paranoid ha scritto:Mi sento sempre come se ogni cosa che faccio sia sbagliata. Mi sento sempre in colpa. Qualunque azione è seguita da un senso di estremo vuoto. Alla fine Tutto ciò che mi rimane è questo pensiero fisso: manca qualcosa. Sono stufa perchè non riesco a capire e trovare questa cosa che mi manca.
Allora siamo in due.....
Non mi piace più vivere, non so nemmeno se mi sia mai piaciuto.
A me succede di pensare questo perché forse non ho mai vissuto; ho trascinato le mie stanche membra per questo mondo con la pesantezza che contraddistingue una persona completamente priva di autostima...
Non so cosa voglio fare e realizzare ora e nel futuro
Non riesco ad immaginare la mia vita tra un mese.
Io non riesco ad immaginare nemmeno domani....
Ho paura di ogni dannato frammento di questo mondo.
Sono terribilmente chiusa, introversa, insicura.
Non parlo mai di me. Non sono capace a parlare dei miei sogni e delle mie aspirazioni perchè semplicemente non ne ho.
Beh, mi risulta difficile pensare che tu non abbia sogni o aspirazioni... tutti ce l'hanno... è umano...
Comunque anche io ero come te, terribilmente insicuro ed introverso. Poi ho cominciato lentamente a darmi forza, a tentare di comunicare con chiunque, fosse anche il panettiere o il postino... ed ho scoperto che non è poi così difficile fare "conversazione". Ovvio che se cerchi amici con cui fare discorsi un po' più profondi... beh, quelli magari sono un po' più difficili da reperire... ma anche quello penso sia normale.
Lo sguardo fisso degli altri nei miei occhi mi spaventa.
Mi sembra di rivedere me tanti anni fa... ti assicuro che se ti sforzi un po' la prima volta, poi ti viene più facile in seguito...
Odio rendere partecipi gli altri della mia esistenza.
Anche io, ma con qualcuno dovresti pur tentare di farlo, altrimenti finisci con l'isolarti completamente dal resto del mondo...
Non voglio che gli altri vedano il mio mondo interiore.
Perché cos'ha di terribilmente sconvolgente? Vuoi che ti mostri il mio? Scapperesti lontano migliaia di Km..... eppure ci sono persone che mi conoscono per altri versi e che mi apprezzano (indipendentemente dal fatto che questo periodo per me è un po' particolare, perché ho ridotto di molto i miei rapporti sociali... ma questa è un'altra storia...)
Non voglio che gli altri distruggano questo muro invisibile che mi divide dalla realtà. Perchè la realtà e la vita fanno davvero male; sannpo essere dannatamente crudeli.
Da ragazzo descrivevo questa sensazione dicendo che mi sentivo come rinchiuso in una sfera di cristallo, dalla quale potevo vedere il mondo, ma senza riuscire ad interagire con esso... poi le cose sono cambiate... e di molto...
Vorrei semplicemente non dover esistere, essere consapevole ma non dover partecipare alla vita.
Sono solo lo spettatore del mio essere, la voce fuori campo, che nessuno riesce a sentire.
Dovrei prendere in mano questa vita, e tirarne fuori a forza l'essenza.
Almeno prima, ci credevo. Ora non più.
Non so più niente.
Citando Fiorella Mannoia: "... e nella fantasia degli infelici..."
Conosci l'album "Certe piccole voci"? Il primo album live della canante. In quest'album è contenuto questo bellissimo pezzo:
http://youtu.be/RgNRMWC8kh8Vabbuò: il video è una cavolata, ma la canzone è bella...
