La Musica del Vento ha scritto:Jack, il tuo ragionamento sul cieco non fa una piega...

Invece per la depressione, avrei un appunto: la maggior parte delle persone non guarisce innamorandosi. Certo, migliora, si sta meglio, soprattutto nella fase di innamoramento, e hai un'altra persona al tuo fianco che ti sostiene. Però i disagi psicologici tornano prima o poi, se non lavori su te stesso e attraverso la terapia giusta. Solo che in quel momento sono soppressi, nascosti dalla gioia temporanea. è come prendere una medicina che ci fa stare meglio: finito il suo effetto ci si accorge che il problema è ancora lì.
Anch'io penso sia un ottimo ragionamento
Comunque, secondo me, l'innamoramento era solo un esempio ( se ho capito bene), un evento qualsiasi della vita che ti fa sbirciare un attimo la luce che non vediamo quasi mai , ma che poi magari svanisce, più o meno come ha detto musica.
Non sono tanto d'accordo che la depressione sia qualcosa che si sviluppi durante un momento della la vita, o che abbia un termine, non
per forza.Sia che sia endogena( vale ancora di più) , sia che sia reattiva.
Mi spiego meglio: Quando entri in quel vortice ( almeno per me eh), magari anche se ci entri a 40 anni, non cambia soltanto la condizione del " buio" perenne che hai a partire da quel momento, quel presente. Anche i tuoi ricordi vengono contaminati da quel buio. Anche il passato lo si rivive tramite prospettive diverse, più sprezzanti, meno disincantate. Tutto quello che abbiamo vissuto di bello", diventa una spiacevole farsa, tutto sembra incredibilmente prevedibile, ripetitivo, ripetitivo fino alla sua distruzione. Quando la mente si concentra sul futuro sembra a tesa a percepire solo quel che di brutto sta per accadere. Quindi, il ricordo e l'identità di te vengono contaminati da essa, la" luce " della fase precedente alla depressione , non ha più significato per noi.
É una " cecità" totalizzante, difficile da sradicare.
Questo è solo un esempio di depressione reattiva, la mia non so quale sia ( perché ora è solo una parte del disturbo che mi é stato diagnosticato), comunque credo sia endogena...che ricordi, io sono sempre stata così.
Sin dai tempi dell'asilo. Avevo maggiori momenti di incosciente spensieratezza, ma avevo già brutti pensieri, brutti istinti, ero problematica per me stessa e per gli altri.
Quindi secondo me l'esempio del cieco calza a pennello.
Che poi si possa guarire...questo non lo so. Non ho neanche questa pretesa. L'unica speranza che ho per adesso, é di riuscire in giorno, a usarla in modo costruttivo.