Hey, mr. Freud, guarda che sono d'accordo con te: il sesso è sicuramente una cosa importante, così come la famiglia, i genitori, l'infanzia, i traumi infantili etc. Ma la cosa più brutta è crescere come gli altri, in compagnia. Forse ormai quelli che sono cresciuti sotto una campana di vetro sono la maggioranza. Non ho voglia di raccontare i fatti miei, soprattutto quelli relativi ad un periodo remoto; ma parlo perché ho vissuto molte vite, e posso dirti che questa "cazziata" (tu sei piemontese, quindi forse non conosci il significato di questo termine tipico del mezzogiorno, vattelo a cercare

) te l'ho fatta per cercare di darti una svegliata e per stimolarti a vedere le cose anche da un altro punto di vista. Mi dispiace per la tua condizione attuale, ti capisco benissimo, ma ti sprono a reagire, perché le difficoltà che stai affrontando sono molto comuni e ci sono passati (quasi) tutti. Il passato è passato, non farti infinocchiare dalla retorica psicoanalitica. Te lo dico per esperienza, non per sentito dire o per averlo studiato: fottitene della tua infanzia, dei presunti errori dei tuoi genitori e di cosa ritieni orribile in questo momento. Lo sai che esiste il Viagra? Lo sai che esistono perfino soluzioni endovenose che farebbero avere un'erezione anche a un morto? Capisco benissimo che alla tua età sia importantissimo e dunque sappi che puoi fare l'amore quanto ti pare. Ma almeno fallo! Non in chat, in webcam o in qualche altro strano modo, ma "dal vivo"! Ti ringrazio per la solidarietà, ma io sto benissimo, anche se secondo il tuo modo di vedere sono un fallito. Ti assicuro che nella maggior parte dei casi il malessere è solo una questione di condizionamento sociale. Se fossi nato a Tokyo staresti ancora peggio, ma se fossi nato a Cuba probabilmente staresti da dio.