charlie brown ha scritto:Motivi per cui non amo essere chi sono:
1- non riesco molto spesso a far finta di non vedere le facce di chi mi circonda se faccio un gesto tenero nei confronti del mio ragazzo all'aperto ( e non parlo di chissà cosa ma solo di tenerlo per mano)
Questione di abitudine, non tua ma della gente che ti circonda. Si ritiene anormale una cosa che invece è normale ma in un certo senso diversa. Un pò come quando arriva una nuova moda, i primi a portarla avanti vengono sempre visti in maniera strana e considerati diversi, poi ci si fa l'abitudine, la cosa può piacere o meno, ma ci si abitua a vederla. (e no, non paragono l'essere gay ad una moda, ma era per rendere l'idea).2- avrei voluto una famiglia con figli (si, quella che vive nel mulino bianco) ed invece sarà quasi impossibile raggiungerla
Nemmeno Banderas con Rosita potranno averne
a parte gli scherzi, è una tua condizione, come chi magari è sterile o chi, anche potenzialmente potrebbe farne, alla fine non ci riesce. E' una condizione e, piaccia o no, va accettata.3- non mi sento privilegiato nel far parte di una minoranza
A meno che non si appartenga alla minoranza dei multimilionari di tutto il mondo, non vedo il motivo per cui ci si debba sentire privilegiati a far parte di una minoranza. Si facesse parte della casta politica, dei figli di megapapà pure pure, ma nella maggior parte non ci sono privilegi.4- la gente ha in mente degli stereotipi gay un po' troppo sopra le righe o troppo fortunati: io non vi rientro
Dipende dallo stereotipo di cui parli, questo non lo capisco.5- odio i miei amici etero ed i loro figli perché loro hanno avuto sorte opposta al mio punto 2
Questa è invidia, e l'invidia è una brutta cosa poichè ti mangia dentro. Piuttosto di odiare ed invidiare i tuoi amici cerca di goderti quei momenti.6- ho provato a fare vita associativa e dopo tre sedute ho mandato a quel paese tutti: li odiavo perché erano felici di essere diversi senza dare spiegazioni logiche o plausibili
Come al punto 3, quale motivo ci sarebbe per essere felici di essere diversi? E lo stesso fatto di definirsi "diversi" non è una sorta di autoemarginazione?7- ho paura della solitudine e sono ai 40
La solitudine fa sempre paura, che si abbiano 20, 30, 60 anni. E' indubbio che più si va avanti con gli anni e più diminuiscono le possibilità di trovare una compagnia, in termini di amici che di relazione, ma proprio perchè oggettivamente il tempo a disposizione è sempre meno, ma quella paura andrebbe trasformata in forza per cercare di superarla appunto.8- è un gruppo di esseri umani per i quali aver superato i 30, non andare a ballare e non avere la tartaruga e fisici da atleti vuol dire essere come del latte scaduto da anni
Hem, scusa, ma questo è uno stereotipo della società odierna in generale. Che si tratti del "mondo" eterosessuale o del "mondo" omosessuale, c'è e ci sarà sempre gente che la penserà così, ma c'è anche gente che andrà oltre l'avere i 40 anni, fare una vita semisedentaria ed avere una tartaruga girata al contrario.9- mi sento imperfetto proprio perché non mi sento né appartenente ad un gruppo ne all'altro
Scusa ma anche qui non capisco. Sei gay, ok, ma perchè distingui tra un gruppo e l'altro?10- tutti minimizzano i tuoi problemi perché hanno l'idea che i gay non abbiano problemi e che la loro vita sia un pride continuo
Un gay è una persona come le altre, quindi ha gioie, dolori e problemi come qualunque altra persona di questo mondo. Poi ovviamente ci sono casi e casi, chi ne ha più e chi meno.11- le istituzioni, i politici, la chiesa e gli ignoranti pensano sempre che abbiamo scelto di essere così senza considerare che molti si suicidano e quelli che non lo fanno hanno, almeno più di dieci volte, avuto modo di trovarsi in contesti difficili di intolleranza e cattiveria
Gli ignoranti si, la chiesa...hum, bo, forse, 50 e 50 diciamo, ma anche istituzioni e politici? A me non sembra, almeno sul fatto che sia una scelta.12- non abbiamo gli stessi diritti degli altri cittadini pur pagando alla società le stesse tasse senza aver modo di avere lo stesso trattamento degli altri
Qua ti dò torto, perchè, per quanto ne so, se togliamo lo spinoso discorso della "famiglia omosessuale", quindi unioni civili ed adozioni, mi sembra che a tutti i cittadini siano riconosciuti gli stessi diritti e doveri, senza differenze per orientamento sessuale, religioso, etnia.13- mi sento un uomo a metà
Perchè?14- sono stato preso in giro fin dalle medie ed anche durante le attività extra scolastiche
Perchè sei gay? E quante persone sono state prese in giro perchè sono basse, o grasse, o in qualche modo fisicamente diverse, o di colore? Nelle scuole, soprattutto quando si è ancora ragazzi, le cattiverie ci sono sempre state.15- se mi unissi col mio "compagno" non vedo il mantenimento della coppia come obiettivo futuro di crescita
E quale sarebbe un obbiettivo futuro di crescita? Mantenere una coppia, dentro o al di fuori di un matrimonio, non è cosa semplice, ci sono sempre problemi pronti a sbucare da dietro l'angolo, però il riuscire a superarli, insieme, quelli si, ti porta ad una crescita continua e costante. Poi se intendi il discorso di prima, la crescita della coppia con figli bè, torniamo allo stereotipo, non ci si sposa o comunque unisce per avere figli, quella è una possibile conseguenza, un di più, un qualcosa che accresce la famiglia, ma non è strettamente necessario ed improrogabile. Se invece intendevi altro, ti ripeto la domanda fatta all'inizio: quale sarebbe un obbiettivo futuro di crescita?Perché mi sento contento
1- sono felice di non aver rovinato la vita ad una donna nascondendomi dietro una vita di facciata
Sinceramente, ne saresti mai stato capace? Vivere una vita non tua per salvare le apparenze? Una vita falsa, piena di menzogne, in gabbia, per sempre?2- ho capito così che non sono sessualmente inappetente
Hai capito cosa ti piace e cosa no.3- sono diventato meno buono grazie alle cattiverie subite
4- ho imparato a leccarmi le ferie da solo
5- sono diventato più duro e nascondo benissimo le mie fragilità
Ti sei temprato ed hai fatto tesoro delle esperienze passate. Indubbiamente sarebbe stato meglio che ciò fosse accaduto in maniera "soft", ma oggi apprezzi la persona che sei.A volte vorrei svegliarmi la mattina ed aver un'amnesia così forte da farmi dimenticare tutto... Così potrei forse adeguarmi a questa vita e non darmi contro.
Perdere tutti i ricordi di mio padre (Rip), dei miei nonni, di mia madre, di ciò che mi ha portato gioia finora sarebbe un buono scambio se potessi guardarmi nello specchio e dirmi di essere felice perché gay....
Se ciò accadesse, non saresti la persona che sei ora, e quindi penso che saresti da punto a capo, magari felice di essere gay però con tanti "se" e tanti "ma".