jack.folla ha scritto:. La morte del ricordo di te, come la chiami tu, non significa nulla, perché ogni giorno tu smetti di esistere per qualcuno...sia perché l'hai fatto soffrire, sia perché qualcuno ti ha sostituita nei suoi pensieri....ma questo non significa che sei morta. Quanti dei bambini che hai conosciuto a l'asilo si ricordano ancora di te? E tu, di quanti di loro te ne ricordi ancora? Eppure,non sono morti.....
Questa frase in particolare mi ha colpita molto. Mi ero proprio dimenticata che una"morte "di questo tipo ( o nascita) può avvenire in qualsiasi momento, di un qualsiasi giorno. Per fare un esempio terra terra, un giorno tu realizzi che la persona che ami ti ha dimenticato, é come se non esistessi più per lei/ lui, vedi che va avanti con una " nuova vita". Ecco perché forse, l'abbandono sentimentale e affettivo é una delle cose che più fa impazzire il genere umano, inconsciamente forse, sappiamo, che in quei momenti siamo morti per chi di noi è(era ) vita.
E magari queste situazioni, anche meno determinanti, come un'amicizia, un litigio, vengono sempre minimizzate con disprezzo, ipocrisia.
Comunque qui sto divagando, quello che volevo dire é che questa frase ha un effetto motivante, un po' come una doccia fredda.
Se si può morire in vita, si può nascere anche dopo che sei morto. Ancora paradossi, ancora domande.
jack.folla ha scritto:Certo,la morte fisica è irreversibile ,ma questo non significa che noi smettiamo di esistere. Non è facile da capire e tantomeno da spiegare. Mettiamola così: tutto quello che sei tu,le tue emozioni, i tuoi sentimenti, i tuoi ricordi, i tuoi gusti , le tue preferenze, le tue opinioni, i tuoi pensieri , i tuoi affetti , questa sei TU e questo non muore insieme al corpo fisico. Il corpo fisico è una specie di vestito temporaneo.Lo puoi strappare tu oppure si consumerà col tempo..(un modo per descrivere la morte fisica). Ma tutto il resto continua ad esistere.TU continui ad esistere. Questa "TU" la puoi chiamare come vuoi, anima, essenza divina, spirito,non cambia niente, è quella che sei tu completa,ma senza l'involucro corporeo.
Forse tu ti riferisci a quella che io chiamo identità.
Ma tu come fai a essere sicuro che "l'anima" esiste veramente? O che ci debba per forza essere una dualità corpo/ anima? E se quello che chiamiamo anima fosse, semplicemente, il cervello( quindi il corpo)? Siamo sensibili agli stimoli esterni, ai ricordi, alle esperienze su esperienze che facciamo invecchiando, alle richieste e le risposte dei cinque sensi...e quindi se quello che chiamiamo " anima" fosse soltanto una somma di questi sviluppi, e l'emotività fosse soltanto una parte del nostro cervello, che si é evoluta e approfondita dopo anni e anni di evoluzione umana ? E giustamente, noi, ci siamo così dentro fino al collo nei nostri vissuti, che crediamo che questa cosa che ci fa provare emozioni così devastanti e forti, sia per forza la nostra " anima", ma invece alla fine é tutta una cosa che si costruisce a partire dal corpo, dalle esperienze fenomeniche (?).
Credo che troppo spesso ci perdiamo in questioni " profonde", ci addentriamo così tanto da dimenticarci della superficie, della materia che, purtroppo esiste e, non va sottovalutata.
( non so se mi spiego nel mio dubbio

)
Comunque questo è uno dei motivi per cui non riesco a credere in quello che dici tu, anche se potrebbe essere perché io sono perennemente in dubbio , sono consapevole di non avere una risposta. Ho pure aveto qualche esperienza vicino al " paranormale" tuttavia credo lo stesso che siano state autosuggestioni del mio cervello malato.
Non credo ci sia bisogno di scatenare il putiferio, non sembri sicuramente uno di quei credenti lobotomizzati, argomenti bene quello che sostieni. Sicuramente hai fatto delle letture che io non ho fatto quindi non capisco perché Dio" esisteva già, ed è stata la sua scelta di cacciarci dall'eden?"
Comunque si, se credi sia meglio, di questo possiamo parlarne in privato.