Depressione e gravidanza

Vorrei farla finita

Questo forum di aiuto vuole essere una vera casetta della coccola.
"Mi sento troppo triste" quante volte lo hai detto o sentito dentro? Hai mai guardato in faccia il tuo dolore? Qual è la sua voce? Fallo parlare, qui.
Disturbo depressivo, bipolare, maniacale, e altri disturbi dell'umore.
La depressione in particolare è una sofferenza drammatica, dalla quale occorre uscire attraverso la pazienza e la dedizione a noi stessi; ma anche attraverso la fiducia e la vicinanza di chi sa bene come ci si sente. Questo forum è aperto anche a chi è semplicemente triste e ha voglia di sfogarsi.

Depressione e gravidanza

Messaggioda Soledad » 18/05/2014, 12:15



Sono molto depressa, sto attraversando un momento molto difficile della mia vita.
Fra alti e bassi con il mio compagno e dopo un suo tradimento e poi il mio perdono avevamo raggiunto una stabilità e un bellissimo rapporto,
lui era cambiato e così dopo tanti anni di convivenza abbiamo deciso di mettere al mondo un bambino.
Sono al quarto mese di gravidanza e tutto andava bene finché un giorno ho avuto una discussione con sua sorella a casa di sua mamma, la discussione era nata per un malinteso, cioè una mia frase era stata fraintesa da lei e lei che è una lunatica mi ha risposto molto male, si stava cenando e lei si è alzata e se n'é andata senza avermi prima offesa, (lei abita sempre lì vicino, la casa di mia suocera e la sua è divisa solo dal cortile) io dopo quello che mi aveva detto ho preso e volevo andarmene pure io, ho detto al mio compagno di andarcene e lui non voleva, allora ho preso le chiavi della sua auto e stavo per montare in macchina quando la sorella e la mamma mi hanno raggiunta e in strada hanno cominciato ad aggredirmi verbalmente, sono tornata a casa per chiamare il mio compagno perché non volevo partire senza di lui, perché se mi portavo la macchina lui non avrebbe avuto il mezzo per tornare a casa.
quando sono rientrata in casa in cerca del mio compagno che se ne stava con le braccia incrociate nonostante gli insulti e attacchi verbali da entrambe le donne, queste due hanno continuato a dirmi su di tutto, a insultarmi, io in quel momento capii che la sorella aveva un antipatia e un odio tale nei miei confronti e approfittando il momento sputava tutto il suo veleno, io mi limitavo a smentire le cose che mi diceva senza mai insultarla, dopo tante aggressioni decisi di andarmene anche senza il mio compagno, mia suocera allora (nonostante fossi incinta) mi spinse dicendomi allora vattene e sappi che se esci da quella porta non conti più per me. Io dopo tutto quello che mi avevano detto e consapevole delle conseguenze decisi di andarmene perché con gente così non volevo più aver a che fare. Mentre guidavo verso casa ero nervosa, piangevo, e pregavo di avere un incidente in quel momento e farla finita, andai da una mia amica per sfogarmi e rimasi lì fino a mezzanotte, nel frattempo lui non mi aveva mai telefonato per sapere se ero arrivata a casa, poi si vede che dopo che lo accompagnarono a casa e non vedendomi telefonò, quando tornai era incazzato con me perché per lui era colpa mia, premetto che la mia frase fraintesa non aveva nessuna malizia e solo dopo la risposta isterica di mia cognata si allora le dissi che era una esaurita, e non lo avessi mai fatto che mi insultò, mi disse che quella era casa sua ed io non ero nessuno, e tante altre cattiverie che non sto qua a elencare. Insomma, me la presi anche con lui per non avermi difeso, perché solo per una parola che dissi io non meritavo tutte quelle cattiverie che quella sera mi dissero quelle due donne. Dopo 4 gg che non ci parlavamo io e il mio compagno decisi di fare pace, però lui era cambiato, poi cercavo io di stare bene insieme per il bene del bambino che porto in grembo, e tutto andava bene finché non mi parlava della sua famiglia. E' passato circa un mese da quel sgradevole evento e l'altro ieri lui mi dice che oggi c'era la comunione di suo nipote e che dovevo andare, io che mi sono molto offesa, e sono stata trattata di merda da mia cognata e mia suocera che non si sono mai scusate non volevo andare alla comunione per non vedere la faccia di mia cognata, di mia suocera ancora ancora, perché dopotutto è la madre del mio compagno, allora lui si incavolò con me perché non volevo andare alla comunione e non mi parlò più, ieri mentre si mangiava chiama la mamma di questo bambino che farà la comunione (che sarebbe la moglie del fratello di mio compagno) e voleva parlare con me, sicuramente per convincermi di andare, allora dissi a lui di dire che stavo mangiando, finito di mangiare lui mi dice di richiamarla e io gli dissi e richiamarla per cosa? tanto io non ci vado e non c'è modo di convincermi, non so perché non accettano le scelte altrui, se io decido di non andare c'è poco da convincermi!!! e lui s'incazzò di brutto, chiamò sua cognata dicendo che io non volevo parlare con lei e che non volevo andare, poi mi disse che io ero pazza. Ma se due mi trattano di merda solo perché sono nella loro casa senza aver nessun rispetto per me come cognata e come nuora cosa ci vado a fare da quella gente? io una dignità ce l'ho, e nessuno me la calpesta, almeno la penso così, io credo che si può vivere in armonia io e lui lontana io dalla sua famiglia e se lui vuole frequentarli, che lo faccia pure, ne ha tutto il diritto e io non glielo vieto ma non può costringermi a fare una cosa che non voglio. Stanotte ho dormito sul divano nonostante il mio stato interessante, lui non si è preoccupato , stamattina si è alzato non mi ha parlato, si è vestito ed è andato alla comunione, io sono triste perché questa non è la vita che vorrei né per me né per lui né per mio figlio.... avevo pensato di farla finita una volta per tutte, sono entrata in doccia mi sono lavata e volevo tagliarmi le vene, sono stufa di questa situazione, non sono felice, vorrei solo morire.... e non portare sofferenza a questa creatura che porto in grembo vivendo in un ambiente ostile dove mamma e papà non si comprendono...
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Depressione e gravidanza

Messaggioda Royalsapphire » 18/05/2014, 12:29



Ho letto tutto, e credimi, ti sono vicino.
Come hai già capito, quello in cui vivi per ora è un ambiente molto ostile, e mettere al mondo un bimbo significherà, ora come ora, sottoporlo a stress continuo e coinvolgerlo nelle vostre liti. Perché è così che va sempre a finire. Quando i due genitori litigano tra loro, finiscono per trascinare i figli nei propri litigi.
Il piccolo crescerebbe depresso e pieno di problemi psicologici...
Nel tuo racconto non vedo alcun tipo di amore né tra voi né tra te e i familiari di lui.
Il consiglio che ti do è quello di pensare più a tuo figlio che al rapporto tra te e il tuo compagno. Se puoi, prendi tutta la tua roba e vai a casa dei tuoi, o in un qualunque ambiente sereno a cui puoi accedere, anche perché portare una gravidanza sotto stress fa male al bambino.
Una volta che vivrai in un ambiente protetto, nel c.d. "tuo territorio", allora potrai avere col tuo compagno tutte le discussioni che vuoi (sempre appunto che tu le voglia), in modo che a discussione finita, c'è una porta dalla quale lui uscirà e nel tuo ambiente tornerà la serenità.
Se decidi di dirgli addio, l'unica cosa che seguirà, qualora lui voglia avanzare i diritti sul bambino, saranno le visite stabilite dal tribunale. Niente di così traumatico, poste al confronto con quanto da te raccontato. Inoltre, dato che l'ambiente di lui appare evidente che sia la fonte di tutto lo stress, se il bimbo dovesse risultare maltrattato quando sta dal padre (e questo accadrà tra anni perché da neonato il piccolo viene lasciato alla madre), egli perderebbe la patria podestà e il bimbo verrebbe affidato a te completamente.
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Messaggioda Davy Jones » 18/05/2014, 13:28



Anche se in preda a emozioni e malesseri è difficile, cerca di ragionare: vorresti davvero morire e di conseguenza uccidere tuo figlio perché hai avuto un contrasto con una persona?
Tu ti giustifichi dicendo che sei stata fraintesa, però ciò che hai detto potrebbe averle ferite e turbate e aver fatto lo stesso col tuo ragazzo.
E' normale che il tuo compagno non gradisca la cosa, pensa a come si può sentire ad andare da solo alla comunione e a dover dire una palese balla per giustificare il fatto che non hai voluto interloquire con la sua parente al telefono. Cerca di metterti nei suoi panni.
Anche se la loro reazione è stata eccessiva e ti hanno trattata ingiustamente, secondo me non dovresti fare troppo la difficile, sarebbe a mio parere opportuno essere disponibile a un riavvicinamento, quantomeno a una reciproca tolleranza o almeno a ignorarvi... devi considerare che tu hai scelto di stare con il tuo compagno e nella sua vita, e dunque ora anche nella tua, c'è anche la sua famiglia. Se poi dall'altra parte vedi che non sono disposte nemmeno a tollerare la tua presenza e magari ti provocano o ti feriscono, allora a quel punto avresti tutte le ragioni per chiudere con loro (con loro, non con la vita). Per quanto mi riguarda quando ho visto contrasti tra parenti ho poi sempre visto la cosa risolversi facendo finta di nulla all'occasione d'incontro successiva.
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Depressione e gravidanza

Messaggioda dilloconparolemie » 21/05/2014, 15:08



Ciao,
innanzitutto vorrei dirti che ti sono vicina.
Nonostante io credessi molto nei miei suoceri che, stupidamente, credevo dei secondi genitori, negli ultimi mesi mi hanno delusa profondamente. Sono cose destabilizzanti, perché cmq dovrebbero essere dei punti forti della vita di ognuno di noi (io poi li ho conosciuti che avevo 15 anni!)... più di una volta sono stata sull'orlo di prendere le valigie ed andarmene da casa per colpa loro, ma poi ho pensato che IO HO SPOSATO MIO MARITO, non la sua famiglia.
Ti garantisco... me ne hanno fatte tantissime... io per loro ho dato veramente anche l'anima... pur di aiutarli in un momento di difficoltà siamo rimasti noi senza soldi, eppure sono solo ingrati e profondamente egoisti. Tipo che noi eravamo senza soldi per aiutare loro e loro coi soldi che gli passavamo, si compravano roba completamente inutile (solo per dirtene una)... o cmq trattarci malissimo nonostante li stessimo aiutando.
Eppure per mio marito, continuo a vederli. Li ignoro, spesso non dico NIENTE quando ci vediamo, ma almeno evito di sbagliare io in prima persona. Poi torno a casa mia e li sto bene. Mio marito sa che loro hanno sbagliato ma ovviamente non posso chiedergli di non vedere i suoi genitori, non sarebbe giusto.
Per questo do piena ragione sia a Royalsapphire che a Devy Jones...
Parla col tuo compagno... la tua serenità è importante e con lei quella di vostro figlio. Non metterlo di fronte ad una scelta, ma fagli capire che ti sei sentita ferita, che ANCHE loro hanno sbagliato. Sforzati... se proprio non dovesse andare, concordate un modo civile per separarvi e garantire al piccolo la serenità che merita. Un ambiente che dia comfort sia a te per una gravidanza felice, che a lui per crescere sereno.
In bocca al lupo...
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Messaggioda Royalsapphire » 21/05/2014, 17:54



Cito le parole sagge di Dilloconparolemie perché mi hanno offerto indirettamente tanta solidarietà!
E queste parole da me citate, non le uso per indicare solo i suoceri ma per definire il comportamento di tutti i genitori in generale nei confronti della nuova coppia formata.

Ti garantisco... me ne hanno fatte tantissime...
Ecco su questo vorrei che argomentassi! Ci sarebbe uno scambio intenso di esperienze allucinanti, sicuramente!
profondamente egoisti.
Come tutti i genitori! Sembrano fatti con lo stampino! ...Speriamo di venire risparmiate da questa maledizione, almeno!
Eppure per mio marito, continuo a vederli.
Tipico da parte del compagno sottostare a regole che non avrebbe mai qualora fosse solo!
Mio marito sa che loro hanno sbagliato ma ovviamente non posso chiedergli di non vedere i suoi genitori,
Il fatto è che tuo marito, come tutti i partner del resto, è portato per indole a difendere la propria gens e a non riconoscere - ovvero soprassedere - i loro sbagli. Anzi, ti dirò, spesso si arrabbia se gli fai presente una critica, e mentre tu stai solo cercando di intavolare un discorso, lui lo trasforma in litigio, incolpandoti che sei stata tu ad attaccare briga e non accorgendosi minimamente di quanto abbia ingigantito una briciola in una montagna!
spesso non dico NIENTE
E' quello che finisci per fare quando ne hai avuto abbastanza delle stesse discussioni e hai ormai capito che tanto è inutile, meglio non dire niente!
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Messaggioda dilloconparolemie » 22/05/2014, 13:11



Ciao Royal...
Sono contenta che qualcuno capisca quello che intendo. Sai a volte mi fa male partecipare all'ammasso di quelli che "odiano i suoceri" perché in realtà in passato li ho amati molto.
Poi non lo so cosa sia successo... hanno iniziato a chiedere soldi con l'inganno a me, a mio marito quando ancora era in casa... bugie, su bugie, su bugie, tanto "fancazzismo"... poi ci siamo sposati e fondamentalmente lui è scappato da loro. Non dico che non mi amasse o non mi ami eh? dico che vivere con loro era insopportabile ed io offrivo un'alternativa.
Ma ci siamo trovati a mantenere loro e dovere mantenerci noi, in un periodo in cui gli stipendi saltavano (grazie, datori di lavoro) e le spese aumentavano...
Nessun rigraziamento, anzi, una lite funesta solo perché il figlio gli ha fatto notare che non è carino comprare gratta e vinci o giocarsi I NOSTRI soldi e tantomeno vendersi oggetti che gli avevamo prestato. La risposta è stata "non fateci i conti in tasca"... a volte ho avuto l'impressione di essere un'aliena. In ogni caso ho evitato lo scontro diretto solo perché sono talmente orgogliosa che poi non li vorrei più vedere e mi dispiace per mio marito.
Royal tu parli di genitori egoisti.. posso chiederti perché? I miei in realtà non mi sembrano egoisti. L'ho pensato quando ero più piccola, questo si... ma ora ho capito cosa ci fosse dietro i loro modi di fare (protezione). Tu perché dici così? (sempre se posso chiedere)
Un abbraccio :hi:
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