Premetto che non sono sicura che il post sia nella sezione giusta, poichè riguarda molte cose: amore, solitudine, abbandono, mancanza di autostima.
Sono una ragazza milanese di 22 anni, e da molti mesi ormai non riesco a vivere la mia vita serenamente e felicemente. È una storia parecchio lunga e spero di non annoiarvi.
Sono stata fidanzata per tre bellissimi anni con un ragazzo che ho amato profondamente. La nostra relazione è stata intensissima, fatta di tanti alti ma anche di tanti bassi. Lui, prima di fidanzarsi con me, stava da un anno con un'altra ragazza sempre del nostro giro di amici, che però lo ha lasciato. Poco tempo dopo la loro rottura lui mi ha chiesto di fidanzarci e io ho accettato, perché ero da sempre innamorata di lui, anche quando stava insieme all'altra, e lui lo sapeva bene. I primi tempi furono perfetti, uscivamo praticamente ogni giorno da soli e nel restante del tempo ci scrivevamo al telefono. Facevamo tutto insieme, eravamo ormai diventati una cosa sola, e questo (errore che non mi perdonerò mai) ci spinse anche a mettere da parte le nostre amicizie per concentrarci solo su noi stessi. Lui mi amava davvero, la sua famiglia mi adorava, la prima persona con cui parlava quando aveva un problema ero io, ed ero sempre io a consolarlo, a fargli forza. Abbiamo condiviso ogni più piccola cosa, ci dicevamo sempre tutte le cose che ci venivano in mente, avevamo un'intesa perfetta e abbiamo fatto di tutto insieme (viaggi all'estero, vacanze al mare...); era una presenza costante della mia quotidianità, per me esisteva solo lui è vivevo per lui. Tuttavia, in questo clima idilliaco, c'era sempre una presenza che mi tormentava: la sua ex. Mi ero sempre sentita un po' un rimpiazzo, in realtà, una consolazione per lui che era stato mollato, e anche se lui mi diceva il contrario io non ci credevo. Sono diventata sempre più gelosa e per un nonnulla mi arrabbiavo, gli avevo anche chiesto di non parlare più con lei e di evitarla e lui mi amava a tal punto da farlo, come da rinunciare anche alle uscite in cui c'era lei e che sapeva mi avrebbero fatto stare male. Ha fatto davvero di tutto per me e io davo tutto per dovuto, anche se da parte mia anche io, soprattutto nell'ultimo periodo, ho fatto di tutto. So che mi sono comportata malissimo, ma in quel momento stavo troppo male a causa di questa tipa (che continuava a provarci con lui) per rendermi conto di come fossi diventata, sempre a controllarlo, sempre a stargli col fiato sul collo. Lui ad un certo punto ha iniziato a sentirsi (giustamente) sempre più oppresso e ha iniziato ad allontanarsi sempre di più da me, complice anche il fatto che io mi stessi per laureare, e quindi tra tesi ed esami avevamo meno tempo per vederci (che comunque ci vedevamo almeno due/tre volte a settimana), e il mio stress. A questo punto, rendendomi conto di quello che stava succedendo, ho cercato di cambiare e di stargli meno addosso (e ci sono riuscita davvero) e di dimostrargli tutto il mio amore, ho fatto davvero di tutto per lui, ma ormai era troppo tardi. Lui mi dice che non sa se mi ama ancora, io crollo e cerco di fare di tutto per lui, per dimostrargli il mio amore. Inizia ad uscire sempre di più con i suoi amici (che erano anche i miei, tra cui la sua ex, e che in quegli anni avevamo trascurato), intimandomi però di non uscire con loro perché altrimenti l'avrei solo assillato controllandolo (perché anche nelle rare uscite di gruppo che avevamo fatto io e lui eravamo comunque sempre insieme, e quando lui se ne andava a parlare con altra gente io mettevo il broncio). Così stavo a casa, nel mio dolore, piangendo, a pensare a cosa stava succedendo mentre io non c'ero, senza potergli chiedere nulla per non farlo arrabbiare. È andato anche una settimana in vacanza con i suoi amici e la ex, mentre io davo gli ultimi esami, piangendo e stando sempre più male. Lui mi diceva sempre che non faceva nulla, che lei era solo un'amica, ma poi ogni giorno vengo a sapere nuovi retroscena dalla sua ex stessa (che faceva tanto l'amicona con me e mi veniva a parlare di cosa faceva insieme al mio fidanzato con una naturalità impressionante, cercando sempre di mettere zizzania tra noi affinché lei potesse riprenderselo), come il fatto che erano andati insieme in palestra, che quando gliel'avevo chiesto io aveva rifiutato, o come quando dovevamo fare pranzo insieme ma mi ha dato buca perché era con la sua ex e altri amici. E tanti altri episodi così. Io non potevo mai andare con loro. Stavo malissimo, praticamente piangevo ogni giorno, ma sopportavo tutto per lui, sperando che capisse quanto l'amavo, e lui invece che era sempre stato così affettuoso e tenero se ne fregava, nonostante gli dicessi quanto stessi male, e si arrabbiava per qualsiasi cosa facessi, qualsiasi, perché ogni cosa non andava bene per lui. Questa situazione è durata per sei mesi. Io ero davvero al limite, e alla fine dopo un'ennesima litigata lui mi lascia, dicendo di non amarmi più.
Sono passati quattro mesi da allora, e io sto ancora male, malissimo. Per settimane non ho fatto altro che piangere. Si era ormai formata una sorta di dipendenza affettiva da parte mia nei suoi confronti, e continuavo a cercarlo e a scrivergli, trovando come risposta solo frasi cattive. Il peggio è che, avendo un lavoro part time insieme (e tra l'altro insieme alla sua ex, anche) lo vedo molto di sovente, circa tre volte a settimana per almeno cinque ore. E io sto malissimo, perché vedo che lui mi ignora tranquillamente, non si disturba neanche a chiedermi come sto, come se non fossi mai esistita, come se non ci fossimo mai amati come ci siamo amati. Eravamo solo io e lui, contro il mondo, per me lui era davvero tutto. E, per di più, non solo devo sopportare il fatto che mi tratta come se fossi una pezza da piedi che non ha mai avuto alcun significato per lui (nonostante mi dicesse sempre che ero l'unica persona della sua vita, quella che avrebbe voluto sposare, quella con cui avrebbe voluto invecchiare), ma anche il fatto che lui e la sua ex precedente a me sono sempre più uniti: lui va a prenderla quando finisce le lezioni, durante le uscite di gruppo si imboscano e si fanno le coccole, e così via. Anche di fronte a me non si fanno problemi a stare insieme, anzi, la sua ex (o dovrei chiamarla nuova fiamma, ormai?) non si fa proprio scrupoli (ha raggiunto il suo scopo ormai, ci ha fatto lasciare), e mi guarda pure quando lo abbraccia e lo bacia sulle guance, oppure viene a dirmi cosa fanno insieme (sì, oltre ad essere una ragazza parecchio facile -ci ha provato con tutti praticamente- è anche piuttosto st****a). Io non ce la faccio più, ormai è chiaro che si metteranno insieme, e io sono sempre più sola (perché devo rifiutare tutte le uscite che mi propongono, visto che ci sono sempre anche sti due che non voglio vedere) e ogni volta che li vedo insieme mi salgono le lacrime agli occhi. Ho bisogno di quel lavoro ed è l'unico che ho trovato, mi piace e non voglio lasciarlo, mi serve. E sono tormentata da mille domande, mi chiedo se lui alla fine mi abbia amato davvero oppure io sia stata sempre un rimpiazzo (so che lui ha dato prova molte volte di amarmi e l'ha sempre negato, ma comunque non posso fare a meno di pensarlo), come faccia a trattarmi così, ignorandomi, come se non fossi mai esistita, quando prima, per anni, siamo stati sempre io e lui da soli, contro tutto e tutti, mentre io ancora penso a lui tutti i giorni e sto male, mi chiedo come possa avermi dimenticata così in fretta dopo tre anni, come possa essere così felice senza di me, come se io non fossi assolutamente nulla e come se la mia presenza fosse solo un'opzione, come se fossi facilmente sostituibile e rimpiazzabile... Come ha fatto già a mettersi con un'altra? Non gli sono mai importata niente allora? Sono così intercambiabile? Come fa a non sentire la mia mancanza quando per tre anni abbiamo praticamente vissuto solo io e lui? Ho tanti pensieri, tantissimi, e tantissimi sensi di colpa (se solo non fossi stata così gelosa -a ragione, però-, forse ora sarebbe tutto diverso, o forse no magari, magari si sarebbe comunque stancato di me...), vedo tutto nero. Sono sola, non ho amici, ed è la prima volta che parlo così a cuore aperto di questa storia con qualcuno. Nessuno ha mai saputo tutto così. Mi sento uno schifo, come se fossi una persona talmente anonima da poter essere dimenticata in quattro mesi e subito sostituita. Avrei bisogno di affetto, di amore, di essere apprezzata e voluta da qualcuno, e invece sono completamente sola e abbandonata. Ecco, mi sento proprio così, come un oggetto rotto che non funziona più, abbandonata in un angolo.
Inoltre, ho paura che nessuno possa più innamorarsi di me, visti i miei difetti in ambito amoroso e fisico. Sono una ragazza carina, anche se lievemente in sovrappeso, e mi sono sempre vergognata di mostrarmi nuda, tranne che con lui, che mi amava anche per quello, e anzi mi faceva sempre apprezzamenti su parti del mio fisico che ho sempre odiato. Ecco, ho paura che nessuno possa mai apprezzarmi così, o che magari scappi di fronte al mio aspetto fisico.
Chiedo scusa per l'immenso messaggio, ma sentivo davvero la necessità di parlare di tutto questo dall'inizio con qualcuno che non sapesse già la mia storia. Grazie se vi siete soffermato a leggerlo.