Vi ricordate della prima volta, in cui scrissi a nome della mia compagna di banco e del suo presunto "sintomo" di autolesionismo?
Ok, adesso invece vorrei chiedervi un consiglio per una mia amica, una mia coetanea.
Abbiamo frequentato insieme la scuola materna e i primi tre o quattro anni della primaria, poi lei per volere dei genitori è dovuta andare a vivere in Abruzzo.
Adesso, premetto che ci sentiamo meno spesso del solito, adesso, però da quando mi sono creata l'account Skype, allora ci scriviamo e possiamo chiacchierare del più e del meno.
Mi ha confidato or ora per telefono ciò che già i suoi genitori avevano detto ai miei il giorno del suo compleanno.
E' vittima di bullismo.
Innanzitutto, lei non è italiana.
Il padre è austriaco, la madre russa.
Hanno delle usanze e tradizioni più o meno "inusuali", per noi, e da come si atteggiano ammetto che sembrino un po' "strani", non solo i genitori, anche lei, per eredità.
Questo però non mi sembra un buon motivo per emarginarla e prenderla in giro.
O almeno, io non mi comporterei in un modo tanto ignorante nei confronti di una ragazzina straniera, simpatica ma chiusa, timida, un po' impacciata, forse...
Mi ha raccontato di come l'unica "amica" che avesse, l'ha abbandonata, a causa delle prese in giro dei compagni, della serie: "ma che fai, parli con quella pazza?" e simili.
Mi ha chiesto: "ma tu sai che significa dover entrare in una classe dove tutti ti odiano e restare sola, senza nessuno, durante l'intervallo, quando tutti parlano tra loro escludendoti?", avrei voluto risponderle di sì, perché pur avendo qualche amica/o, non sono neanch'io propriamente "popolare", ma come al solito ho evitato di dimostrarle (a lei come a tutti) che fossi preoccupata, o ancora peggio che la capissi alla perfezione.
Comunque, mettendo da parte il discorso sulla mia inettitudine, le ho confidato che esiste un forum dove poter scrivere queste cose, e mi ha chiesto di postare per lei... detto fatto!
Cosa posso consigliarle?
Dirle di fregarsene di tutti mi pare inutile, è solo una stupida frase di circostanza, certe cose le impari col tempo e l'esperienza, non grazie alla prima o anche quinta persona che ti dice "fregatene".
Aiutarla "materialmente" è impossibile per forza di cose, quindi escludiamo.
Devo trovare un modo per consolarla... perché lei sa perfettamente di avere solo due amiche, me e S., dalla scuola materna sino ad oggi siamo sempre state un trio, più o meno.
Quindi voglio trovare un modo per dimostrarle che le poche persone che ha possono aiutarla a sentirsi meno sola, escludendo il fatto che spesso devo fare i compiti e quindi non mi posso intrattenere molto con lei.
Ciao e grazie a chi mi risponderà.
