Percorso terapeutico e dubbi

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Disturbo depressivo, bipolare, maniacale, e altri disturbi dell'umore.
La depressione in particolare è una sofferenza drammatica, dalla quale occorre uscire attraverso la pazienza e la dedizione a noi stessi; ma anche attraverso la fiducia e la vicinanza di chi sa bene come ci si sente. Questo forum è aperto anche a chi è semplicemente triste e ha voglia di sfogarsi.

Percorso terapeutico e dubbi

Messaggioda Lena_ » 09/05/2025, 7:02



Ciao a tutti,
Vorrei confrontarmi con voi su una questione che riguarda l'interruzione, o forse direi conclusione, del percorso terapeutico intrapreso.
Specifico che è un percorso ad orientamento di tipo psicodinamico, quindi una volta a settimana e l'ho iniziato a novembre. Dunque un bel percorso anche oneroso dal punto di vista finanziario.

Tuttavia, ha dato i suoi frutti. Sono andata per un tono dell'umore molto basso e altalenante ed ora sono stabile già da un paio di mesi.
Le ultime sedute le ho passate a non sapere bene che dire e ho parlato un po' dei miei rapporti sociali, che li vorrei più profondi e che a volte non sono molto soddisfatta da un punto di vista emotivo da alcune interazioni sociali. Tutto questo, premetto, senza dire che sono sbagliati gli altri. Esprimevo una mia necessità, che reputo legittima (e comune: tutti vogliamo relazioni umane soddisfacenti).
La terapeuta ha fatto delle osservazioni stranche, che mi hanno lasciata perplessa: in primis ha detto che bisogna mettersi in gioco e iniziare noi a dare (giusto, ma io già lo faccio). Quando le ho chiesto perché ha fatto questo commento lei esordisce: "Eh, perché lei non ha amici! "
Mi sono raggelata!! Ma si può dire una cosa in seduta terapeutica? E non è la prima uscita strana che ha, a volte quando mi chiede dell'umore percepisco un tono un po' strano e mi chiede se ho oscillazioni dell'umore troppo repentine (nonostante le abbia ripetuto più volte che sto meglio). Insomma, inizio un po' a sentire che non siamo sulla stessa lunghezza d'onda e che lei cerchi altre falle in me su cui lavorare. Inizio a sentirmi a disagio. Gliene parlerò in seduta, però onestamente vorrei smettere. Sicuramente c'è altro si cui lavorare, non sono perfetta. Ma va bene così. Non voglio essere perfetta. Voglio essere me stessa e ora, dopo anni e anni, sento finalmente di esserlo.


Che ne pensate?
Grazie a chi ha letto fino a qui, un abbraccio virtuale.
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Messaggioda DanyDuck » 09/05/2025, 18:56



Ciao, per come hai descritto la situazione sembra che la tua terapeuta si sia fatta un'idea di te dove per un qualche motivo tendi a non voler socializzare con gli altri, quindi alla prossima seduta prova magari a chiarire bene questa cosa, poi tieni anche presente che avendo iniziato a novembre con una frequenza di una volta alla settimana è ancora presto per capire bene se stai avendo i risultati desiderati.
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Messaggioda Lena_ » 09/05/2025, 19:17



DanyDuck ha scritto:Ciao, per come hai descritto la situazione sembra che la tua terapeuta si sia fatta un'idea di te dove per un qualche motivo tendi a non voler socializzare con gli altri, quindi alla prossima seduta prova magari a chiarire bene questa cosa, poi tieni anche presente che avendo iniziato a novembre con una frequenza di una volta alla settimana è ancora presto per capire bene se stai avendo i risultati desiderati.


Ti ringrazio.
Non so perché si sia fatta questa idea, perché quando mi chiede come ho passato il weekend le dico se ho visto un amico e l'altro.

Comunque non è la prima terapia che faccio.

Ne ho seguita una cognitivo-comportamentale (al csm, poi interrotta) e una sistemico - relazionale (conclusa di comune accordo con la terapista).
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Messaggioda RyanTheNorthman » 09/05/2025, 20:19



Ciao Lena, in ciò che hai raccontato mi sono rivisto molto: anch'io ho sempre avuto rapporti superficiali con gli altri nonostante la voglia e la bendisposizione a conoscerli da parte mia, e i vari percorsi psicoterapeutici che ho seguito negli anni non sono mai stati d'aiuto per le innumerevoli problematiche che mi porto dietro.
Personalmente, trovo a dir poco insensibile, irrispettoso e frutto di disattenzione (cosa che è particolarmente grave) il modo in cui la psicoterapeuta si è rivolta a te nelle situazioni che hai descritto. Sai, io ho interrotto il mio ultimo percorso poiché quella che mi seguiva, ogni volta che esprimevo dei disagi anche profondi riguardo a qualcosa, tendeva (magari anche inconsapevolmente) a sminuire e sdrammatizzare i miei vissuti, cosa che a me non piaceva per nulla, perciò un giorno, dopo l'ennesima volta, le ho comunicato la mia intenzione di terminare (non le ho detto la reale motivazione per evitare imbarazzo), cosa alla quale lei non ha nemmeno obiettato; ho dovuto farlo, per non dover continuare a pagarla per niente, e soprattutto, per salvare la mia sanità mentale e non rischiare di avere brutte reazioni durante le sedute.
Nel tuo caso, dato che affermi che il tipo di terapia che stai seguendo ha dei risvolti positivi, ti consiglierei di continuare tale percorso ma con un altro psicoterapeuta, poiché, se non sei a tuo agio e non hai un'intesa con quella che c'è ora, è un percorso inutile e uno spreco sia da un punto di vista tempistico e finanziario che da quello emotivo.
Comunque, mi fa piacere leggere che tu sia riuscita a migliorare e che abbia trovato te stessa, è un passo grande e importante.
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Messaggioda Cordis » 10/05/2025, 13:26



Cara Lena cerco di dirti come la penso:
la psicoterapia in se fa bene, e tu mi confermi che ti sta aiutando.
La psicoterapia, per esplicare i suoi benefici, richiede tempo, normalmente anni, se questa psicoterapeuta è troppo cara per le tue tasche prova a chiederle se è disposta a venirti incontro col prezzo (ovviamente spiega che non ti puoi permettere la spesa attuale), se è benintenziona ti verrà sicuramente incontro, altrimenti cambiala subito: regolati come in un rapporto di lavoro, cerca un alternativa più confacente alle sue finanze, quando l'hai trovata molla questa e passa al prossimo. In questo senso non avere tentennamenti, se poi questa ha fa ridire, tu ricorda che non è tua amica, paghi caro per andare da lei, e te ne stai andando precisamente perché ti ha spillato più soldi di quelli che ti puoi permettere.
Poi, un bravo terapeuta deve conoscere bene e saper applicare altrettanto bene la tecnica, a parte questo è una persona come le altre, che a differenza delle altre DEVE aver attraversato un percorso formativo che lo ha portato, negli anni, a conoscere e affrontare i suoi propri difetti, alcuni hanno avuto problemi su questo aspetto sono mine vaganti e vanno evitati come la scarlattina, non sembrerebbe il caso della tua terapista da come ne parli, ciò non toglie che resta una persona come le altre, può sbagliare, o magari può solo farsi fraintendere.
Se dice qualcosa che ti ferisce dagli il beneficio del dubbio: diglielo apertamente e chiedigli di spiegarsi.
Tieni presente che il terapista non deve "avere ragione " e/o insegnarti come si sta al mondo, cose del genere le può fare un amico al bar, che ti costa meno.
Il terapista deve aiutarti a stare meglio, curando (nel tempo) le tue ferite interiori e per questo usa le tecniche in cui si è specializzato, le sue opinioni personali hanno valore nella misura in cui sono legate alla sua esperienza clinica, se sono comuni opinioni personali basate sul soddisfacimento del proprio ego te le puoi anche legare ai co*****i per quel che te ne può importare!
E comunque, terapia a parte, abbi un atteggiamento "duro" nei confronti del terapista: non dimenticare che quello non è un tuo amico, se ti serve un favore non te lo fa, ti fa' solo pagare un sacco di soldi e tu vai da lui solo perché e nella misura in cui ne hai bisogno, come dal commercialista o dal dentista.
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Messaggioda -Entropia » 11/05/2025, 22:25



Appena ho letto approccio psicodinamico già ho alzato gli occhi al cielo. Nulla da togliere, ma ci ho avuto solo esperienze negative.
In quello che racconti ci ho parzialmente rivisto degli episodi vissuti con la psicoterapeuta assegnatami dal Centro di Salute Mentale, che adoperava con me lo stesso approccio. Ho riscontrato una sua insistenza a tornare su dei temi da me già lavorati precedentemente in altri percorsi e che in quel momento non erano tra le mie principali fonti di preoccupazione. Inoltre mi è capitato di ricevere, raccontando certi eventi della mia vita, dei feedback totalmente inaspettati che ho sentito profondamente giudicanti o a volte invalidanti. Ho provato a portare queste mie sensazioni in terapia, senza mai comunque riuscire ad avere il chiarimento sperato. Alcune volte mi sono sentita dire cose molto triggeranti come "se Lei ha vissuto così quello che ho detto" "se lei ha interpretato colì".
Alla fine ho interrotto, dopo circa 4 mesi di incontri. Sto continuando privatamente con una psicologa in formazione che mi viene incontro sulla tariffa, non avendo grande disponibilità economica al momento. Puoi provare a dare un'occhiata sul sito di Psicoterapia Libera. Lì puoi trovare professionisti che offrono soluzioni a prezzo ridotto per chi ha difficoltà. Puoi cercare sia qualcuno in presenza nella tua zona che online.
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Messaggioda Cordis » 12/05/2025, 10:07



"se Lei ha vissuto così quello che ho detto" "se lei ha interpretato colì"


E poi cosa? Cioè: era del tipo"se lei reagisce così a questa determinata cosa, provi a fare questo.. "
o del tipo: "se lei reagisce così a determinate cose, ha questo determinato problema.. "
o del tipo: "se lei reagisce così a determinate cose, io non posso aiutarla/non posso continuare con lei.. "

Nel primo caso direi che a me andrebbe bene, nel secondo dipende da come prosegue...
Nel terzo è un cane gobbo, oppure è uno che di mestiere fa' il maniscalco, poi fa' pigsicaloggia per arrotondare.
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Messaggioda Lena_ » 12/05/2025, 18:02



Vi ringrazio tutti per i vostri spunti e pensieri <3

@RyanTheNorthman

Mi dispiace per la tua brutta esperienza. Ora stai cercando un altra persona con cui fare terapia?
Sì, confermo che nel suo caso è disattenzione perché alcune cos'è le capisce un po' così così, poi magari glielo rispiego in altri momenti e capisce.
Solo che, secondo me, ha un po' i paraocchi su alcune cose e ho un po' l'impressione che cerchi di inquadrarmi in un profilo "standard".

@Cordis
Proprio oggi ne ho parlato con lei (non sono riuscita a dirle dell'aspetto economico, mi vergognavo un po'), del fatto che sostanzialmente ho "risolto" il motivo per cui sono andata ma lei mi ha detto che la terapia dura minimo un anno, che è poco che ci vediamo (ho iniziato a novembre). Mi ha tirato fuori altre cose su cui lavorare, che però sono un po' contestuali. Io sono andata per un tono dell'umore basso, ora sono stabile da un po'. Ho in sospeso la questione del lavoro che non mi piace e della ricerca di una relazione affettiva stabile: però io non li vedo come "problemi" dovuti a me, ma come semplici circostanze della vita da affrontare e vivere. Non so, mi sento "trattenuta" lì. Non so come comportarmi: magari ha ragione e devo proseguire anche se ora sto bene.

@Entropia

Mi dispiace per la tua esperienza, dev'essere stato molto difficile.
Anche io ogni tanto mi sono sentita giudicata e gliel'ho detto. Allora alcuni comportamenti li ha effettivamente cambiati. Cioè, credo che faccia del suo meglio ma la sento un po' limitata. E anche quando mi mostra empatia, non la sento davvero. Non so bene come spiegarlo.
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