lastdays ha scritto:paperino999 ha scritto:. chiunque si senta solo pensi che non è lui ad essere diverso dagli altri che sembrano così felici e spensierati... al contrario, sono gli altri a vivere con superficialità ignorando se stessi, ci vuole coraggio, molto coraggio a guardarsi dentro e a provare a migliorarsi... siete tutti molto più forti di quanto credete ve lo assicuro! oggi siete tristi e soli, domani magari pure, e anche dopodomani.. ma arriverà un giorno in cui starete bene con voi stessi e quella sarà la vera felicità... o almeno a me piace vederla così
Gli "altri" indossano una maschera, gli "altri" che vedi tanto gioiosi e spensierati soffrono come te , come me e come tanti altri.. semplicemente portano delle maschere che probabilmente io o te non riusciamo a portare per vari motivi (anche caratteriali) , stare realmente bene con se stessi lo trovo impossibile e leggermente utopistico , così come il concetto della "felicità" tanto ricercato.
Forse sarebbe più semplice se tutti smettessimo di portare delle maschere.
Scusate ma leggere tutti questi messaggi così simili, così tristi mi fa stare veramente male.
Vivo in questa prigione da 4 anni ma sapere che non sono sola non mi è di aiuto. Mal comune, mezzo gaudio un corno.
Mi dispiace enormemente sapere che esistono tante persone che soffrono come soffro io e di quello che soffro io.
Mi dispiace e non posso non chiedermi perché...
Se tutti soffriamo della stessa cosa perché non dircelo apertamente? Perché non possiamo metterci lì, prendere il telefono o dircelo in faccia che abbiamo bisogno di compagnia, di un abbraccio, di un bacio, di un "ti voglio bene" ?
Come quando ti manca qualcuno e non puoi dirglielo per chissà quale ragione... E' una debolezza? E le debolezze vanno messe in un angolo?
Non lo so... Scusate le sfogo sicuramente inutile ma dopo aver sentito al tg la storia del ragazzo di 26 anni che si è ucciso per bullismo ero un po' scossa e leggere tutto questo mi ha intristito...Molto...
Un saluto a tutti!
Sally è già stata punita per ogni sua distrazione o debolezza, per ogni candida carezza data per non sentire l'amarezza.