell'impossibile.
Nel frattempo va avanti senza particolari sussulti la convivenza con mio papà, che a differenza di mia mamma, un po' più aperta, mi ha sempre dato l'impressione di essere una persona molto rigida, schematica e come me poco propensa ai rapporti sociali.
Dal mio racconto credo emergano in maniera evidente dei tratti del mio carattere come rigidità estrema e tendenza esasperata a rimuginare sugli eventi passati, rendendoli più grandi di quello che sono in realtà.
Direi che non c'è molto altro da aggiungere: come detto i farmaci non hanno fatto mai nulla e sto pensando alla possibilità di riutilizzare eventuali tecniche come EMDR oppure la TMS perchè il punto è che è necessario in qualche modo smuovere, mitigare, alleggerire i ricordi del passato.
L'importante è essere ancora qui per potere fare qualcosa, perchè il rischio di farsi fuori era ed è concreto, in considerazione di una situazione che, ripeto, non si è assolutamente più smossa per anni.
Ci tenevo ad avere una vostra opinione in merito e vi ringrazio infinitamente per il servizio.
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fabiogalb
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Messaggioda DanyDuck » 25/04/2025, 19:25



Ciao e benvenuto nel forum, sulla tua situazione non saprei quale consiglio darti, forse se non lo hai ancora fatto potresti valutare l'ipotesi di provare ad andare con una certa costanza da uno psicologo, visto che i farmaci che prendi mi sembra che ti facciano più male che bene, certo poi ci vorrà un po' di tempo e pazienza prima di capire se ti sta portando dei benefici o meno.
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Messaggioda Bonifacio » 25/04/2025, 22:26



mi pare che tu non riesca a perdonarti il fatto di non saperti spiegare come sia stato possibile che quel giorno il tuo computer abbia preso il virus, e che tale evento abbia aggravato la forse già esistente necessità di scandagliare al microscopio dettagli e situazioni della tua vita alla ricerca di un qualcosa che potrebbe andar male, un qualcosa che non sai cosa sia e che non riesci ad identificare, proprio come non hai mai saputo con certezza cosa abbia fatto sì che il tuo computer venisse infettato nel 2002, tuttavia però tu ti aspetti che ci sia per forza e che se non lo scopri in tempo possa far danni come capitato al computer, dunque vai in malessere psicologico inficiando molti aspetti della tua vita.

è possibile che al tempo tu abbia visitato un sito web del tutto normale e onesto le cui tracce che si insidiano nel computer (cookie e quant'altro) fossero però state infettate in qualche modo all'oscuro di chi gestiva il sito con una sorta di malware silenzioso, capace di attivarsi a distanza di giorni senza apparenti spiegazioni. inoltre la sicurezza dei sistemi windows nel 2002 lasciava molto a desiderare, ricordo ad esempio che windows 98 (e credo anche il suo successore millennium edition) non avesse nemmeno un firewall di base integrato, per non parlare della soluzione antivirus che dovevi necessariamente reperire da fornitori di terze parti sperando che non gravasse troppo sulle risorse di sistema.

potrei aver ribadito l'ovvio o una cosa alla quale tu hai già pensato e ripensato senza nessun effetto benefico, ma con quanto scritto poc'anzi sottolineo che è molto probabile ci sia una spiegazione per quello che ti è capitato nel 2002, era solo difficile da prevedere per le conoscenze e i sistemi del tempo.
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Bonifacio
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Messaggioda fabiogalb » 26/04/2025, 9:07



La tua interpretazione è sicuramente interessante e corretta. penso che una cosa simile, di ossessività e di non perdono, sia accaduta per la faccenda delle prostitute, con le quali, ribadisco, non c'è stato praticamente nulla.
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Messaggioda tizio_incognito » 26/04/2025, 10:43



Ciao Fabio, mi dispiace davvero molto per quello che hai dovuto passare e quello che stai passando e ti sono vicino. Mi unisco a DanyDuck nel consigliarti di considerare un percorso di terapia psicologica. Non sarà semplice, potrebbe non essere economico (però chi lo sa, magari hai i requisiti per accedere al supporto dell'ASL e quel punto la spesa sarebbe notevolmente ridotta), non sarà breve, ma non potrà che farti bene.
Le risposte che io ed altre persone più capaci di me possono darti qui sopra possono esserti d'aiuto ma fino ad un certo punto.
Ti potrei dire che, anche se avessi sbagliato qualcosa ai tempi del virus sul PC, si tratta di uno dei tanti errori che prima o poi capitano a tutti. Stesso discorso per le prostitute, premesso che io credo che non ci sia nulla di male nell'andarci, tutti gli esseri umani hanno delle debolezze e queste devono essere perdonate, in primis da noi stessi. Mi rendo conto che è facile per me da fuori, ognuno ha i propri traumi e le proprie reazioni che è difficile controllare, ma con costanza e chiedendo aiuto si può stare molto meglio. Ti auguro ogni bene e ti abbraccio, tieni duro.
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tizio_incognito
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Messaggioda fabiogalb » 29/04/2025, 6:54



ti ringrazio tantissimo per le belle parole tizio_incognito, anche se tutto lascia pensare che la mia situazione sia ormai ampiamente compromessa. Grazie ancora.
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fabiogalb
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