colombabianca ha scritto:Ci è data la libertà di scegliere cosa fare, dove vivere e come comportarci. Se non vogliamo salutare nessuno ci obbliga, se non vogliamo far la spesa quando c'è folla allora evitiamo le ore di punta,se non ci piacciono le cene ipocrite allora non andiamoci. Ognuno di noi ha diritto di non fare una cosa che non gli piace, di vivere il natale come vuole. I genitori non possono imporre nulla e se siamo capaci di portare avanti le nostre opinioni allora verremo lasciati in pace..
Volevi dire "
Vi è data la libertà di scegliere".
Perchè se c'è una cosa che i miei genitori non hanno, è comprensione ed empatia. Se è no, è no. Se è si, è si. Punto.
In più non posso affrontare con loro cose che loro ritengono delle stupidate.
Non posso dire: "ma', non voglio andare perchè sto male". O "ma', non voglio andare perchè odio tutto questo". O "ma', non voglio perchè mi danno fastidio certe facce".
NON SANNO NEPPURE CHE SONO DEPRESSO. NON SI SONO ACCORTI DI NULLA. NON SANNO I PERCHE' DI MOLTISSIME COSE.
E anche se lo sapessero cosa otterrei? Umiliazioni, insulti, insinuazioni e degradazione. Che è quello che ho ottenuto da sempre, da loro.
Hanno in pugno la mia anima. Non riesco più ad oppormi. Ogni volta che cerco di obbiettare a qualcosa, mi arriva la paralisi e fallisco!!!
E poi sinceramente è inutile: cosa potranno mai rispondere, dico io???
E questo SOPRATTUTTO nelle occasioni speciali.
Sarebbe facile dire "non voglio" per cambiare le cose. O semplicemente fare o non fare qualsiasi altra cosa.
Che è quello che praticamente tutti mi dicono. Sminuendo però una marea di esperienze in diciott'anni, e l'essenza dei protagonisti coinvolti in esse.