L'unica via realistica

MyHelp: Forum di mutuo aiuto, di prevenzione del suicidio e di gestione delle crisi.
A volte si pensa di non aver più nulla da perdere, nè più motivi di esistere.
E' facile pensarlo se non si ha qualcuno con cui confrontarsi. La vita è piena di insidie, ed è facile perdersi. Ma spesso basta una mano per rimettersi in piedi.
Ma questo è anche un forum sulla Morte, il più grande tabù nella storia dell'essere umano, la paura più grande.

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Messaggioda Beren » 30/12/2014, 13:29



Tu scrivi:

''Il fatto è che non accadrà e questo è una certezza.''

Beh cara Heisenblue...io due settimane fa l'unica certezza che avevo era di non valere un belino, che avrei avuto una vita di merda, che se fossi morto il giorno dopo a nessuno sarebbe importato nulla...ora queste cose mi sembrano relitti di una vita passata.

MAI perdere la Speranza. Non è una frase fatta, ma un dato di fatto.
E ricorda che nulla piove dal Cielo...ho aspettato per anni, la Manna, la grande occasione che mi avrebbe cambiato la vita..così, snap! Senza fatica...e sai cosa ho ricavato da questa attesa?
Nulla.
Assolutamente nulla.
Dal Cielo non cadeva nulla.
Le ''occasioni'' vanno anche create, e io ne sono la prova vivente: pensa te che fino a dieci minuti prima della rimpatriata, quella famosa sera di due settimane fa, pensavo seriamente di paccare e starmene in casa a macerare, come sempre...poi però mi dissi ''massì, mal che vada rivedo vecchie facce che non vedo da un po' ''.
E la mia vita è cambiata...
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Donò il suo Cuore a Beren, Uomo Mortale...''


- ''...e che ne è stato di loro...?''


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Messaggioda heisenblue » 30/12/2014, 13:43



MAI perdere la Speranza. Non è una frase fatta, ma un dato di fatto.

Le ''occasioni'' vanno anche create

Un dato di fatto per chi? Io sono contenta per te Beren e quindi non voglio essere antipatica. Sono contenta se tu hai trovato una persona con cui stare bene e ti invidio molto per questo ma non cominciare a fare quei discorsi perché potrei reagire male. Certo che una parte di me spera ancora altrimenti come ho già detto mi sarei già suicidata, ma la speranza non basta... tutti sperano, tutti sperano di trovare l'anima gemella, diventare ricchi, essere felici. Ma ben poche persone ci riescono, non tutti sono destinati alla felicità. Se fosse come dici tu nessuno rimarrebbe solo e tutti avrebbero qualcuno di meraviglioso nella loro vita, sia che si parli di amicizia o di amore. Certo, come dici tu le occasioni bisogna crearsele, se uno stesse tutto il giorno sul divano a lamentarsi non potrebbe mai risollevarsi e su questo siamo tutti d'accordo. Io però non sto sul divano a lamentarmi, ho una vita sociale, esco, accetto gli inviti, andavo anche all'università... vado anche alle feste (non spesso perché non ho un gruppo di amici molto incline, ma se vengo invitata accetto), mi sono anche iscritta ad un corso. Lo so benissimo che se sto ad autocommiserarmi non avrò mai niente. E' un po' come se tu dopo aver giocato molto tempo avessi comprato un gratta e vinci e bum! hai vinto. E poi andassi dalle altre persone a dire "continua a giocare che prima o poi vinci anche tu"... Certo, virtualmente è anche possibile che io esca a comprare il pane e trovi l'uomo della mia vita, ma statisticamente, quante persone di quelle che giocano ad un gratta e vinci vincono? E' una probabilità misera, molto misera, specialmente se sei come me. Molti buttano i loro soldi per anni e non vincono niente, magari qualche premio di consolazione (nella metafora, qualche flirt) ma nulla di concreto, nulla per cui abbiano pagato.
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Messaggioda Beren » 30/12/2014, 13:52



Senti...mio padre mi ha mollato quando avevo sei mesi per un altra...ora è un alcolizzato cocainomane e quando uscivo con lui, da adolescente, vomitava e si pisciava addosso in pubblico, una volta voleva anche sucidarsi insieme a me...avevo 12 anni...poi ho passato anni d'inferno per il cancro al seno di mia madre e la demenza senile di mia nonna...e io ero in casa con loro, solo noi tre...in quel periodo poi tutti i miei ''amici'' che mi prendevano in giro, me e anche la malattia di mia madre (''quella tr*** senza un pelo in testa''...mentre faceva la chemio), la ragazza con cui stavo all'epoca che mi lasciò con un sms mentre io ero in attesa di mia madre, che aveva un intervento di sei ore, e non sapevo se ne sarebbe uscita in piedi o dentro un sacco nero... Ecco, nemmeno li ho mai perso la speranza, nemmeno un istante....fino a due settimane fa.

Quindi mi viene solo ''rabbia'' quando leggo di persone che hanno famiglia, amici, etc...che si buttano giù così...vorrei aiutarti davvero in qualche modo...

Mi dispiace davvero, comunque, che le mie parole ti abbiano fatta arrabbiare ed irritata, visto che volevo suscitare esattamente l'effetto opposto...non so più che dire a questo punto sinceramente...mi sento impotente nell'aiutarti (e ok, teniamo pur sempre conto dei limiti dello schermo...).
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Messaggioda heisenblue » 30/12/2014, 14:01



Beren ha scritto: Quindi mi viene solo ''rabbia'' quando leggo di persone che hanno famiglia, amici, etc...che si buttano giù.
Mi dispiace davvero, comunque, che le mie parole ti abbiano fatta arrabbiare ed irritata, visto che volevo suscitare esattamente l'effetto opposto...non so più che dire a questo punto sinceramente...mi sento impotente nell'aiutarti (e ok, teniamo pur sempre conto dei limiti dello schermo...).

Io non sto minimamente giudicando la tua vita, mi sono limitata a rispondere su quello che hai scritto. Non mi sono arrabbiata e neanche irritata anzi sono contenta che hai dedicato del tempo a rispondermi. Scrivo in questo topic per avere delle risposte, mica per parlare da sola. Io probabilmente ti farei rabbia se ci conoscessimo, così come altri farebbero rabbia a me. Non ti racconto la mia storia perché non ne ho voglia e non mi devo giustificare con nessuno. Probabilmente non ho vissuto nulla di così terribile da rendere la mia sofferenza "comprensibile", ma la realtà è questa comunque, non cambia, la speranza l'ho persa, così come ho perso tante altre cose, la fiducia negli altri, lo spirito d'iniziativa, la fiducia in me stessa... Probabilmente sono ingrata a non cogliere i doni che la vita mi ha dato ma io quei doni proprio non ce li vedo.
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Messaggioda Beren » 30/12/2014, 14:07



Non c'è nulla di ''giustificabile'' nel dolore, ne tantomeno di razionale: arriva e basta, ed è trasversale e spesso anche livellatore sociale, colpisce chiunque indiscriminatamente.... da chi ha avuto disgrazie a chi non ne ha avute...persino dal ricco al povero...dall'ignorante all'istruito...nessuno chiede a te di ''giustificare'' nulla, ci mancherebbe altro neh... Se ho raccontato in breve la mia vita, è semplicemente per far capire che la speranza rimane sempre, anche quando il Buco Nero di oscurità risucchia tutto in una Tenebra di disperazione e ogni Luce è svanita...persino li c'è, anche se spesso nemmeno noi la vediamo.

Poi vabbè, alla fine sono umano limitato anche io come tutti, ed ho dei limiti persino con le Parole, nonostante siano la mia vita, il mio mestiere ed il mio campo di studi.

Ti rinnovo, per dopo le vacanze, l'invito sincero a venirti a prendere un caffè con noi...secondo me conoscere gente nuova (persone fidate...almeno per me) ti farebbe bene in ogni caso...e sai comè, spesso da cosa nasce cosa. :)
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Re: R: L'unica via realistica

Messaggioda RESCUER IN THE DARK » 30/12/2014, 16:14



Lux... Li capisco benissimo i tuoi discorsi sull'abbandono.
Qualche giorno fa ho risposto molto male ad una cara amica proprio per gli stessi motivi di cui parli. Lei continuava a definirmi come il suo migliore amico, ma nel concreto faceva davvero molto poco e questa cosa (unita ad altre) mi ha fatto stare davvero male.

Ora, tu dici che non è detto che riuscirai a trovare la felicità... Beh, è oggettivamente impossibile saperlo, te ne do atto.
Al tempo stesso, però, sono certo che puoi riconoscere come vero anche il contrario.
Non è detto che non ci riuscirai.
Vale la pena soffrire tanto per un forse?
Beh... Forse. Sta a te decidere se sei in grado i stringere i denti e sopportare, sperare ancora.
Se non dovessi riuscirci, sappi che mi dispiacerà.

Condivido anche il pensiero secondo cui non si può vivere per sé stessi. Forse per qualcuno è così, ma per gente come noi no.
Ogni caso è diverso, chiaro, ma il concentrarmi sugli altri a me è servito moltissimo.
Ho ribaltato il mio modo di vedere il mondo e ora i miei problemi mi sembrano minuscoli, rispetto a qualche settimana fa (in cui mi sentivo spacciato).
Ti auguro di riuscirci. Per quel che vale, ti mando un abbraccio.
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Re: R: L'unica via realistica

Messaggioda heisenblue » 30/12/2014, 17:14



Zetsubou ha scritto:Lux... Li capisco benissimo i tuoi discorsi sull'abbandono.
Qualche giorno fa ho risposto molto male ad una cara amica proprio per gli stessi motivi di cui parli. Lei continuava a definirmi come il suo migliore amico, ma nel concreto faceva davvero molto poco e questa cosa (unita ad altre) mi ha fatto stare davvero male.
Condivido anche il pensiero secondo cui non si può vivere per sé stessi. Forse per qualcuno è così, ma per gente come noi no.
Ogni caso è diverso, chiaro, ma il concentrarmi sugli altri a me è servito moltissimo.
Ho ribaltato il mio modo di vedere il mondo e ora i miei problemi mi sembrano minuscoli, rispetto a qualche settimana fa (in cui mi sentivo spacciato).
Ti auguro di riuscirci. Per quel che vale, ti mando un abbraccio.

Queste persone che danno aria alla bocca senza curarsi della realtà mi danno davvero sui nervi. Se ne andassero al diavolo, non hanno nemmeno un briciolo di autocritica. Solo a dire paroloni "ti voglio bene" "sei importante per me" "senza di te la mia vita non è la stessa" e intanto continuano ad ignorarti come prima. L'importante è fare tanti bei bla bla, fatti zero però. E quando osi farlo notare... bye bye amicizia.
Io non mi concentro sugli altri perché non conosco nessuno che lo merita e tantomeno nessuno che mi abbia chiesto aiuto. Sono stanca di donare e non ricevere mai, quindi ora non dono più a nessuno. Per me il resto del mondo potrebbe pure morire, in massa, e non farei che ridere.
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Messaggioda Davy Jones » 30/12/2014, 20:47



heisenblue ha scritto:
Può essere un problema se scagli la tua rabbia contro quelle persone se non altro perché poi rischi di perderli per piccole cose o malintesi (tipo mancata risposta a una chiamata perché aveva davvero da fare altro).

Il problema è l'accumulazione, la raccolta di tante piccole frustrazioni di ogni giorno... ti mando un messaggio e non mi rispondi, ti telefono e non mi rispondi, ti chiedo di vederci e c'è sempre qualche cosa che te lo impedisce, ti chiedo di venire in vacanza con me e non puoi, ti mando i messaggi e visualizzi ma non rispondi, vedo che sei sempre collegato/a su whatsapp ma non mi scrivi mai, non mi chiedi come sto, non ti interessi ai miei problemi, ti dimentichi dei miei eventi importanti, non ci sei nei momenti importanti perché hai sempre altro da fare, mi dici "tu non puoi capire", mi tagli fuori da cose importanti della tua vita. Tutti questi tipi di eventi, scollegati, danno luogo soltanto ad una frustrazione e ad una tristezza limitati, quando cominciano ad accadere, volta dopo volta, si forma un disegno che ai miei occhi appare chiaro e dice soltanto una cosa: di te non me ne frega niente. E poi ovviamente la povera, piccola, altra persona non capisce perché mi arrabbio. Andassero tutti al diavolo, andasse al diavolo lei e il suo egoismo. (E anche il mio di egoismo, a braccetto)
Se ti dicessi che di qui a un mese o di qui a un anno, ad esempio, avrai amiche oppure un ragazzo che ti farà sentire tutto l'affetto e la presenza di cui hai bisogno ti suicideresti ugualmente adesso?

Certo che no. Se sapessi di averlo, se per qualche motivo avessi una sicurezza di ciò non avrei nessun problema ad aspettare. Il fatto è che non accadrà e questo è una certezza. Non è mica detto che uno trovi l'uomo della vita, ci sono tantissime persone che rimangono sole per sempre e muoiono come mosche non ricordate e amate da nessuno, non vedo perché dovrebbe essermi dato un privilegio così grande, proprio a me poi. Ah ah, l'amicizia è un miraggio ormai dimenticato e l'amore ancora peggio: del resto mi sono ormai rassegnata a vedere le mie amiche sposarsi, figliare e trovarsi la bella casetta con il cane e il giardino, nonché la bella laurea all'università e il lavoro trovato dall'amico dell'amico dei genitori. Non me ne frega un c***o delle false speranze, me lo sono ripetuto per anni tipo favoletta della Disney in cui alla fine tutti trovano l'anima gemella e la vita felice, bisogna solo saper aspettare. E quelle fottute persone felici che hanno ancora il coraggio di dirti "eh, ora ti sembra così, ma poi vedrai che toccherà anche a te... lo troverai anche tu... ". Sicuro, spiegalo a tutte quelle persone che sono morte sole senza aver mai avuto niente nella vita. Una vita senza un compagno con cui condividerla o perlomeno un'amica "vera" secondo me non vale la pena di essere vissuta perché appunto rimane vuota. Mi chiedo come dev'essere vivere dall'altra parte della staccionata, fra i "normali". Quelli che a quindici anni si sono trovati il fidanzato/a, andavano al cinema, in pizzeria, a mangiare il gelato, hanno fatto l'amore, hanno saputo cosa significa avere qualcuno su cui contare, qualcuno che non ti lascia a piedi ogni quattro secondi sempre per preferire qualcun altro... poi crescendo sono andati a convivere, poi magari si sono sposati e hanno avuto bambini, un lavoro, una vita normale, felice... senza lussi esagerati ma solo normalità, quella normalità che vorrei anche io. E invece no, io non ho niente tranne questa amica che adesso non mi caga più (non che prima mi cagasse molto di più, ma almeno dava un'apparenza) perché finalmente è arrivato il tassello estremo della felicità che tanto attendeva e quindi non ha più bisogno delle mie lagne. Solo perché non le faccio moine continue e domande sulla gravidanza, perché non sono incinta anche io, perché non mi piacciono i bambini e non so nulla a riguardo né mi interessa saperlo, perché non so nulla di parti e allattamenti. Io vorrei solo avere importanza per qualcuno, sentirmi "qualcuno" e non una che può sparire senza lasciare traccia, essere parte di qualcosa... Ancora una volta questo mi ha ricordato che io alla fine per lei non sono nessuno... per il suo bambino non sarò mai nessuno. Sono solo un'amica passeggera che può andare sacrificata alla prima occasione, la cui mancanza non conterà nulla nella sua famiglia perché io non ci sono, non sono parte della sua famiglia. Sono solo una con cui andare a prendere la cioccolata al bar e basta. I nostri discorsi stanno diventando così, tumuli di convenevoli con mari di silenzi. Non so più cosa dire, sto esplodendo di rabbia, sto morendo dentro, ogni giorno che passa mi sembra di strapparmi la pelle di dosso. Che senso ha, che senso ha anche sperare di incontrare qualcun altro da amare se poi tutte le persone che amo mi abbandoneranno tutte prima o poi preferendo qualcun altro a me? Nessuno, appunto.


Nel tuo post fai molto riferimento all'amicizia con la tua amica gravida, quindi oltre all'esperienza con la psicologa, è chiaro che in questo momento sei fortemente influenzata e in preda alla sofferenza anche per questa situazione/perdita.
Non ti dico di affidarti alle favolette e alle frasi di incoraggiamento, io ti dico che hai due fattori che in teoria potrebbero essere oggettivamente a tuo favore: sei viva e sei piuttosto giovane. Questi due elementi potenzialmente possono consentirti di aver la possibilità che ti si presentino occasioni (oltre che eventualmente tentare di creartele). E non si tratta dell'anima gemella, ma di vivere esperienze e rapporti. Che a volte andranno male e a volte andranno bene.
Sì, c'è anche la possibilità di rimanere soli o di ritrovarsi soli, non ti sto dicendo che tutto andrà bene. Ma solo suggerendo di provare a resistere ancora, considerando che molte persone vivono certe cose o trovano le persone con cui condividere le loro vite ben oltre la tua attuale età. E non è qualcosa di raro e improbabile anche se tutta la gente che hai intorno ti fa sembrare il contrario perché già a 15 anni le cose le hanno già messe su una certa strada in discesa. Comprendo il tuo successivo paragone al gratta&vinci, ma a mio parere per il momento non sarei così drastico sulle probabilità che tu possa riuscire a vivere certe cose.
Sì, sarebbe stato bello magari aver una persona accanto già a 15 anni con cui costruirsi una vita eccetera eccetera... ma non credere che sia così nella maggior parte dei casi (anche perché i "normali" spesso hanno avuto ben più di una relazione), guarda anche sul forum quanti "normali" arrivano distrutti perché quel bel sogno si è infranto e sono stati mollati o altro.
Secondo me dovresti, per quanto difficile e doloroso, provare ad avere ancora un po' di pazienza, se riesci a crearti occasioni o comunque situazioni favorevoli meglio, altrimenti devi cercare di sfruttare al meglio eventuali occasioni. Magari lasciando un attimo il tempo di riprenderti dalle recenti ferite. E non essere convinta che i tuoi disagi mentali siano così invalidanti e rendano così proibitivo poter avere una relazione. Perché le cose che dici sull'incazzarti e augurare morte e distruzione, almeno per un rapporto molto stretto come può esserlo con un partner o un'amicizia molto intima/forte, non sono deliranti ma comprensibili.
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Messaggioda heisenblue » 31/12/2014, 10:01



non credere che sia così nella maggior parte dei casi (anche perché i "normali" spesso hanno avuto ben più di una relazione), guarda anche sul forum quanti "normali" arrivano distrutti perché quel bel sogno si è infranto e sono stati mollati o altro.

Su questo non c'è dubbio... Anzi, mi viene da dire che i normali avendo tutte queste possibilità non si godono appieno nemmeno quelle che hanno, anzi spesso rovinano rapporti per puro gioco. E' normale, quando hai tanti giocattoli mica fai attenzione al singolo... tanto ne hai subito un altro, quindi a che pro avere troppa attenzione? A volte mi viene da piangere per loro, vedendo con quale facilità mollano, tradiscono, feriscono le persone. Ad ogni modo, mi piacerebbe aver avuto almeno un'esperienza. Un altro motivo di imbarazzo è anche questo, non solo il sentirmi in difetto e inferiore per il fatto di non aver mai avuto nessuno, ma anche il sentirmi male quando se ne parla in gruppo, con altre persone... Quando esce fuori l'argomento uomini e sesso, io divento una pietra... Mi imbarazzo da morire, ognuna comincia a raccontare le proprie esperienze, si ride, battute amiccanti e io boh, mi sento a disagio perché non so cosa dire. Quando devo ammettere che sono vergine a 22 anni e che non ho mai avuto un ragazzo cade sempre il silenzio, mi guardano tutti come se fossi un piranha. Che vergogna... e lo so che non dovrei pensare al parere altrui e blablabla, ma è così, è imbarazzante. Ho pensato anche di inventare qualcosa ma non ci crederebbe nessuno, non ho proprio l'aria di una che va a trombare il primo che passa. Questo si riflette anche nei consigli che do agli altri, sono sempre molto disneyana sull'amore, dico sempre cose tipo "l'amore vero" "per sempre" e altre cazzate di questo genere, perché io che ne so alla fine... io ho idealizzato l'amore, non ho la minima idea di cosa voglia dire nel concreto e infatti mi fa sempre incazzare vedere le persone quando male trattino i propri compagni di vita (discussioni inutili, litigi senza senso, ripicche assurde) perché non sanno cosa vuol dire essere soli.
Secondo me dovresti, per quanto difficile e doloroso, provare ad avere ancora un po' di pazienza, se riesci a crearti occasioni o comunque situazioni favorevoli meglio, altrimenti devi cercare di sfruttare al meglio eventuali occasioni. Magari lasciando un attimo il tempo di riprenderti dalle recenti ferite. E non essere convinta che i tuoi disagi mentali siano così invalidanti e rendano così proibitivo poter avere una relazione. Perché le cose che dici sull'incazzarti e augurare morte e distruzione, almeno per un rapporto molto stretto come può esserlo con un partner o un'amicizia molto intima/forte, non sono deliranti ma comprensibili.

Sono contenta che almeno sembrino comprensibili dal di fuori, perché di solito le persone con cui ho a che fare mi danno della pazza e di me non vogliono saperne più niente. Quando si parla dall'esterno, cioè quando si dice ad una persona "sai, io sono così..." è tutto semplice e facile. Con diverse persone che sono state mie amiche ho esplicitato all'inizio del rapporto come sarebbero andate le cose: cioè ho spiegato che sono una persona molto possessiva, gelosa e tendo a tenere l'esclusiva. E tutti a dire sì, sì, capisco. Poi quando si sono trovati di fronte la mia rabbia hanno subito cambiato idea e non hanno capito più, tutti a dire "io a queste condizioni non posso essere tuo/a amico/a" e a fuggirsene a gambe levate. Magari può sembrarti comprensibile dall'esterno, perché non mi vedi e non hai mai avuto esperienza di quanto posso essere cattiva nei sentimenti. Infatti fin ora tutte le amicizie "profonde" che ho stretto prima o poi si sono rotte o trasformate in semplici conoscenze, al momento della verità non hanno retto. E quest'ultima amicizia non è poi tanto diversa dalle altre, lei pensa di capirmi e di poter tollerare le mie gelosie ma nella pratica io sono comunque un fiume in piena e sto arrivando al mio capolinea.
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Re: R: L'unica via realistica

Messaggioda RESCUER IN THE DARK » 01/01/2015, 12:45



Fossi lì, penso ti abbraccerei e basta. :(
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