La mia strana, triste storia da condividere

[Littlemissunshine]

Ciao a tutti, sono una ragazza di 24 anni apparentemente normale. Stavo leggendo uno dei tanti libri che mi aiutasse a capire chi sono nella mia infinita e volontaria solitudine. Così mi è venuto in mente di cercare persone con le quali condividere parte di me senza paure, vergogne e pregiudizi, a cuore a cuore. Ho grandi sofferenze alle spalle che ho cercato di nascondere a tutti tranne a persone che amo. È difficile cercare conforto quando cerchi soprattutto di dimenticare ma diventa necessario quando la sofferenza ti mangia dentro. Ci sono stati diversi problemi, traumi nella mia famiglia tra cui uno zio( fratello di mio padre) con problemi psicologici, molto violento in casa ma fuori sembrava normale. Un giorno accusò mio padre e mia madre per aver tentato di ucciderlo (manomettendo i freni) per l'eredità e la magistratura lo condannò a due anni. Quando ormai venne emessa la condanna mio zio sparò la fidanzata, la mamma e si suicidò. Io avevo un anno di vita e mi feci un giorno di carcere con mia madre. Erano due persone giovani e Immature e dovettero far fronte a tantissimi problemi, venne il tempo in cui mio padre dovette andare in carcere, io avevo 4 5 anni quando venni scaraventato in questa triste realtà, poi il quasi divorzio, noi ci trasferiamo lontano, io mio fratello e mia madre, perché mia madre stava entrando nel mondo della droga. Mio padre uscì, mia madre tornò da lui ma in realtà avevano, a causa del loro passato, rafforzato un carattere violento e dannoso per tutti, erano in preda alle loro debolezze mentali. Li ho visti nei peggiori dei modi. Ho visto mia madre tagliarsi le vene. Pensavo di essere forte e adesso che ho una vita quasi normale ho dovuto affrontare la sequenza di vecchi ricordi e nuove realtà. La storia è lunga, lunghissima...

[Richard_Benson]

Ciao Littlemissunshine, la tua storia mi ha molto commosso. E' quasi agghiacciante notare quante e quali esperienze tu abbia dovuto provare alla tenerà età di 24 anni...

Se lo vorrai, sarò lieto (io e tanti altri del forum, suppongo) di ascoltare il resto della tua storia per darti una parola di conforto e, se possibile, dei consigli. Ciò che posso dirti fin da ora è che:

1) Ti ammiro. Veramente.
2) Il detto "ciò che non uccide, fortifica" è vero e tu che hai passato queste vicende arrivando a una vita "apparentemente normale" non pensavi di essere forte: SEI FORTE, perchè la maggior parte delle persone avrebbe comprensibilmente gettato la spugna per metà delle cose che sono successe a te.

Se la vita conserva un minimo di onestà e di giustizia, ti si dovrà aprire un futuro radioso. Nell'attesa, fatti forza.

[Littlemissunshine]

Ti ringrazio molto, le tue parole sono molto utili e preziose per me...è difficile abbandonarmi allo sfogo più,totale ma ora è diventato una necessità. questo è solo il succo della storia ma ho dovuto sopportare tanto e a volte non sono le vicende che ti destabilizzante quanto l'indifferenza e la cattiveria delle persone. In tutto questo ho avuto una nonna (materna) che ho cercato io e che non mi ha mai voluto conoscere, dopo lettere, sensi di colpa, ho capito che non posso pregare le persone di esserci e non posso pretenderlo solo perché sono legati da parentela. Dopo anni di litigi e incomprensioni attraverso il dialogo sto facendo capire quali sono stati gli errori dei miei genitori che non ci hanno permesso di vivere come tutti quanti gli altri e non ce la faccio a condannarli nonostante tutto perché sono una persona che riflette molto ed è consapevole che quegli errori sono stati fatti perché sono due persone colme di rabbia, rancore e fragilità, perché non li è stato dato niente e un giorno non voglio commettere gli stessi errori. Spero di riuscire a trovare ogni nuovo giorno la forza di cadere e rialzarmi

[Richard_Benson]

Ti ringrazio molto, le tue parole sono molto utili e preziose per me...è difficile abbandonarmi allo sfogo più,totale ma ora è diventato una necessità. questo è solo il succo della storia ma ho dovuto sopportare tanto e a volte non sono le vicende che ti destabilizzante quanto l'indifferenza e la cattiveria delle persone. In tutto questo ho avuto una nonna (materna) che ho cercato io e che non mi ha mai voluto conoscere, dopo lettere, sensi di colpa, ho capito che non posso pregare le persone di esserci e non posso pretenderlo solo perché sono legati da parentela. Dopo anni di litigi e incomprensioni attraverso il dialogo sto facendo capire quali sono stati gli errori dei miei genitori che non ci hanno permesso di vivere come tutti quanti gli altri e non ce la faccio a condannarli nonostante tutto perché sono una persona che riflette molto ed è consapevole che quegli errori sono stati fatti perché sono due persone colme di rabbia, rancore e fragilità, perché non li è stato dato niente e un giorno non voglio commettere gli stessi errori. Spero di riuscire a trovare ogni nuovo giorno la forza di cadere e rialzarmi

Hai assolutamente ragione. Tu non hai nessuna colpa, anzi sei una vittima innocente di una situazione pazzesca. Devono essere loro ad aiutarti e a cercarti, altrimenti non vale proprio la pena di perdere tempo e fatica per loro, ognuno per la sua strada e parallelamente ognuno si farà la propria vita.

Attualmente di cosa ti occupi? E con chi vivi?

[ncode]

mi unisco alla commozione e all'ammirazione menzionate da Richard, una storia davvero agghiacciante, vorrei sapere come hai affrontato la scuola, la società, quanto è importante tua nonna ancora adesso, perché pensi di poter commettere gli stessi errori ?

[Littlemissunshine]

Studio economia a Bari e quindi ho una casa con altre ragazze, mi mancano gli ultimi esami ma mi pesano parecchio e sono alla ricerca disperata di una soluzione al fatto che non riesco a concentrarmi e a trovare la forza di finire

[Littlemissunshine]

mi unisco alla commozione e all'ammirazione menzionate da Richard, una storia davvero agghiacciante, vorrei sapere come hai affrontato la scuola, la società, quanto è importante tua nonna ancora adesso, perché pensi di poter commettere gli stessi errori ?

Ti ringrazio molto,
Sono estremamente sensibile e questo mi ha creato un po' di problemi nella società, ho frequentato due anni di elementari a Milano e stavo sviluppando un carattere ribelle ed aggressivo, sono tornata nel mio piccolo paese quando mio padre è uscito ed ero molto introversa e timida, qualche amicizia sbagliata ma non eccessivamente. Ho avuto un'educazione in cui mi si faceva pesare tutto, non eccessivamente sbagliata ma dannosa alla mia personalità, tanto da aver sviluppato insicurezze, paure e ansie, con la tendenza a sottovalutarmi. I miei risultati arrivano solamente dalla mia forza interiore che a volte fa davvero fatica ad emergere dalla lotta tra ciò che ho di buono e ciò che il mio inconscio cerca di denigrare. Sto cercando di rompere queste catene, l educazione dei miei genitori deriva dalle loro esperienze di vita, dove sono stati soffocati e non si rendono conto davvero dei loro limiti. Quando voglio posso essere una persona combattiva, sorridente, ma poi arrivano periodi di estrema fragilità dove basta un singolo pensiero negativo a buttarmi in un abisso di fallimenti e delusioni. In tutto questo ho trovato un ragazzo che mi sta affianco e mi da tantissimo amore. Sono una persona difficile e complicata.. Ho trovato anche serenità nel disegno (passione abbandonata per il pessimismo dei miei). Mia nonna non conta più nulla, mi sentivo in colpa ad ammetterlo ma ora è così, non la cerco più perché sto imparando a valorizzarmi e a non scendere a compromessi. Per quanto riguarda gli stessi errori, bè vorrei poter essere sempre lucida da ammettere i miei sbagli, d nn dovermela prendere con chi non c'entra niente, di poter gestire al meglio la mia vita, di guardare in positivo. Attualmente soffro tantissimo di ansia e attacchi di panico che non mi permettono di sostenere gli esami e più non riesco a dare gli esami e peggio è, è un circolo vizioso.

[Littlemissunshine]

Mi raccontavano che mio zio gli puntava la pistola ogni giorno, i miei nonni si chiudevano a chiave ( i miei zii e mio padre sono cresciuti in collegio e non hanno avuto affetto), per dispetto a mia madre le bruciava i cani randagi davanti agli occhi e mio padre ci litigava violentemente tutti i giorni. Hanno costruito un rapporto loro due basato sul colpevolizzarsi a vicenda, alimentando l'odio non solo nei confronti della vita ma anche tra di loro, parole violente, gesti violenti,si sono immersi in quel mondo. Io ad un certo punto ho abbandonato la rabbia e ho cercato di capire, era troppo comodo prendermela con tutti per le ingiustizie subite e chi ci rimetteva era mio fratello o il mio ragazzo. Riversavo su mio fratello la mia rabbia, la persona più fragile che conosco, distaccandomi ho capito tante cose e ho una visione più lucida che mi permette di non cadere in quegli errori. Il trauma su cui mi sono soffermata ultimamente è stato quando ho visto mia madre con un altro uomo una notte mentre mio padre era in carcere. Io affrontai il discorso e lei in lacrime mi spiegò che non stava bene e che assumeva droga per non pensare al fatto che aveva perso il lavoro, la gente la allontanava e aveva due figli piccoli a carico, una casa grande in campagna con nessuno attorno.

[dolce]

o letto la tua storia mi sono avveo cmmosa avrei voluto darti un grande abbraccio vorrei anche io ascoltare la tua storia ciaooo