per favore, aiutate, voi che state leggendo, le persone a non essere soli
C1P8 ha scritto:Con la tua cultura, se ti imbatti in una sapiosexual è fatta.
empatyic ha scritto:Perplex ha scritto:Certo che si può stare bene da soli, anzi, molti la ricercano una solitudine positiva e costruttiva.
Prendi una persona convinta fino al midollo che vivere da soli è una cosa positiva e costruttiva, mettila in un contesto dove viene a contatto solamente con un altro singolo essere umano che gli mostra affetto sincero e genuino, successivamente vedrai che il fantastico mondo di solitudine di questa persona pian piano cadrà come un castello di carte.
Keys to the Kingdom ha scritto:Forse si.....se la persona è sola per problemi e per delle scelte relative a delle esperienze passate che l'hanno delusa allora si, molto probabile.
se invece la persona è sociopatica fino al midollo la cosa potrebbe non tangerla o darle anche fastidio.
empatyic ha scritto:Perplex ha scritto:Certo che si può stare bene da soli, anzi, molti la ricercano una solitudine positiva e costruttiva.
Prendi una persona convinta fino al midollo che vivere da soli è una cosa positiva e costruttiva, mettila in un contesto dove viene a contatto solamente con un altro singolo essere umano che gli mostra affetto sincero e genuino, successivamente vedrai che il fantastico mondo di solitudine di questa persona pian piano cadrà come un castello di carte.
Masquerade ha scritto:Empatia. Finalmente, tra tanti che si dichiarano di essere empatici ed in realtà non lo sono, riconosco una traccia di empatia.
Io non credo che sia facile stare da soli o preferire la solitudine. Quando mi ritrovo davanti una persona così,mi chiedo sempre chi deve aver incontrato di tanto sbagliato da preferire la solitudine.
Qualunque persona solitaria, se in contatto con sentimenti sinceri e genuini, si metterà automaticamente in discussione. Ma se incapperà nelle stesse dinamiche "sbagliate", riconoscendole, allora preferirà la solitudine.
Che cosa si può consigliare ad una persona che è "single", desidera non esserlo più, ma non riesce a cambiare?
empatyic ha scritto:Masquerade ha scritto:Empatia. Finalmente, tra tanti che si dichiarano di essere empatici ed in realtà non lo sono, riconosco una traccia di empatia.
Io non credo che sia facile stare da soli o preferire la solitudine. Quando mi ritrovo davanti una persona così,mi chiedo sempre chi deve aver incontrato di tanto sbagliato da preferire la solitudine.
Qualunque persona solitaria, se in contatto con sentimenti sinceri e genuini, si metterà automaticamente in discussione. Ma se incapperà nelle stesse dinamiche "sbagliate", riconoscendole, allora preferirà la solitudine.
C'è chi confonde "altruismo" con "empatia"....
Tuttavia, ritornando alla nostra questione, la domanda giusta è : chi "non ha incontrato" ?.
Come per il bambino che non conosce il solletico e lo trova fastidioso, lo stesso bambino può trovare fastidioso un abbraccio, perché non sa cosa significa, di conseguenza quel bambino diventato adulto non preferisce la solitudine, semplicemente non conosce l'affetto e non si pone il problema di essere solo (anche per spirito di adattamento), specialmente se i suoi genitori, anche se non gli hanno fatto mai mancare i beni di sostentamento e di studio, per primi non gli mostrarono mai segni di affetto fra loro stessi che poi avrebbe imitato il bambino anche in futuro.
Questa è una problematica evidentemente sottovalutata, di un ragazzo che poi non riuscirà ad approcciarsi ad una ragazza nel modo giusto, ovvero lato affettivo, ecco perché poi in età adolescente inizia a prevalere l'istinto di riproduzione, scusate la crudeltà della frase, e si trovano ragazzi che pensano solo ad una "cosa", se capite cosa intendo.
Io garantisco, prendete un bambino con dei genitori che si vogliono un mondo di bene e lo mostrano al bambino, io ho la certezza assoluta che questo bambino diventato ragazzo, non avrà mai problemi a socializzare e ad approcciarsi con le ragazze.
Masquerade ha scritto:Il discorso vale anche al contrario. Un bambino o bambina che ha avuto genitori o famiglia in generale, che si vogliono bene e lo sanno dimostrare, saprà anche riconoscere più facilmente dove sta il sentimento sincero. E se incappa in chi non è realmente capace di darlo, preferirà la "solitudine".
Georgiana Spencer ha scritto:Infine posso dirti che se un ragazzo vive male la sua solitudine una ragazza se ne accorge e pensa: " se non sa stare bene da solo allora io gli servo solo come compagnia. "
..., perché sanno che se l’altro se ne va saranno felici come lo sono adesso: l’altro non può privarli della loro felicità, perché non è da lui che arriva.. "
( Osho – Innamorarsi dell’amore)
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