AnimaInLacrime ha scritto:Penso che ci sia bisogno comunque di una distinzione.
Ci sono quelli che escono di casa ma continuano a dipendere dai genitori per spesa, affitto, tasse, anche solo una pizza. Poi ci sono quelli che escono di casa e diventano indipendenti.
Credo che la differenza la faccia più questo. Iniziare a responsabilizzarsi sotto tutti i punti di vista.
Uscire di casa adesso, senza un lavoro vero a casa ma soprattutto senza un lavoro nemmeno finto ( come può essere dare ripetizioni) nella città dove potrei andare, mi porterebbe comunque a chiedere un extra (rispetto alle tasse che pagherebbero qui) ai miei, anche solo per qualche tempo.
Se io fallissi, se non mi trovassi bene ci sarebbe una perdita economica.
Sono tante facce di una stessa medaglia...
Grazie mille delle tue parole!
Il rischio fa parte dell'esperienza e ti responsabilizza almeno quanto l'indipendenza economica. Comunque io non ridurrei tutto a questioni meramente economiche: l'esperienza è importante allo stesso modo, anche per un figlio di Bill Gates che a milioni di dollari nella carta di credito. Certo, per lui è tutto più semplice, perché magari se vuole può affittare una villa con cuoco maggiordomo e donne di servizio, ma, al di là del paradosso, quando esci di casa cresci comunque (è chiaro che poi ci sarebbe anche tutto un discorso sul dove fai, perché, cosa fai etc., ma lasciamo perdere). Ora, nel tuo caso, mi sembra che la sfida sia doppia: non solo devi imparare a cavartela da sola (parzialmente diciamo, dato che i tuoi genitori potrebbero darti una mano economicamente), ma devi anche saper "rimborsare" chi ti ha aiutato attraverso i risultati dei tuoi studi. Sei tu che devi crederci e che devi affrontare la questione in modo determinato. Io queste scelte le ho fatte molti anni fa, i miei genitori non hanno battuto ciglio e io ho fatto quello che dovevo fare. Non avevo amici, non avevo fidanzate, non avevo a disposizione milioni di lire da spendere in donne caviale e champagne, ma me la sono cavata comunque. Non avere paura, se sei convinta fallo, non si tratta di vincere un dottorato a Yale, ma semplicemente di prendere un pezzo di carta che è ormai molto facile prendere, fidati.