sussurri scordati d'emozioni

La Setta Dei Poeti Estinti.
Poesie, racconti, libri, letteratura, miti, leggende barzellette... Condividiamo le creazioni dei Grandi e... anche nostre!

sussurri scordati d'emozioni

Messaggioda Eos » 09/02/2016, 21:11



E' l'animo che devi cambiare, non il cielo sotto cui vivi. (Seneca)

Non possiamo dirigere il vento ma possiamo orientare le vele. (Anonimo)

Per arrivare all'alba non c'è altra via che la notte. (K. Gibran)

Quanto più in fondo vi scava il dolore, tanta più gioia potrete contenere. (K. Gibran)

Se vuoi fare un passo avanti devi perdere l'equilibrio per un attimo. (M. Gramellini)

Sii come le onde del mare che pur infrangendosi contro gli scogli trovano la forza per ricominciare. (S. Bambarèn)
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sussurri scordati d'emozioni

Messaggioda io sono Nessuno » 10/02/2016, 13:58



10 febbraio, Giorno della Memoria.

Per ricordare le decine di migliaia di vittime Istriane, Fiumane, Dalmate, Giuliane,
in gran parte gettate nelle foibe carsiche, pochi "fortunati" dovettero lasciare
le loro terre di millenaria cultura veneziana, per l' unica "colpa" di essere tali.

Valgano come memento le stupende poesie di Pietro Luigi Crasti Visintini.



Foiba d’ Istria (Assassinio di massa)

Giù, giù,
giù in fondo
cado nel grande buco nero
scavato nella terra fredda
con pareti di roccia,
cado giù,
la testa su una roccia,
la spalla anche,
che sanguina e colora il mio compagno legato di rosso,
il vuoto sotto di noi
gli spari sopra,urla,
urlano i miei paesani,
altro sangue cade da sopra,
ho la testa bagnata di sangue,
sono debole e stanco,
cado col petto,
non sò se sono morto
ma la mia gente sì,
tutta o quasi,
lì con me nel buco,
fra poco anch’io con loro.



CONFINE

Confine degli uomini che si muove
come si muove la lama di un coltello che taglia.
Taglia paesi,
taglia uomini, donne, vecchi e bambini,
taglia il passato, il presente, il futuro
si muove e taglia
taglia e si muove
la lama di quel coltello.



LACRIME NOSTRE

Lacrime vuote,
senza presenza fuori,
gonfie di esistenza dentro.
Per una gente che,
dov’ è?
Per una terra che,
c’è ma non più.
Un paese, più paesi
che così più non si chiamano,
gente che sà di essere
che non sà come chiamarsi.
Lacrime che gridano di soffocato dolore,
lacrime e lacrime ancora.



GIULIA e DALMAZIA

Non ti hanno vinto,
né mai riusciranno a farlo.
Saper morire è la miglior certezza di vivere per te.
L’assassino era certo che,
prendendo la carne della Tua gente,
afferrando i suoi vestiti,
tutto sarebbe stato suo,
suo e per sempre.
L’assassino non aveva paura,
perché era lui a far paura.
Ma sarà certo che paura avrà,
quando i suoi figli,
chiederanno: “Perché?”



ISTRIA

La tua forma ricorda il cuore,
cara Istria.
Il cuore della tua gente,
che con te batteva,
che sentimento aveva ed ha.
Gente che ha rifiutato di vendere il suo sentimento,
pur soffrendo ha scelto il tuo abbandono
Abbandono,
miglior atto d’affetto per te.
Sentimento non come atto di tornaconto,
né del solo prendere,
bensì del dare.
Solo dare,
quale amore!
Amore che diverrà eredità del cuore,
per chi saprà sentirla,
per chi ancora saprà far scuotere il suo cuore
come il cuore della tua gente
che con te batte.



CITTA’ SCORDATE

Pola, Fiume, Zara. Eravate italiane ed ora non più.
Gli italiani appartenevano a voi
e voi a loro.
Tante tracce hanno lasciato,
tracce d’ingegno,
tracce d’arte.

Gli italiani d’oggi più non si ricordano,
coloro che ricordo serbano,
credono ch’ esso è come una foto ingiallita in un album da dimenticare.
Memoria del passato che si vuol perduta.
Vanità del presente,
incertezza del futuro.
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Messaggioda Eos » 12/02/2016, 18:36



----NIENTE E COSI' SIA---
------Oriana Fallaci-------


«La vita cos’è, Francois?»
«Non lo so. Ma a volte mi domando se non sia un palcoscenico dove ti buttano di prepotenza, e quando ti ci hanno buttato devi attraversarlo, e per attraversarlo ci sono tanti modi, quello dell’indiano, quello dell’americano, quello del vietcong…»
«E quando l’hai attraversato?»
«Quando l’hai attraversato, basta. Hai vissuto. Esci di scena e muori.»
«E se muori subito?»
«È lo stesso: il palcoscenico puoi attraversarlo più o meno alla svelta. Non conta il tempo che ci metti, conta il modo in cui lo attraversi. L’importante, quindi, è attraversarlo bene.»
«E cosa significa attraversarlo bene?»
«Significa non cadere nel buco del suggeritore. Significa battersi. Come un vietcong. Non lasciarsi sgozzare, non addormentarsi al sole, non paralizzarsi nella puntura, non chiacchierare e basta come fanno gli ipocriti e, tutto sommato, anche noi. Significa credere in qualcosa e battersi. Come un vietcong.»
«E se sbagli?»
«Pazienza. L’errore è sempre meglio del nulla.»
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Messaggioda io sono Nessuno » 12/02/2016, 20:30



Pioggia con Bimba

di Pietro Luigi Crasti Visintini


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Piove ancora...
Bene prenderla come la Bimba,
come gocce fresche
che giocano sulla pelle
e irrorano le idee
verso orizzonti ora grigi,
poi luminosi.


http://crasti-visintini.myblog.it/2010/ ... con-bimba/
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Messaggioda io sono Nessuno » 13/02/2016, 10:37



Grandissima davvero Oriana Fallaci !

Di lei è rimasto come scolpito nel marmo anche l' articolo "La rabbia e l' orgoglio"
che scrisse per il Corriere Della Sera rispondendo a una sollecitazione del direttore di allora,
Ferruccio De Bortoli, sull' attentato del 11 settembre alle Twins Towers.
La Fallaci viveva a New York e da lunghi anni non scriveva più nulla, non in italiano almeno.
Questo articolo eccezionale, pubblicato il 15 settembre e dunque scritto letteralmente di getto,
divenne poi un libro che ha avuto qualcosa come 28 edizioni di ristampa.

"Oriana Fallaci, con questo straordinario scritto, rompe un silenzio di un decennio. Lunghissimo. La nostra più celebre scrittrice (lei dice scrittore e non pronuncia più la parola giornalista), vive buona parte dell' anno a Manhattan..."

Dall' introduzione di Ferruccio de Bortoli



"Mi chiedi di parlare, stavolta. Mi chiedi di rompere almeno stavolta il silenzio che ho scelto, che da anni mi impongo per non mischiarmi alle cicale. E lo faccio. Perché ho saputo che anche in Italia alcuni gioiscono come l' altra sera alla Tv gioivano i palestinesi di Gaza. «Vittoria! Vittoria!». Uomini, donne, bambini. Ammesso che chi fa una cosa simile possa essere definito uomo, donna, bambino. Ho saputo che alcune cicale di lusso, politici o cosiddetti politici, intellettuali o cosiddetti intellettuali, nonché altri individui che non meritano la qualifica di cittadini, si comportano sostanzialmente nello stesso modo. Dicono: «Bene. Agli americani gli sta bene». E sono molto molto, molto arrabbiata. Arrabbiata d' una rabbia fredda, lucida, razionale. Una rabbia che elimina ogni distacco, ogni indulgenza. Che mi ordina di rispondergli e anzitutto di sputargli addosso. Io gli sputo addosso. Arrabbiata come me, la poetessa afro-americana Maya Angelou ieri ha ruggito: «Be angry. It' s good to be angry, it' s healthy. Siate arrabbiati. Fa bene essere arrabbiati. È sano». E se a me fa bene io non lo so. Però so che non farà bene a loro, intendo dire a chi ammira gli Usama Bin Laden, a chi gli esprime comprensione o simpatia o solidarietà. Hai acceso un detonatore che da troppo tempo ha voglia di scoppiare, con la tua richiesta. Vedrai. Mi chiedi anche di raccontare come l' ho vissuta io, quest' Apocalisse. Di fornire insomma la mia testimonianza. Incomincerò dunque da quella"...

L' incipit del lungo, memorabile articolo, la Fallaci si rivolge a De Bortoli.



Nei primo dei link sotto c'è l' intero articolo dal sito del Corriere Della Sera,
nel secondo c'è invece l' intero articolo in PDF.

http://www.corriere.it/Primo_Piano/Cron ... bia1.shtml

http://leoni.net/010929Fallaci.pdf


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Messaggioda Eos » 13/02/2016, 16:09



----VA DOVE TI PORTA IL CUORE----
-----------SUSANNA TAMARO-----------


"Sai qual' è l'errore che si fa sempre? Quello di credere che la vita sia immutabile, che una volta preso un binario, lo si debba percorrere fino in fondo.
Il destino, invece, ha molta più fantasia di noi.
Proprio quando credi di trovarti in una situazione senza via di scampo, quando raggiungi il picco della disperazione massima, con la velocità di una raffica di vento, tutto cambia, si stravolge, e da un momento all'altro ti trovi a vivere una nuova vita.
Lungo i bivi della tua strada, incontri le altre vite, conoscerle o non conoscerle, viverle a fondo o lasciarle perdere, dipende soltanto dalla scelta che fai in un attimo; anche se non lo sai, tra proseguire dritto o deviare, spesso si gioca la tua esistenza e quella di chi ti sta vicino."
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Messaggioda io sono Nessuno » 14/02/2016, 20:10



Una ragazza dice ad un ragazzo
Mi ami
Lui risponde
No
Lei se ne va delusa
Ma il ragazzo la prende e gli dice
IO NON TI AMO, TI ADORO

di Luciano Ligabue
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Messaggioda io sono Nessuno » 15/02/2016, 20:26



«Cittadini repubblicani, non c'è più nessuna Vandea! È morta sotto la nostra sciabola libera, con le sue donne e i suoi bambini. L'abbiamo appena sepolta nelle paludi e nei boschi di Savenay. Secondo gli ordini che mi avete dato, ho schiacciato i bambini sotto gli zoccoli dei cavalli e massacrato le donne, così che, almeno quelle, non partoriranno più briganti. Non ho un solo prigioniero da rimproverarmi. Li ho sterminati tutti e le strade sono seminate di cadaveri. Le fucilazioni continuano incessantemente poiché arrivano sempre dei briganti che pretendono di liberare i prigionieri».

Così scrisse François Joseph Westermann ai suoi "illuminati" mandanti parigini che lo avevano spedito a fare tabula rasa in Vandea, la regione che aveva osato restare fedele a Cristo e alla corona, in nome dei nuovi "comandamenti" laici di libertè, egalitè, fraternitè.
Era il 1793, il genocidio vandeano costò la vita a oltre 300.000 persone.

In un thread di cultura come questo anche parole tutt' altro che poetiche
come quelle di Westermann saranno utili.

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Messaggioda Eos » 15/02/2016, 21:01



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Messaggioda ilungamwepu » 15/02/2016, 23:18



mi fa piacere che tu sia tornata a scrivere qualcosa di tuo...anche se può non sembrare, ma ti sarà sempre d'aiuto...
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