Indifferenza

Quante volte ci lasciamo attraversare istintivamente da vergogna e senso di colpa?
In quanti siamo stati abbandonati? In quanti ci ritroviamo oggi completamente soli? In quanti possiamo dire di avere tanti amici quando sorridiamo, ma nessuno accanto quando piangiamo? ...Forse abbiamo qualcosa in comune.
Abbattiamo la solitudine instaurando dei legami forti tra noi, sfogandoci, ascoltandoci e costruendo qualcosa di importante tra noi. Cerchiamo di trarre dalla nostra unione la forza necessaria per rimettere in piedi la nostra vita.

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Messaggioda RyanTheNorthman » 01/05/2025, 18:11



Navigator63 ha scritto:L'errore di molti è frequentare chi gli capita (familiari inclusi), passivamente, senza selezionare... e poi lamentarsi dei risultati.
No no. La qualità della nosttra vita dipende molto da chi abbiamo intorno... per cui è assolutamente necessario scegliersi la compagnia giusta per noi. :cincin:


Io comunque vorrei tanto cercare di migliorare il rapporto con la mia famiglia, dato che non mi piace per nulla la situazione che stiamo vivendo da anni, proprio perché sono le persone più importanti nella mia vita, e non c'è nessuno al di fuori che per me sia importante quanto loro; solo che, almeno al momento, è complicato, in quanto non abbiamo cose banali da affrontare.
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RyanTheNorthman
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Messaggioda Navigator63 » 02/05/2025, 0:09



RyanTheNorthman ha scritto:Io comunque vorrei tanto cercare di migliorare il rapporto con la mia famiglia, dato che non mi piace per nulla la situazione che stiamo vivendo da anni, proprio perché sono le persone più importanti nella mia vita

E' un intento sicuramente lodevole. :)

Secondo me, però, è necessario avere ben chiari due punti:
- Non possiamo cambiare le altre persone. Però a volte si continua a coltivare certi rapporti nella speranza che l'altra persona cambi il modo in cui ci vede o ci tratta ("Magari mio padre mi stimerà", "Magari mia madre mi farà sentire amato", "Magari mio fratello mi accetterà come sono"...).
Queste aspettative di solito sono deludenti, e per certi versi anche manipolative. Le persone andrebbero prese come sono, non "come dovrebbero essere".
Bisognerebbe avere la maturità di riconoscere che certe persone non cambieranno mai - anche se noi lo vorremmo tanto. E quindi mettersi il cuore in pace, amen.

- La persona più importante della tua vita sei tu. Da questa consapevolezza derivano chiarezza di intenti, capacità di farsi rispettare, non disponibilità a farsi maltrattare o sminuire.
Chi invece non ha questa consapevolezza, può relazionarsi da "mendicante" o in ruolo subalterno o sottomesso, nella speranza di ricevere approvazione o affetto; ma ciò facilmente alimenta modalità relazionali poco sane.

Un esempio comune di chi non ha chiari questi due punti, è un figlio/a che rimane nell'ambito familiare pur sentendosi sminuito o disprezzato, nella speranza che "Magari un giorno cambierà". Ma ciò continua a provocargli malessere e disgregare la sua autostima.
C'è chi passa tutta la vita "elemosinando" l'approvazione, la stima o l'affetto di un genitore - senza mai ottenerli.
(non sto dicendo che sia il tuo caso; ma ne ho visti tanti)
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Messaggioda RyanTheNorthman » 02/05/2025, 13:57



Navigator63 ha scritto:- Non possiamo cambiare le altre persone. Però a volte si continua a coltivare certi rapporti nella speranza che l'altra persona cambi il modo in cui ci vede o ci tratta.
Queste aspettative di solito sono deludenti, e per certi versi anche manipolative. Le persone andrebbero prese come sono, non "come dovrebbero essere".


Perdonami, ma se non sbaglio in un'altra occasione hai affermato che invece una persona può sempre cambiare degli aspetti di sé, intrinseci nella sua indole (cosa secondo me non totalmente vera).

Navigator63 ha scritto:Bisognerebbe avere la maturità di riconoscere che certe persone non cambieranno mai - anche se noi lo vorremmo tanto. E quindi mettersi il cuore in pace, amen.


Ho sentito invece molto spesso dire che non rassegnarsi e nutrire speranza sia positivo e benefico, che aiuti a trovare la forza di andare avanti, e che quindi, insomma, senza speranza non si può vivere. Poi non so se ciò effettivamente sia vero in tutte le tipologie di casi esistenti.
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RyanTheNorthman
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Messaggioda Navigator63 » 02/05/2025, 20:21



RyanTheNorthman ha scritto:Perdonami, ma se non sbaglio in un'altra occasione hai affermato che invece una persona può sempre cambiare degli aspetti di sé, intrinseci nella sua indole (cosa secondo me non totalmente vera).

Avevo detto che una persona può sempre cambiare... purché lo voglia davvero (non basta il desiderio), per se stessa, e sia disposta a pagarne il "prezzo". :)

In questo caso ho detto che non puoi cambiare gli altri, e che gli altri non cambiano per fare un piacere a te.
Quindi un genitore (p.es.) potrebbe cambiare (benché con l'età diventa sempre meno probabile)... ma se lo farà, lo farà perché lo vuole lui, non per diventare come vuoi tu.

Il mio discorso voleva dire: non continuare a frequentare qualcuno nella speranza che diventi diverso (vale anche nelle coppie). :nonono:
Questo genere di aspettativa finisce quasi sempre male.

Quanto all'indole, in effetti è alquanto difficile cambiarla, ma:
- Come si fa ad essere sicuri che sia indole, oppure un condizionamento o adattamento? (p.es. alcuni credono che essere timidi sia nella loro natura, ma invece è un adattamento).
- Anche se un tratto è parte della propria indole, se si ha una motivazione molto forte si può arrivare a cambiarlo.

Ho sentito invece molto spesso dire che non rassegnarsi e nutrire speranza sia positivo e benefico, che aiuti a trovare la forza di andare avanti, e che quindi, insomma, senza speranza non si può vivere.

Ti rispondo citando uno più saggio di me: :)
"Dio, concedimi la serenità di accettare le cose che non posso cambiare, il coraggio di cambiare quelle che posso, e la saggezza per comprendere la differenza."
(Reinhold Niebuhr, teologo - Preghiera della Serenità)

Vuol dire, IMO, che operare per cambiare ciò che è cambiabile può avere senso.
Ma ostinarsi a voler cambiare ciò che non è cambiabile (per esempio gli altri) è solo una perdita di tempo frustrante.

Certamente la speranza aiuta a vivere. Ma sperare in qualcosa che non accadrà mai, o che non dipende da noi, di solito ci indebolisce, invece di rafforzarci. :dunno:
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