prima di tutto il mio caro, era solamente una forma d'affetto, non sono portato per natura a "riprendere e/o giudicare"e nemmeno credo che questo sia il luogo adatto.
detto questo vorrei precisare una cosa: non si può valutare un evento senza leggerlo nella totalità delle discipline umane che posso farlo. per esempio il Medio Evo, a cui lei fa riferimento, la sua interpretazione è condivisibile, ma limitata se mi permette, infatti aggiungerei che è vero che la quasi totalità delle persone erano "semplice" e quindi facilmente manipolabili, ma allo stesso tempo va detto che in quel periodo si credeva veramente che la ciò che diceva la Chiesa veniva veramente da Dio. dice che lei ben parlerebbe del "controllo della chiesa", e sarei lieto se lei lo facesse, non tanto per discutere, ma perché credo che se le osservazioni ed eventuali critiche fatte con intelligenza, siano d'aiuto per una crescita umana. come scritto ho frequentato il sito dell'UAAR, d ho avuto piacevoli scambi di opinioni con persone intelligenti, a volte davo ragione a loro, a volte loro la davano a me, e spero che si possa fare altrettanto in questo post.
JokaNi ha scritto:Ottimo, abbiamo un'argomentazione allora xD
Messer Piero, sacerdote o meno è irrilevante. E' una persona con dei concetti, i quali sono più approfonditi in altri settori, mi permetta di vederla così. Proprio per evitare discriminazioni o altro. Anche perchè quel "caro JokaNi" delinea un "riprendere" (sicuramente mi sbaglierò, ma dettagli, tanto per fare discussione xD). Non ho mai insultato nessun sacerdote io, anzi, ben elogio coloro che si ritengono uomini di Dio... ma se è per propria fede, seguendo quello che è il "libero esame".
Si è "uomini di Dio" anche da preti voglio dire.
Ora, tralasciando le frivolezze e incentrandoci nell'argomentazione... la Chiesa Romana ha sempre cercato di riscuotere maggior successo, e di conseguenza anche il potere. Basti vedere il Medioevo, caratterizzato nella sua totalitarietà dallo scontro tra Papato e Impero.
Non c'è molto da dire, suppongo. In quanto la religione ben si affermò come un qualcosa di indiscutibile, innegabile e "onnipresente" nella società. Era di conseguenza d'obbligo che venissero modificati i costumi delle persone, cambiando la sociologia della concezione delle cose. Anche perchè, con un'ignoranza che dilagava, il "manipolare" non risultava difficile. I pensieri venivano accettati senza tanti perchè.
Poi, ben parlerei di quanto questo "controllo" da parte della Chiesa dovrebbe essere sbagliato, ma non è l'argomentazione. Quindi penso che interverrò di tanto in tanto come possibile "sociologo", invece che "storiografo".
Dei periodi storici in generale la mia cultura è limitata, ma ben sarò lieto di aggiungere la mia su come un arco di tempo abbia potuto influire sulle "tradizioni" e il pensiero, da un punto di vista "psicologico"