Partire o restare?

Questo forum di aiuto è dedicato a chi ha un temperamento timido e introverso. A chi si sottovaluta, a chi ancora non si ama, a chi avverte un costante vuoto interiore che ha bisogno di colmare. Non affrontiamo tutto da soli. Condividere questi disagi è un primo passo verso l'apertura. E' un nostro diritto! Lasciamoci colmare dal calore di chi ci sta vicino!

Partire o restare?

Messaggioda Rothko2 » 03/04/2016, 19:20



AnimaInLacrime ha scritto:Penso che ci sia bisogno comunque di una distinzione.
Ci sono quelli che escono di casa ma continuano a dipendere dai genitori per spesa, affitto, tasse, anche solo una pizza. Poi ci sono quelli che escono di casa e diventano indipendenti.
Credo che la differenza la faccia più questo. Iniziare a responsabilizzarsi sotto tutti i punti di vista.
Uscire di casa adesso, senza un lavoro vero a casa ma soprattutto senza un lavoro nemmeno finto ( come può essere dare ripetizioni) nella città dove potrei andare, mi porterebbe comunque a chiedere un extra (rispetto alle tasse che pagherebbero qui) ai miei, anche solo per qualche tempo.
Se io fallissi, se non mi trovassi bene ci sarebbe una perdita economica.

Sono tante facce di una stessa medaglia...

Grazie mille delle tue parole!
:hi:


Il rischio fa parte dell'esperienza e ti responsabilizza almeno quanto l'indipendenza economica. Comunque io non ridurrei tutto a questioni meramente economiche: l'esperienza è importante allo stesso modo, anche per un figlio di Bill Gates che a milioni di dollari nella carta di credito. Certo, per lui è tutto più semplice, perché magari se vuole può affittare una villa con cuoco maggiordomo e donne di servizio, ma, al di là del paradosso, quando esci di casa cresci comunque (è chiaro che poi ci sarebbe anche tutto un discorso sul dove fai, perché, cosa fai etc., ma lasciamo perdere). Ora, nel tuo caso, mi sembra che la sfida sia doppia: non solo devi imparare a cavartela da sola (parzialmente diciamo, dato che i tuoi genitori potrebbero darti una mano economicamente), ma devi anche saper "rimborsare" chi ti ha aiutato attraverso i risultati dei tuoi studi. Sei tu che devi crederci e che devi affrontare la questione in modo determinato. Io queste scelte le ho fatte molti anni fa, i miei genitori non hanno battuto ciglio e io ho fatto quello che dovevo fare. Non avevo amici, non avevo fidanzate, non avevo a disposizione milioni di lire da spendere in donne caviale e champagne, ma me la sono cavata comunque. Non avere paura, se sei convinta fallo, non si tratta di vincere un dottorato a Yale, ma semplicemente di prendere un pezzo di carta che è ormai molto facile prendere, fidati.
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Messaggioda AnimaInLacrime » 03/04/2016, 21:58



Rothko2 ha scritto:Il rischio fa parte dell'esperienza e ti responsabilizza almeno quanto l'indipendenza economica. Comunque io non ridurrei tutto a questioni meramente economiche: l'esperienza è importante allo stesso modo, anche per un figlio di Bill Gates che a milioni di dollari nella carta di credito. Certo, per lui è tutto più semplice, perché magari se vuole può affittare una villa con cuoco maggiordomo e donne di servizio, ma, al di là del paradosso, quando esci di casa cresci comunque (è chiaro che poi ci sarebbe anche tutto un discorso sul dove fai, perché, cosa fai etc., ma lasciamo perdere). Ora, nel tuo caso, mi sembra che la sfida sia doppia: non solo devi imparare a cavartela da sola (parzialmente diciamo, dato che i tuoi genitori potrebbero darti una mano economicamente), ma devi anche saper "rimborsare" chi ti ha aiutato attraverso i risultati dei tuoi studi. Sei tu che devi crederci e che devi affrontare la questione in modo determinato. Io queste scelte le ho fatte molti anni fa, i miei genitori non hanno battuto ciglio e io ho fatto quello che dovevo fare. Non avevo amici, non avevo fidanzate, non avevo a disposizione milioni di lire da spendere in donne caviale e champagne, ma me la sono cavata comunque. Non avere paura, se sei convinta fallo, non si tratta di vincere un dottorato a Yale, ma semplicemente di prendere un pezzo di carta che è ormai molto facile prendere, fidati.


Sulla prima parte non concordo!
Penso che se dipendi ancora dal portafoglio dei genitori, l'esperienza di vivere da soli assomigli più ad un villaggio vacanze ma comunque... Certo non in tutti i casi, ci sono sempre persone e persone. Diverse opinioni :)

La sfida sarebbe anche tripla, volendo.
I miei genitori mi darebbero esclusivamente quello che mi darebbero in ogni caso (tasse e poco altro). Il resto lo dovrei fare io, come adesso dopo tutto.
C'è ovviamente la componente dello studio che non sarebbe solo un dovere verso i miei ma verso me stessa principalmente. Voglio la laurea, voglio raggiungere questo obiettivo. Forse perché è la strada che vedo per me.

Anche io molto sola... Allora non sono poi così strana a pensare di partire!

Beh il punto è proprio questo: ne sono convinta?

Grazie

:hi:
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Partire o restare?

Messaggioda Criss95 » 03/04/2016, 23:53



Se ne sei convinta puoi saperlo solo tu. Da studente fuori sede posso dirti che è un esperienza che consiglio a tutti. Ma questo è un discorso a parte. Scusa per la risposta concisa, ma ci son stete spiegazioni molto esaustive sui pro della cosa.
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E' triste ascoltarsi,chiudere gli occhi,contare i rintocchi del prioprio cuore,guardando a fondo nel buio del tuo io e non trovando altro che ombre e maschere.

http://www.youtube.com/watch?v=6rZd-q7jYNA con me non devi essere niente...
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Messaggioda AnimaInLacrime » 04/04/2016, 14:06



Criss95 ha scritto:Se ne sei convinta puoi saperlo solo tu. Da studente fuori sede posso dirti che è un esperienza che consiglio a tutti. Ma questo è un discorso a parte. Scusa per la risposta concisa, ma ci son stete spiegazioni molto esaustive sui pro della cosa.


Credo che forse si sia un po' perso il senso della mia domanda.
Non si tratta solo di partire o restare in una situazione abbastanza normale.
Si tratta di prendere questa decisione con tutto il bagaglio che mi porto appresso (vedi la questione determinante della persona che non voglio vedere)... E' una specie di aggravante.

E non è una cosa facile purtroppo.
Uno dei miei difetti più grandi è proprio questo, quello di pensare a troppi aspetti e di perdere di vista quello che voglio alla fine.

Grazie mille delle tue parole :) :hi:
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