Buongiorno a tutti/e!! Colgo quest'opportunità di scrivere per sfogarmi un po': io sono iscritta ad infermieristica e la settimana scorsa ho avuto l'esame di patologia-microbiologia, che stavo preparando da molto tempo. Sono arrivata in seduta d'esame molto agitata, tesa, e avevo una brutta sensazione: sono andata nel pallone, ho sbagliato ad esporre e lui mi ha detto che non avevo studiato e che mi stavo ponendo con presunzione. Alchè io mi sono difesa e gl'ho detto che l'esame è già un momento particolare di suo, che ero agitata e che non volevo assolutamente pormi con presunzione (infatti gl'ho detto:'' Anzi, non ho nessun problema a dirle che io sono una semplice studentessa; è lei il ricercatore in oncologia'').
Alla fine ho deciso di porre fine alla cosa, nonostante abbia cercato di difendermi ulteriormente portando l'esame avanti e chiedendogli di pormi qualche altra domanda, perché avevo studiato ed era un peccato rimandarmi solo perché mi ero un attimo confusa.
Ora sto preparando un altro esame: da 10 giorni non vado a tirocinio e davvero mi sento crollare; mi dispiace che si sia creata questo periodo e questa situazione, anche perché io sono una ragazza che studia, che mette passione e sfrutta tutto il suo tempo per poter portare avanti questo progetto di vita nell'aiutare l'altro a trovare l'equilibrio perfetto tra salute e malattia.
E quindi non so cosa mi stia succedendo: ultimamente ero molto tesa, dimenticavo le cose, ero sempre triste, abbattuta.
Ora sono preoccupata per l'esame di mercoledì: ho paura che vada a finire come l'ultimo esame; ho paura di fallire, di non essere all'altezza, di andare di nuovo nel pallone, perché io non credo in me. Forse non ho mai creduto in me e questo è un periodo in cui sto mettendo a dura prova le mie forze.