Ansia o lavoro?

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Di qualunque tipo di ansia o paura si tratti, può essere superato!
L'insonnia è la conseguenza dell'ansia, delle tante peeoccupazioni che affollano la nostra mente, parliamone e buttiamole fuori dal nostro letto!

Ansia o lavoro?

Messaggioda gatto di schrödinger » 13/01/2016, 21:18



Dopo molti mesi da disoccupato mi si è prospettato un nuovo lavoro come "barista", che è totalmente diverso da quello che ho perso.
Ho cominciato da qualche giorno, ma ho già capito che non fa per me. Per carità, non è terribile e tanto meno da essere schiavizzati, però non è proprio nelle mie corde... Lo sto vivendo malissimo e sinceramente l'ansia, il panico, lo stress, la paura di non essere all'altezza (ho già fatto svariate figure di merda) non so nemmeno come chiamare questa situazione che deriva dal fatto se lasciarlo o meno visto che da queste parti la gente pagherebbe pur di lavorare.
Ed io non voglio nemmeno apparire ai miei occhi come una persona che snobba un lavoro.
Voi che fareste? Rinuncereste a un lavoro che non vi piace con l'incognita del futuro o continuereste facendovi mangiare dal malessere?
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Messaggioda semplicementeio » 13/01/2016, 22:08



L'ho fatto, mi sono licenziato, ho provato ad aprire qualcosa di mio, è andata male e adesso mi arrabatto con dei lavoretti che non portano a nulla.
Il mio consiglio?
Tieni duro, nel frattempo continua a cercare lavoro, se trovi di meglio licenziati.
:consolw:
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Messaggioda gatto di schrödinger » 14/01/2016, 16:41



semplicementeio ha scritto:L'ho fatto, mi sono licenziato, ho provato ad aprire qualcosa di mio, è andata male e adesso mi arrabatto con dei lavoretti che non portano a nulla.
Il mio consiglio?
Tieni duro, nel frattempo continua a cercare lavoro, se trovi di meglio licenziati.
:consolw:


Grazie del consiglio!!! Lo terrò a mente :)
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Messaggioda spensierato » 14/01/2016, 16:56



Io ho fatto per 15 anni il lavoro più bello del mondo (IMHO).
Poi...tutto finito. Anche a causa mia ahimè :-(
Dopo aver tentato, invano, di tornare alla mia vera professione, e 11 mesi passati a casa a cercare, ho trovato solo un lavoro nella vigilanza. Che ho dovuto accettare per forza, dato che non si trova NULLA...almeno mi consente di avere uno stipendio con il quale vivere e la serenità (relativa) di un contratto a tempo indeterminato. Sono già tre anni che lo faccio e mi fa letteralmente schifo, sia la tipologia di lavoro, sia lo stipendio percepito, sia come vieni visto e giudicato dalle persone. Non esagero dicendo che mi vergogno a uscire di casa in divisa, ad andare in giro e farmi vedere. Da questo sono iniziati anche una serie di problemi di mancanza di fiducia in me stesso, di bassa stima eccetera...e infatti se prima avevo anche un discreto successo (senza motivo credo) con le ragazze, ora sono tre anni che sono single...e non riesco a uscire da questa situazione.
Però come dicono tutti, purtroppo, la realtà è che al momento non è facile trovare un lavoro e quindi quello che hai te lo devi tenere stretto, considerandoti già fortunato ad averlo un impiego.
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Messaggioda Valentina G. » 14/01/2016, 17:03



gatto di schrödinger ha scritto:Dopo molti mesi da disoccupato mi si è prospettato un nuovo lavoro come "barista", che è totalmente diverso da quello che ho perso.
Ho cominciato da qualche giorno, ma ho già capito che non fa per me. Per carità, non è terribile e tanto meno da essere schiavizzati, però non è proprio nelle mie corde... Lo sto vivendo malissimo e sinceramente l'ansia, il panico, lo stress, la paura di non essere all'altezza (ho già fatto svariate figure di cacca) non so nemmeno come chiamare questa situazione che deriva dal fatto se lasciarlo o meno visto che da queste parti la gente pagherebbe pur di lavorare.
Ed io non voglio nemmeno apparire ai miei occhi come una persona che snobba un lavoro.
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gatto <3
Ho fatto la barista anch'io.
Ho fatto figure di cacca anch'io ... non era il mio lavoro.
Però, ti giuro, puoi anche non credermi ma è vero: la gente andava matta per i miei cappuccini perchè ricordavo i gusti di ogni cliente ;)
A parte le facili battute, al posto tuo continuerei a lavorare nel bar ma nel frattempo continuerei a cercare, cercare, cercare.
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Messaggioda Valentina G. » 14/01/2016, 17:05



cosa facevi prima, gatto?
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Messaggioda gatto di schrödinger » 15/01/2016, 17:05



Grazie a tutti per le risposte :)

spensierato ha scritto:ho trovato solo un lavoro nella vigilanza. Che ho dovuto accettare per forza, dato che non si trova NULLA...almeno mi consente di avere uno stipendio con il quale vivere e la serenità (relativa) di un contratto a tempo indeterminato. Sono già tre anni che lo faccio e mi fa letteralmente schifo


a me per esempio, piacerebbe lavorare nella vigilanza...

Valentina G. ha scritto:Però, ti giuro, puoi anche non credermi ma è vero: la gente andava matta per i miei cappuccini perchè ricordavo i gusti di ogni cliente


Vale, è proprio quello che mi manca, l'empatia con il cliente, senza contare che la fauna barese è molto esigente anche solo per il caffè...

Valentina G. ha scritto:cosa facevi prima, gatto?


ero a capo di uno staff amministrativo e prima ancora, quando stavo a Milano ero titolare di un'impresa di telecomunicazioni
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Messaggioda tom.c » 15/01/2016, 17:43



Come detto dagli altri, tieniti questo lavoro, si, accontentati, e continua a guardarti intorno.
E' frase fatta e lo hai detto anche tu mi pare, ma in giro al momento c'è poco e niente e tocca arrangiarsi con quello che capita, anche se non è ciò che ci piace o ciò per cui abbiamo studiato (avete, io alle superiori mi sono fermato :D ).
Poi io considero un lavoro come un altro, tipo per spensierato, odia il suo lavoro e si vergogna di uscire in divisa, ma sta facendo un lavoro dignitosissimo, come qualunque altro. Non c'è vergogna nel fare un lavoro seriamente ed onestamente, qualunque esso sia (si lo ammetto, da piccolo prendevo per il c*lo i monnezzari, ma appunto, ero piccolo).
Anch'io non faccio il migliore dei lavori, non è che me ne vergogni, ma è vero che purtroppo certa gente in base a ciò che fai ti tratta in certi modi (credo che nessuno si sognerebbe di entrare in banca e dire "direttò, posso annà a piscià? :facepalm:), ma stica.
Resisti micio ^_^
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