Valhalla ha scritto:Non troverai mai una vera e propria risposta, la scienza stessa si tiene ben lontana da questi dilemmi filosofici riguardo il ruolo, il fine ultimo, il rapporto uomo-universo, limitandosi a studiarne il funzionamento e i fenomeni attorno ad esso.
Se non ricordo male uno studioso sostenne che se lo scopo dell'universo fosse veramente quello di creare forme di vita in grado di percepirlo e riconoscerlo potremmo dire che ha fallito o che perlomeno non sta andando tutto nel verso giusto , visto lo scarso successo ottenuto, al prezzo poi di distruzioni ed estinzioni.
A questa teoria si potrebbe tranquillamente obiettare argomentando che comunque noi esistiamo e il fatto che siamo qui a parlarne testimonierebbe la stessa magnificenza dell'universo. Io personalmente rifiuto di credere a ciò, o meglio mi rifaccio molto al "non cesarizzarti" di Marco Aurelio, dubito che la razza umana che è veramente lontanissima dal capirci granchè su un qualcosa di cosi' grande e imperscrutabile come l'universo possa al tempo stesso rappresentare il suo fine ultimo, il suo capolavoro.
Io credo che certe cose non andrebbero misurate in logica umana, siamo noi ad essere uno sputo in confronto all'universo, esso infatti non è che al suo inizio e supponendo che, come alcuni scienziati sostengono, sia infinito (temporalmente), la morte degli esseri umani non rappresenterebbe niente per l'immensità dell'universo poichè in un lasso di tempo infinito potrebbero nascere nuove forme di vita "umane" infinite volte.
Tuttavia restano sempre ipotesi prive di basi empiriche e rimaranno tali per molto tempo, forse per sempre.
Mai messo in dubbio che l'essere umano possa contare poco per l'Universo, mai affermato che l'essere umano sia il fine ultimo dell'Universo.
Ho detto che lo scopo dell'Universo potrebbe essere quello di venire percepito consapevolmente, cioè, di creare forme di vita auto-consapevoli. L'unica forma di vita auto-consapevole è l'essere umano? Potrebbe anche essere, quindi, in tal caso, la perdita degli umani sarebbe così grave che l'Universo stesso perderebbe il suo fine.
Esistono altre 100 milioni di forme di vita auto-consapevoli? Bene, la perdita degli umani sarebbe di poco conto, ma avrebbe comunque più rilevanza rispetto alla perdita del nulla.
Per questo: un mondo senza umani, sarebbe al pari di un qualunque mondo disabitato, nonostante la presenza di forme di vita non auto-consapevoli?
La vita non auto-consapevole, sarebbe del tutto inutile da punto di vista dell'Universo?